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12 Luglio 2023 - 11:14
Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte
Area ex Montefibre vs Area Ribes, vs Palazzo Ufficio. Vince Montefibre. L'annuncio del governatore del Piemonte Alberto Cirio è arrivato questa mattina, con un'informativa. Il nuovo ospedale si farà in città.
"Dei tre siti analizzati - si legge nell'accordo di collaborazione tra Regione, Asl e Comune - risulta che l’Area ex Montefibre, proposta dal Comune di Ivrea, risulta essere la più idonea per la realizzazione Nuovo Ospedale dell’ASL TO 4 in quanto: l’area ex Montefibre è collocata in una vecchia area industriale dismessa, già urbanizzata ed inglobata nel contesto cittadino e risulta facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo pubblico, grazie alla vicinanza del Movicentro (capolinea autobus urbani stazione autobus extraurbani, stazione ferroviaria treni), mentre l’utilizzo dell’area di Pavone implicherebbe un elevato consumo di suolo agricolo. L’Area ex Montefibre pur di dimensioni inferiori rispetto a quella di Pavone risulta, tuttavia, ampiamente adeguata alla realizzazione dell’ospedale, tenuto conto che la superficie fondiaria necessaria dalle prime stime risulta essere di 21 mila mq, a fronte di una disponibilità di 60 mila mq..".
E poi ancora: "In termini di accessibilità veicolare occorre tenere in debita considerazione l’opportunità legata alla realizzazione del nuovo svincolo autostradale di S. Bernardo, inserito nel piano degli interventi a cura del nuovo concessionario autostradale. In tale scenario l’accessibilità al nuovo ospedale sarebbe notevolmente migliorata".
Sotto il profilo urbanistico per l’area ex Montefibre è già stata adottata dal Comune di Ivrea la variante urbanistica necessaria con Delibera di Consiglio Comunale del 18/01/2023.
"L’area individuata per la localizzazione del nuovo ospedale di Ivrea - conclude la relazione -ha una superficie di circa 60 mila mq....".
Tra i primi a commentare (probabilmente già lo sapeva da ieri) c'è il consigliere regionale Andrea Cane della Lega.
“Le autorità competenti – commenta – hanno valutato tutti i fattori pertinenti partendo dallo studio Agm sul contesto di riferimento e delle esigenze cliniche, sanitarie e assistenziali del bacino d’utenza per la definizione dell’assetto che la rete
erogativa deve avere e l’identificazione delle linee guida che mirino al riordino dell’intero sistema. L’area ex Montefibre, inizialmente penalizzata nello studio Ires per le dimensioni inferiori rispetto a quella di Pavone, è risultata poi ampiamente sufficiente vista la superficie necessaria dell’impronta al suolo dell’ospedale”.
“Il fattore accessibilità veicolare ha pesato sulla scelta, - continua Andrea Cane - con l’opportunità del nuovo svincolo autostradale di San Bernardo, che garantirà un’ottima accessibilità al nuovo ospedale, compensando anche la differenza di minutaggio d’arrivo delle zone dell’Alto Canavese. Ci tengo a specificare che queste mie dichiarazioni vogliono essere assolutamente prive di alcuna polemica, dal momento che chi scrive risiede e vive realmente a Ingria in Valle Soana, Comune posto in un’area che in termini di tempistica d’arrivo avrebbe potuto normalmente preferire il sito localizzato a Pavone... Tutti noi vorremmo l’ospedale sotto casa o almeno più vicino, e proprio per questo ho volutamente preferito in questi anni tenere un profilo basso, di studio ed attesa di tutte le dovute e sacrosante verifiche, senza contribuire a fomentare i Sindaci e i cittadini canavesani: stesso atteggiamento che è stato tenuto dalla Giunta di centrodestra in Regione, in primis dall’Assessore Icardi e dal Presidente Cirio.... Dopo decenni di immobilismo e tante parole, oggi si è passati ai fatti e finalmente il Canavese potrà avere il suo nuovo ospedale”.
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