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Il caso
28 Aprile 2023 - 15:03
L'asilo Campra di San Mauro Torinese
Una valanga di eternit da rimuovere dalla testa di bambini e bambine che frequentano la scuola materna Campra di San Mauro Torinese, in via dell'asilo.
La “bomba” l’ha sganciata giovedì sera, in Consiglio Comuale, la consigliere di minoranza di Fratelli d’Italia, Paola Antonetto.
In aula è calato il gelo. Anche perché la Sindaca e i suoi sanno tutto da un anno e per il momento non hanno fatto nulla, niente di niente per risolvere la situazione.
La consigliere di minoranza Paola Antonetto
“Sul tetto dell’Asilo Campra - interviene Antonetto - ci sono le tegole, nel sottotetto c’è eternit. La storia inizia un anno fa, ci doveva essere un intervento di Enel X proprio su quell’edificio. Il 5 di aprile 2022 si scopre che è eternit e che è lì dagli anni 70. L’amministrazione nei primi 15 giorni di aprile viene a conoscenza di questo fatto. A quel punto viene prelevato un pezzo di queste onduline, mandato adad un laboratorio di Vicenza e si scopre che c’è l’amianto”.
E a quel punto che succede? Quasi niente...
“Quando trovi eternit - continua Antonetto - fai una segnalazione in Regione, c’è un catasto. La questione arriva anche in giunta, si sono fatti fare un conto approssimativo per lo smaltimento. Si tratterebbe di smaltire 90 quintali di eternit per un costo di 280 mila euro. Nessuno, però, in questo anno, ha verificato lo stato dell’eternit da aprile 2022. Noi non abbiamo certezza che l’eternit sia intatto, può darsi di si o di no”.
La giunta prova a reperire i fondi necessari, per eliminare l’amianto dalla scuola, tramite la Regione.
“Questa amministrazione - precisa Antonetto - ha quindi pensato di aderire ad un bando della regione per la rimozione dell’amianto (il progetto del Comune è stato ammesso ma non è finanziato, c sono 21 Comuni davanti a San Mauro) e non di mettere soldi propri. Lasciamo sopra la testa di questi bambini delle onduline che contengono amianto. Ho posto domande precise e mi è stato risposto che in questo anno non è stato fatto nulla. Io non faccio sciacallaggio o metto paura ma avrei paura ad amministrare in una situazione di questo genere. Ho chiesto se esisteva una perizia tecnica sullo stato attuale del tetto e mi hanno detto di no. Ho chiesto se c’era un piano di controllo o manutenzione del tetto e mi hanno detto di no. Qualcuno ha fatto la verifica dello stato? No. L’amianto è stato censito? C’è stata la denuncia all’Asl? No”.
Insomma, parliamo di una situazione abbastanza grave...
“Come fa l’amministrazione - attacca Antonetto - a dormire tranquilla? C’è una infiltrazione al centro giovani (che si trova di fianco all’asilo, ndr), scende dell’acqua. A questo punto o una tegola si è spostata o è rotta e c’è una ondulina che è rotta. L’acqua che scende finisce nei pluviali che scolano nel cortile dell’asilo, quando si asciuga questa roba vola. Quando piove l’acqua passa dell’eternit e poi scarica nel giardinetto della Campra, se l’eternit non fosse del tutto intatto qualche residuo potrebbe volare. Insomma, è un po’ come se ci fosse una vecchia bomba della seconda guerra mondiale, mai esplosa. Uno può dire “lascio tutto così” e transennare. Qui è lo stesso: l’eternit in quella situazione può essere un pericolo, se c’è un’infiltrazione è logico pensare che c’è una tegola o rotta o spostata e l’ondulina è rotta. Noi abbiamo un Sindaco che ha la responsabilità della sicurezza e della salute pubblica di un Comune. Un Sindaco che parla sempre dei bambini, mi sembra un ipocrita, lì sotto fa andare i bambini tutti i giorni. Per 280 mila non ha deciso di agire. Non ci sono controlli in atto, nulla che attesti che non è pericoloso. Non c’è nessun documento che certifichi che l’amianto è sicuro. Io non so come facciate a stare tranquilli”.
L'assessore ai lavori pubblici Luca Rastelli
La replica, sul tema, è arrivata dall’assessore ai lavori pubblici, Luca Rastelli, che ha provato a rassicurare tutti.
“L’asilo Campra - interviene - è uno degli edifici che l’amministrazione precedente ha deciso di efficientare con Enel X. Se c’è un contratto che prevede un certo numero di investimenti il privato va a fare perizie sugli edifici, dovrebbe essere così, no? In ogni caso siamo andati più volte a verificare e abbiamo constatato che questo è un amianto che non ha pulviscolo, che non è a contatto con i bambini. Siamo corsi a fare questo bando della Regione cofinanziato, il Comune ci mette 100 e passa mila euro di spesa corrente. È nostra intenzione toglierlo il prima possibile. Se ci sono problemi reali non ci conviene chiuderla? Ci è stato detto che non c’è pulviscolo che potrebbe indurre ad un pericolo imminente. Il bando in corso non è detto che ci dia un risultato positivo, dobbiamo essere pronti a pianificare l’intervento”.
Il costo, però, è più alto di quello preventivato dalla Antonetto.
“Non sono 280 mila euro, - conclude Rastelli - ma 280 mila, più 120 mila più 22% di Iva. C’è da dire, in ogni caso, che è una situazione che non ha nessun tipo di pericolo, altrimenti non avrei permesso che la scuola fosse stata aperta”.
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