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Nasce il comitato per modificare la rotonda di Lanzo, ma Città Metropolitana dice no

Intanto i costi per rendere "definitiva" la rotonda lievitano a dismisura: 695mila euro

Nasce il comitato per modificare la rotonda di Lanzo, ma da Città Metropolitana dicono di no

Nomen omen: il nuovo comitato nato per modificare la viabilità all'ingresso di Lanzo Torinese si chiama "Comitato Spontaneo per la Modifica della Nuova Rotonda di Lanzo Torinese".

Il lungo nome non lascia spazio a interpretazioni: i fondatori chiedono a Città Metropolitana di modificare la conformazione della nuova rotonda installata assieme al Comune di Lanzo Torinese per fluidificare il traffico in entrata e in uscita dalle Valli.

Quella galleria che ha bisogno (e urgente..) di manutenzione 

La rotonda è nata per far fronte al problema della chiusura della galleria Montebasso. La galleria è stata chiusa due settimane fa perché i tecnici di Città Metropolitana si sono resi conto di alcuni importanti problemi strutturali mentre effettuavano delle indagini. Per scongiurare il peggio, hanno pensato di chiudere la strada che passa sotto al monte in modo da poterci operare con tranquillità.

La Galleria Montebasso

Città Metropolitana aveva già stanziato 3 milioni di euro per riqualificare la galleria, che ormai ha settant'anni di età, ma dalle risultanze delle indagini dei tecnici pare che per far fronte ai problemi strutturali dell'infrastruttura ne servano molti di più.

E dunque il Comune di Lanzo Torinese, che doveva già realizzare una rotonda assieme a Città Metropolitana nel quadrivio d'ingresso al paese, ci ha messo le risorse assieme all'ente di area vasta e la rotonda è stata realizzata in tempi record. Il problema?

"Vogliamo evitare una Baldissera 2"

Semplice: la nuova rotonda non è in grado di assorbire il traffico che parte dalle alte Valli di Lanzo e che di solito si "sfoga" principalmente sulla Direttissima che porta dritto fino a Venaria senza passare per Lanzo. L'abbiamo visto lo scorso weekend: il rientro a casa è stato un delirio per migliaia di turisti. Questo fine settimana nulla fa pensare che il copione sarà diverso.

"Vogliamo evitare - ci dice Luca Marco, tra i fondatori del comitato - che nasca una Baldissera 2". L'immagine rende bene: la rotonda di Torino nord è infatti il perfetto esempio di come possa "ingolfarsi" un'infrastruttura costruita senza fare i conti con le esigenze del territorio. Tant'è che il Comune di Torino ha deciso di toglierla di mezzo.

Luca, 50 anni, ex arbitro nazionale di basket oggi responsabile commerciale e viaggiatore per lavoro, ci dice di non aver mai visto una rotonda così.

Lui le Valli di Lanzo non solo le frequenta sporadicamente, ma le vive tutti i giorni. Qui è nato ed è cresciuto. Non è mai sceso in politica, ma ora si è preso a cuore i destini di questo pezzo di mondo che rischia di rimanere imbottigliato nel traffico per un bel po'.

"La società civile scenda in campo"

"Secondo me - prosegue Luca - la società civile deve scendere in campo quando le istituzioni non ascoltano o fanno finta di ascoltare. Riaprire le preesistenti vie di scorrimento (mantendendo il dare la precendenza...) è la scelta più logica. Lo stesso incrocio semaforico aveva questa logica ed evitava di far fare il semaforo a chi da Balangero svoltava per Lanzo paese o per chi da Lanzo girava verso la galleria e per chi dalla galleria girava verso torino".

Luca Marco

Inoltre, il problema è l'eliminazione delle corsie di preselezione che prima consentivano a chi voleva imboccare la via della Direttissima venendo dalle Valli di Lanzo o la via di Lanzo venendo da Balangero di farlo senza impegnare l'incrocio. Ad oggi le due corsie sono state chiuse, e sono in tanti a chiedersi il perché.

La richiesta di D'Agostino viene ignorata

Ad esempio l'aveva fatto Davide D'Agostino. Il consigliere metropolitano d'opposizione, che rappresenta il centrodestra, aveva chiesto all'esecutivo metropolitano di allargare la rotonda inserendo una doppia corsia per favorire la preselezione del traffico. La notizia, arrivata non più di qualche giorno fa, è che Città Metropolitana ha scosso il capo.

Il consigliere metropolitano Davide D'Agostino

Gli uffici, infatti, non hanno ritenuto che ci fosse lo spazio necessario a modificare la viabilità. E così, la rotonda rimarrà tale e quale finché i lavori alla galleria Montebasso non finiranno. Per la felicità immensa di turisti e residenti...

695mila euro di lavori

Per realizzare la rotonda coi jersey la spesa stimata è stata di 150mila euro, affidati direttamente alla ditta che ha realizzato i lavori secondo le regole del nuovo Codice Degli Appalti, che prevede gli affidamenti diretti proprio fino alla cifra di 150mila euro.

Il bello verrà quando dai jersey si dovrà passare all'opera in muratura, quella definitiva già prevista dal Comune di Lanzo e dalla Città Metropolitana di Torino nel 2021, all'alba dell'amministrazione di Fabrizio Vottero. Rispetto al progetto iniziale, infatti, che ammontava a 450mila euro, i costi sono lievitati a 695mila euro.

Fabrizio Vottero, sindaco di Lanzo Torinese

Recita così l'ultimo progetto commissionato da Città Metropolitana. Quando si tratterà di rendere definitiva l'opera, dunque, il Comune e Città Metropolitana dovranno anche stabilire la divisione dell'importo. Sperando che i soldi ci siano tutti.

L'ironia dei social

Intanto, sui social l'amara ironia in merito alla viabilità delle Valli di Lanzo non manca. Per eventuali spiegazioni chiedete alla pagina Facebook "Associazione Anonima Mematori - CaselleFuturisti".

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