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12 Luglio 2023 - 17:44
L'annuncio del governatore Alberto Cirio era arrivato questa mattina con un'informativa: il nuovo ospedale di Ivrea si farà in città.
L'area ex Montefibre era stata giudicata la più idonea delle tre indicate. Una svolta importante dopo mesi, anni di discussioni.
Pochi minuti fa la frenata, il dietrofront: la giunta regionale ha sospeso la delibera.
Ad annunciarlo è l'assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone in una nota firmata con il segretario provinciale di Fratelli d'Italia Fabrizio Bertot e il consigliere del Comune di Levone Maurizio Giacoletto: "Per evitare decisioni prese dall'alto senza l'adeguato confronto con il territorio interessato, la giunta odierna ha sospeso la delibera di individuazione del nuovo ospedale dell'AslTo 4".
"Abbiamo ottenuto che l'assessorato alla Sanità riporti la valutazione nel gruppo di lavoro tecnico Ires che aveva già espresso un anno fa una relazione in merito".
L'ASSESSORE DI FRATELLI D'ITALIA MAURIZIO MARRONE
Ma c'è di più. All'unanimità la giunta regionale ha ottenuto che la delibera passi anche in Consiglio.
"Altra conquista importante - continua nella sua nota l'assessore Marrone - è stata la scelta, condivisa all'unanimità in giunta, di sottoporre la delibera anche al voto del Consiglio regionale, a garanzia della rappresentatività di tutti i territori piemontesi e della competenza alla pianificazione sanitaria".
Insomma, si ritorna nel solito pantano che da anni blocca la decisione e quindi il progetto che rischia di naufragare proprio per l'incapacità di tutti di mettersi d'accordo sul sito più idoneo per realizzare il nuovo ospedale di Ivrea e del Canavese.
E questo nonostante la decisione fosse già il frutto di un accordo di collaborazione tra Regione, Asl TO4 e Comune di Ivrea. Una bozza di accordo, a dirla tutta, spuntata fuori dalla commissione Sanità del Consiglio Regionale.
"Dei tre siti analizzati - si legge nell'accordo di collaborazione tra Regione, Asl e Comune - risulta che l’Area ex Montefibre, proposta dal Comune di Ivrea, risulta essere la più idonea per la realizzazione Nuovo Ospedale dell’ASL TO 4 in quanto: l’area ex Montefibre è collocata in una vecchia area industriale dismessa, già urbanizzata ed inglobata nel contesto cittadino e risulta facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo pubblico, grazie alla vicinanza del Movicentro (capolinea autobus urbani stazione autobus extraurbani, stazione ferroviaria treni), mentre l’utilizzo dell’area di Pavone implicherebbe un elevato consumo di suolo agricolo. L’Area ex Montefibre pur di dimensioni inferiori rispetto a quella di Pavone risulta, tuttavia, ampiamente adeguata alla realizzazione dell’ospedale, tenuto conto che la superficie fondiaria necessaria dalle prime stime risulta essere di 21 mila mq, a fronte di una disponibilità di 60 mila mq..".
IL GOVERNATORE ALBERTO CIRIO
E poi ancora: "In termini di accessibilità veicolare occorre tenere in debita considerazione l’opportunità legata alla realizzazione del nuovo svincolo autostradale di S. Bernardo, inserito nel piano degli interventi a cura del nuovo concessionario autostradale. In tale scenario l’accessibilità al nuovo ospedale sarebbe notevolmente migliorata".
Sotto il profilo urbanistico per l’area ex Montefibre è già stata adottata dal Comune di Ivrea la variante urbanistica necessaria con Delibera di Consiglio Comunale del 18/01/2023.
"L’area individuata per la localizzazione del nuovo ospedale di Ivrea - conclude la relazione -ha una superficie di circa 60 mila mq....".
La decisione ha creato subito malumori tra la maggioranza.
Tra i primi a battere i pugni, il consigliere canavesano di Forza Italia Mauro Fava.
IL CONSIGLIERE REGIONALE MAURO FAVA
"E’ una scelta a mio giudizio sbagliata, perché penalizza ulteriormente i cittadini canavesani ed in particolar modo quelli delle valli, già costretti a fare i conti con il dimezzamento del servizio di pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè" aveva subito commentato il consigliere regionale di Forza Italia (ma soprattutto di Cuorgnè) Mauro Fava.
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