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Il caso

Nuova rotonda di Lanzo: il sindaco contro gli "ingegneri stradali" improvvisati

Durante l'ultimo consiglio comunale la Giunta ha fornito alcune precisazioni sull'opera che ha fatto discutere

La nuova rotonda

La nuova rotonda

La nuova rotonda di Lanzo Torinese ha fatto discutere: meme, post su Facebook, fiumi di inchiostro digitale dedicati all'opera pubblica realizzata in fretta e furia in seguito alla chiusura della galleria Montebasso, che ha costretto Città metropolitana a studiare una soluzione alternative per far defluire il traffico in ingresso e in uscita dalle valli.

Ebbene, il sindaco di Lanzo Fabrizio Vottero ha spiegato, nel corso del consiglio comunale di lunedì 24 luglio, i motivi per cui si è proceduto a realizzare l'intervento.

Assieme all'assessore Paolo Gisolo, Vottero ha difeso le scelte del Comune e della Città Metropolitana, stigmatizzando le parole dei cosiddetti "ingegneri stradali" (parole di Vottero) improvvisati che nelle scorse settimane hanno parlato della rotonda criticandone l'installazione.

Il sindaco di Lanzo Fabrizio Vottero

"Il presupposto di questo intervento effettuato in estrema urgenza è chiaro - ha detto Vottero - : la chiusura della galleria sulla Sp1. Abbiamo cercato nel limite del possibile di dare più fluidità possibile al traffico anche nei fine settimana, cosa che nel corso dell'ultimo weekend [quello del 22-23 luglio, ndr] ha funzionato: la situazione è abbastanza sotto controllo".

Vottero ha poi spiegato come "per quanto realizzata in quattro giorni, la nuova rotonda non è stata un intervento improvvisato". La convenzione sottoscritta con Città Metropolitana, infatti, era basata su un progetto con una microsimulazione del traffico, che però, come ha spiegato Vottero, "non poteva prevedere la chiusura di una galleria: la rotonda era tarata sul traffico ordinario, comprese le ore di punta, nel mese di ottobre 2022".

Quelle corsie di preselezione della discordia

Sulla vicenda è intervenuto anche l'assessore Paolo Gisolo, titolare della delega alla Viabilità. Gisolo ha risposto alle varie critiche in merito alla chiusura delle corsie di preselezione della rotonda, che avrebbero consentito di far defluire meglio il traffico stradale nelle ore di punta.

Della questione aveva parlato anche il consigliere metropolitano Davide D'Agostino, chiedendo una modifica della morfologia della rotonda all'esecutivo metropolitano. Gli uffici, però, gli avevano risposto picche.

"Le aree inutilizzate - ha spiegato Gisolo - sono quelle che verranno utilizzate per realizzare dei passaggi pedonali protetti. Dobbiamo tenere in considerazione anche il traffico pedonale". L'idea è, insomma, quella di creare dei passaggi pedonali che permettano gli utenti deboli della strada di muoversi in sicurezza da un lato all'altro dei quadrivio.

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