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Il caso

Problema dei tir in collina: "più forze dell'ordine per impedire ai camion di passare"

In arrivo anche una nuova segnaletica per bloccare il passaggio dei bilici

Uno dei tir ribaltatosi in collina durante lo scorso inverno

Uno dei tir ribaltatosi in collina durante lo scorso inverno

Il problema è ormai risaputo, sulla bocca di tutti da quasi un anno a questa parte: le strette strade della collina non sono adatte per il trasporto pesante, per quanto bilici e tir continuino a circolare sugli assi viari della zona. 

Da tempo immemore sindaci, assessori e cittadini chiamano a gran voce: “manca una strada di percorrenza per i camion, Città Metropolitana di Torino faccia qualcosa!”.

Dopo tutti i bilici che si sono incastrati e ribaltati tra Gassino, Castiglione e Sciolze l’anno scorso (circa una decina), da Torino è arrivata qualche avvisaglia: i primi passi in avanti sul progetto della Tangenziale Est, la “colata d’asfalto” che dovrebbe connettere il capoluogo con il Chierese e il Carmagnolese, permettendo al trasporto pesante di avere una strada adatta su cui transitare. 

Nonostante i “no” categorici degli ambientalisti, a rilento, da Città Metropolitana qualcosa si sta muovendo: durante l’inverno è stato finanziato con ben 100mila euro un nuovo studio di fattibilità per l’opera e, solamente un mese fa, da Torino rincaravano: “tutti i Sindaci della zona convengono sul fatto di disincentivare il passaggio dei mezzi pesanti sulle strade provinciali che, come la 98, la 118, la 122 e la 4, sono inadeguate a sopportare il transito dei tir. Tra le ipotesi sul tavolo, quella di inserire nel tratto finale dell’autostrada Piacenza - Torino una segnaletica che informi sulla viabilità consigliata, vietando il transito dei mezzi pesanti per le strade provinciali”.

Insomma, dopo anni forse arriveranno dei cartelli. In questo contesto, tuttavia, in collina qualcosa si è mosso

Durante la mattinata di ieri, mercoledì 26 aprile, l’amministrazione comunale di Sciolze ha incontrato il comandante della polizia di Città Metropolitana di Torino Massimo Linarello e il suo vice, proprio per parlare del problema dei tir sui percorsi collinari. 

L'incontro dell'amministrazione sciolzese con le forze dell'ordine di Città Metropolitana di Torino

“Ringraziamo il comandante ed il suo vice per la disponibilità e competenza - affermano dal parlamentino sciolzese - grazie anche a Città Metropolitana per l’impegno ad affrontare il problema comune a tutta la collina. Quello della polizia metropolitana è un grande servizio su tutte le strade provinciali, che andrà implementato a tutela e sicurezza dei cittadini. All’incontro era presente tutta la giunta, per sottolineare l’attenzione data alla problematica”.  

In sostanza, servono più controlli. 

I tempi delle opere pubbliche, si sa, sono biblici e in attesa di questi benedetti cartelli, avere degli agenti in più che pattugliano le strade (anche a suon di multe) potrebbe essere un primo vero passo per disincentivare i guidatori di bilici che, coscienti o meno del problema, transitano su vie inadatte. Oltre il traffico bloccato per ore, con il dilagante disagio degli abitanti della collina, se un giorno un tir si ribaltasse su un ciclista? In queste zone passa anche la via Francigena, non dimentichiamocelo. Oppure, se durante l’ingorgo dovesse dovesse passare un’ambulanza o una camionetta dei vigili del fuoco? A quel punto di chi sarebbe la colpa?

Il vice-sindaco di Sciolze, Vittorio Moncalvo

Chiaro sulla questione, anche il vice-sindaco di Sciolze Vittorio Moncavo che ha commentato il rendez-vous in Comune: “l’incontro con il Comandante è stato utile, sia per conoscenza personale che per quanto riguarda le problematiche del nostro territorio. Le forze dell’ordine stanno facendo il giro dei paesi per capire la situazione della zona. Dopo questa fase, su richiesta dei vari comuni, gli agenti inizieranno ad intervenire sia come pattugliamento sia come omogeneità della segnaletica, in modo da demotivare il transito dei mezzi pesanti in collina. La Città Metropolitana di Torino è composta da 312 comuni e un territorio molto vasto, sarebbe auspicabile (se non necessario) che si implementasse l’organico delle forze dell’ordine per aumentare la capacità di intervento, in particolare sulle strade dei piccoli comuni che non hanno vigili fra il personale”. 

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