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Lutto
25 Luglio 2023 - 16:38
Il funerale nella chiesa di San Benedetto (FOTO E VIDEO DI TANCREDI PISTAMIGLIO)
"Alan ha vissuto intensamente, la sua è stata una canzone profonda e intensa che lascerà il segno in tutti quelli che l’hanno conosciuto". Sono queste le parole utilizzate da don Tonino, nella chiusura del suo intervento durante il funerale di Alan Brunetta, il musicista stroncato da un tumore a soli 37 anni.
Martedì mattina, a San Mauro Torinese, la chiesa di San Benedetto era gremita per l'ultimo saluto ad un giovane musicista e compositore che ha lasciato la vita troppo presto. In chiesa c'era la famiglia, le autorità, le associazioni, gli allievi del musicista, tutti riuniti per salutare Alan Brunetta.
Una cerimonia carica di momenti toccanti, culminati nei ricordi intensi ed emozionanti letti dalla sorella, dalla compagna di Alan.
"Sei stato il mio desiderio più grande - racconta la sorella, Samantha - che avevo da bambina, volevo un fratellino o una sorellina, odiavo l'idea di restare figlia unica. Sei arrivato un mese prima di natale, all'uscita da scuola è arrivato Ugone con una faccia sbattutissima, mi ha detto che eri nato, il mio fratellino Alan. Dopo 15 anni il mio desiderio si era avverato. Ci tengo a dirti grazie, grazie per il tuo cuore grande, per la tua energia, il tuo coraggio, la tua musica, la tua creatività, per come hai insegnato a tutti noi come vivere. Forse sei sempre stato tu il fratello maggiore tra noi. Papà dice che Alan è di tutti ed è vero, hai lasciato un pezzo di cuore in tutti noi. La tua vita è stata intensa, un super concentrato di energia all'ennesima potenza, forse sapevi che avevi poco tempo e che dovevi sfruttarlo a pieno. In questi giorni di infinita tristezza ho iniziato ad immaginarti seduto sulla batteria, con le tue faccette, insieme alle più grandi leggende del rock, che fin da bambini abbiamo ascoltato grazie a papà. Fai buon viaggio e fammi sapere se è tutto ok, spacca lassù e fai vedere a tutti chi sei. Ora puoi volare via, molto, molto lontano da qui come dice il testo del tuo ultimo brano".
"Una volta mi hai detto: - ricorda la fidanzata di Alan Brunetta, Rosaria Gervasi - anche se morissi non andrei via ma sarei oltre la porta accanto, mi è venuta in mente una poesia che descrive al meglio quello che è sempre stato il nostro pensiero, fa così: "Non avvicinarti alla mia tomba piangendo, non ci sono, non dormo li. Io sono come mille venti che soffiano, io sono come un diamante nella neve, splendente, io sono la luce del sole sul grano dorato, io sono la pioggia gentile dell’autunno.
Quando ti svegli la mattina tranquilla, sono il canto di uno stormo di uccelli.
Io sono anche le stelle che brillano mentre la notte cade sulla tua finestra.
Perciò non avvicinarti alla mia tomba piangendo, non ci sono. Io non sono morto", Ti Amo!".
Ad accogliere il feretro alla fine della messa c'erano il rombo delle moto del Motoclub della Collina, di cui fa parte papà Ugo Brunetta, i cui membri hanno simbolicamente alzato al cielo i caschi in segno di saluto, e poi le note suonate dal Corpo Filarmonico di San Mauro.
Addio Alan!
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