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Cronaca

Sospeso da due anni e senza stipendio, il prof. Romano chiede giustizia

E' un docente di filosofia e storia, ma a causa di una vicissitudine giudiziaria sua personale, si è ritrovato senza l'amato lavoro

Sospeso da due anni e senza stipendio, il prof. Romano chiede giustizia

Da quasi due anni è stato sospeso, senza stipendio. Percepisco solo un magro assegno da 900 euro mensili. Ma il professore di filosofia e storia di Leini, Franco Romano, rischia di perdere anche quelli.

E ciò a causa di una vicenda giudiziaria personale che nulla ha a che vedere con il suo lavoro.

"Sono stati anni duri per me. Durissimi - ci racconta -. Le mie tribolazioni, infatti non nascono ora, ma più di vent'anni fa, durante l'anno di prova per l'immissione in ruolo".

Era il 2001, Romano insegnava a Torino: "Ero al professionale Giulio di via Bidone 11. Il preside era Masuelli. Denunciai un giro di droga e spaccio in quell'istituto, ma venni stoppato e sottoposto a ben due ispezioni".

L'STITUTO GIULIO in via Bidone a Torino

"Continuai a lavorare come precario fino al 2005 quando, finalmente vinsi la causa dinnanzi al Tribunale del Lavoro. E venni anche indennizzato per quel licenziamento ingiusto. Ad assistermi era l'avvocato Marco Stabile del foro di Ivrea".

Nel frattempo, però, il professor Franco Romano di Leini, si era trasferito nel Lazio. "Insegnavo al liceo classico Claudio Eliano di Palestrina. E' lì che nel 2005, vinta la causa, entrai finalmente di ruolo. Poi mi trasferii a Cerveteri".

Ed è proprio a Cerveteri che per il prof. leinicese ricominciano i problemi: "Nel 2020 il preside ha deciso di sospendermi. E questo perché mia moglie mi aveva denunciato per stalking. Una sospensione in via cautelativa per un procedimento che nulla aveva a che fare con il mondo della scuola. Una scelta discrezionale da parte del dirigente che mi sta penalizzando ingiustamente".

Sono passati tre anni e Franco Romano è ancora in attesa che la sua posizione venga definita: "Il processo penale non è ancora concluso - racconta -. Dopo la condanna in primo grado e la conferma in Appello, mia moglie voleva ritrattare, poi non l'ha fatto. Adesso ho delle carte in mano che mi permettono di chiedere la revisione del processo. Tutto è ancora da decidere, ma io non posso più restare in questa condizione. Devo tornare a lavorare".

L'AVVOCATO MARCO STABILE ha seguito il prof. Romano durante la causa di indennizzo stabilito dal Tribunale del Lavoro

Parallelamente il professor Romano ha anche intrapreso un'altra causa: "Per tutto quello che ho patito negli anni di Torino ho intrapreso una causa per stalking nei confronti dell'allora preside e dei colleghi. Ho potuto farlo perché nel 2021 il mobbing è diventato stalking, un reato penale. E io ho fior fior di diagnosi che attestano le vessazioni subite. Ho certificazioni rilasciate dal centro di medicina del lavoro di Milano. Referti che dicono molto di quello che ho patito".

IL LICEO CLASSICO CLAUDIO ELIANO DI PALESTRINA

Che cosa le è successo in questi anni: "Innanzitutto mi hanno mandato ben quattro ispezioni. Fatto più unico che raro. Ed ogni volta il Tribunale del Lavoro si è espresso dandomi ragione. Ma poi gli atteggiamente nei miei confronti sono sempre stati vessatori: non mi davano tutti gli incarichi; i colleghi raccoglievano firme contro di me; ai ragazzi dicevano "Non ascoltate il prof. Romano"; mi trattavano come un buffone; mi denigravano dandomi del "coglionazzo; mi delegittimavano agli occhi dei ragazzi. Insomma, un inferno".

Ora, cosa chiede?

"Di poter tornare a fare il mio lavoro. Nient'altro. Questa sospensione che va avanti dal 2020 è arbitraria. Sono un professore e l'unica cosa che desidero è di tornare ad insegnare".

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