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Lutto

È morto il musicista Alan Brunetta, aveva solo 37 anni

Una notizia terribile...

È morto il musicista Alan Brunetta, aveva solo 37 anni

Alan Brunetta, musicista

"Io sono un compositore, batterista e multi-strumentista", si descriveva così Alan Brunetta sul suo sito. La notizia della morte del giovane musicista sanmaurese è iniziata a circolare nella serata di venerdì e ha sconvolto la Città di San Mauro, la politica locale (suo padre, Ugo Brunetta, è consigliere comunale di maggioranza) ma anche buona parte del mondo artistico torinese che conosceva Alan Brunetta. 

Alan Brunetta era un compositore e musicista torinese che ha scoperto la musica in tenera età per poi non farla più uscire dalla sua vita.

Diplomato e laureato al Conservatorio di Torino compone musica per il cinema e per il teatro. La sua passione per la musica non si è fermata nemmeno in sala operatoria. Nel 2019, infatti, Alan era stato colpito da un tumore al cervello. Si era sottoposto ad un intervento neurochirurgico per la rimozione della massa tumorale, ma non era stato un normale intervento. In quel caso, infatti, per "salvare" le sue conoscenze musicali decise, in accordo con l’equipe medica, di per monitorarle in diretta restando sveglio e suonando la chitarra e il tamburo come fosse un importante concerto. Si tratta di un momento che lo ha reso noto in tutto il mondo.

"Il nostro obiettivo - aveva spiegato il professor Diego Garbossa, che aveva guidato l’équipe che aveva condotto l’intervento - era quello di preservarne, con la massima probabilità, le abilità creative e di improvvisazione musicale, fondamentali per la vita lavorativa e personale del paziente". Obiettivo rggiunto, visto che Alan ha continuato a deliziare fans e amici con le proprie abilità artistiche. Lo stesso Garbossa aveva poi rivelato, con un sorriso, che in realtà un piccolo momento di distrazione durante l’operazione c’era stato: "Ad un certo momento, abbiamo cantato anche noi in modo che si potesse riposare un pochino".

La “performance” di Alan Brunetta era durata ben sei ore, alternando “La canzone del sole” a “The wall” dei Pink Floyd: sei ore durante le quali, mentre suonava, era stato sottoposto a una operazione al cervello da sveglio per asportargli un tumore al lobo temporale destro.

Alan ama chiamare questa esperienza “Open Mind Concert” perché per lui non era solo un'operazione chirurgica, ma si trattava di un vero e proprio concerto che per scherzo chiamò in questo modo.

Quel tumore, però, dopo 4 anni è tornato a farsi sentire e ha portato Alan Brunetta alla morte.

La strada dell'artista Alan Brunetta parte negli anni 2000. Dal 2005 al 2015 collabora attivamente col gruppo torinese Supershock prendendo parte alla sonorizzazione di capolavori come Nosferatu di F.W. Murnau’s, Der Golem di Paul Wegener e Metropolis di Fritz Lang. Nel 2009 fonda insieme a Umberto Poli, Leonardo Laviano, Flavio Rubatto e Jacopo Tomatis il collettivo Lastanzadigreta,  con cui realizza l’album “Creature selvagge”- nel 2017, e vince la Targa Tenco come Opera Prima.

Ma è la strada delle colonne sonore quella che poco dopo attira la sua attenzione. Nel 2013 lavora alla colonna sonora di “The Repairman” di Paolo Mitton mentre 2018 è la volta dei brani per “Ulysses: A Dark Odissey”, produzione italo-americana che vanta attori del calibro di Danny Glover, Udo Kier, Walter Nudo e un cameo di Skin, volto e voce degli Skunk Anansie. Seguono le musiche per “Dog” di Federico Alotto con cui vince il premio “Best Original Music” all’Eastern Festival del cinema europeo nel 2022.

Il 1 agosto 2023 uscirà il brano “You’ve stopped walking away” per il film “The Killing of Billy the Kid” diretto da Brett Bentman. Questo brano, evidentemente, uscirà postumo.

Qui sotto proponiamo quella che crediamo sia l'ultima intervista rilasciata da Alan Brunetta. È del 16 luglio 2023, per il sito iltorinese.it, una chiacchierata con Lori Barozzino.

Come sei stato coinvolto nella colonna sonora per questo film (The Killing of Billy the Kid, ndr)? Ti ha cercato Brentman?

Il direttore della fotografia è un caro amico, Federico Alotto, lui vive lì e ha chiesto al regista di farmi scrivere un brano. Avevo già lavorato per lui per Dog che sta vicendo molti premi. Lui ha chiesto al regista se gli sarebbe piaciuto avere un brano e Brentman è parso molto interessato.

Cosa significa comporre per il cinema? Quali sono i limiti o le caratteristiche richieste, se ce ne sono?

Quando compongo mi danno delle reference. La mia era Knocking On Heaven’s Door, visto che il film si ispira al boss. Il brano doveva rieccheggiare. Immagini e una reference musicale ti può aiutare o anche incasinare. Io cerco sempre di cancellare subito quella reference e inizio a scrivere. Diciamo che le reference servono più a chi fa sound design.

Quindi alla fine lavori su cosa il regista chiede?

Esatto, poi lui e il produttore hanno l’ultima parola. Magari hai scritto tutto ma loro ti dicono si mi piace ma mi piacerebbe andare in una direzione. E si va di taglia e cuci. Una sarta musicale.

Tu passi dal palcoscenico alla sala di registrazione. Dove preferisci stare?

Lo studio. Anche se 10 anni fa forse avrei detto il palco.

Questa risposta mi spiazza. Sento sempre dire che i musicisti amano il live, il contatto col pubblico, suonare in giro. Ma Alan mi rimanda la figura della sarta che ricama, taglia e cuce. So che tu oltre ad aver lavorato con un Premio Tenco hai anche inciso con un Premio Strega, ovvero un giovanissimo Paolo Giordano che poi avrebbe vinto con La solitudine dei Numeri Primi.

Si, muovevamo i nostri primi passi a San Mauro, nella stessa sala di registrazione in cui transitarono gruppi come Subsonica e Africa Unite. Molti artisti torinesi passarono dalla stessa sala prove (Valentine Suite) dove lui ha registrato il disco “Soli Alogeni” con gli Hodemeluna.

Addio Alan

La pagina Facebook di Alan Brunetta, nelle ultime ore, è stata invasa da numerosi messaggi di cordoglio, di addio, di saluto. Decine e decine di persone sconvolte per la scomparsa di un giovane ragazzo che aveva ancora tanto da dare alla vita.

Sei l’amore della mia vita il mio migliore amico. è il messaggio della compagna Roberta GervasiHai portato nella mia vita l’arte e la gioia. Mi hai insegnato cosa vuol dire avere forza e coraggio. Sei stato un insegnante incredibile non solo per i tuoi allievi ma per tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerti. Sei il migliore. Arrivederci amore mio”.

"Ho perso un amico. - scrive la Sindaca di San Mauro, Giulia Guazzora - Una persona dalla rara generosità superata solo da un talento musicale innato. Gli frullavano sempre progetti nuovi da proporre, che non vedeva l’ora di condividere davanti a un cappuccino sulla cui schiuma disegnava una croma, la sua macchina sembrava, tra spartiti e note appuntate, una sala di incisione, per i suoi allievi era un king! Poi la vita in maniera crudele ed inaccettabile inverte i paradigmi, ma tu hai scalato quel pentagramma con determinazione, spronando chi ti stava vicino a superare ben più miti difficoltà. Mi portò dentro quella tua energia contagiosa, è stato un onore far parte della tua “band”. Arrivederci Alan".

Alan Brunetta collaborava anche con il compositore settimese Henoel Grech. “Una perdita immensa per me, dal punto di vista umano ed artistico - ricorda Grech - Doveva fare le parti di batteria e percussioni nel progetto Next Space - Infinity, ne avevamo parlato ancora due settimane fa. Persone dall’animo buono, positivo e gentile come lui, si contano sulle dita di una mano. Quando passava da me in studio, portava solarità e buon umore. Mi rigenerava. Ascoltavamo i Pink Floyd, era un soundesigner incredibile. Per la pubblicità di Ferrero Tronky che mi avevano assegnato, aveva realizzato proprio lui un soundesign geniale in collaborazione con suo papà, nella loro officina-laboratorio. Lo chiamavo fratellone e per me lo era per davvero: la sua scomparsa non posso accettarla”.

Anche noi ci stringiamo attorno al dolore dei familiari e porgiamo le più sentite condoglianze.

Il funerale

Il funerale sarà celebrato martedì 25 luglio alle 10 presso la parrocchia di San benedetto a San Mauro Torinese.

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