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Il caso

Salta la "Cena Stellata" per il Giro d'Italia: non ci è andato nessuno

Un flop in rosa

Cena in rosa (immagine d'archivio)

Cena in rosa (immagine d'archivio)

Sarebbe anche stata una bella iniziativa, questo è da dire, ma la Cena Stellata in programma per sabato 22 aprile a Palazzo Marini è stata cancellata. Il motivo? Troppa poca partecipazione da parte dei cittadini. 

Nella cornice di eventi pre-Giro d’Italia, in città il 19 maggio, uno degli appuntamenti più “stilosi” sarebbe stata proprio la Cena Stellata, tra gli affreschi di Palazzo Marini e proposta alla “modifica” cifra di 100 euro. 

Un format sicuramente interessante, con piatti ricercati e denominati secondo le “maglie” del Giro. La cena si sarebbe aperta con la “Maglia Ciclamino” (la maglia del miglior velocista e alle regioni fuori dal percorso), un carpaccio di tonno rosso del Mediterraneo e gamberi siciliani, impreziositi da cipolla rossa di Tropea profumata alla liquirizia e alla bottarga di muggine. Uno starter di tutto rispetto.

La locandina della Cena Stellata

Seguono la “Maglia Bianca” (quella del miglior giovane e al tricolore) e la “Maglia Azzurra” (casacca per il miglior scalatore), rispettivamente una tartare di sanato affumicata al legno di melo e un risotto con Salam ‘d Patata e riduzione di Genepy e miele. 

La lauta cena si sarebbe poi conclusa con la “Maglia Nera” (assegnata all’ultimo classifico a Roma), un abbacchio con pecorino romano e guanciale croccante e, infine, un guscio di cioccolato con frutti rossi, un dolce intitolato alla “Maglia Rosa”.

Beh, con un menù del genere chiedere 100 euro poteva anche avere un senso, peccato che la cosa non sia andata a genio ai borgofranchesi: a due giorni dalla cena sarebbero state attese tra le 50 e 100 persone, ma il numero di partecipanti presenti non superava la 20ina di unità. Da qui, arriva l’annuncio ufficiale: la cena in rosa non si farà (o meglio, al momento è stata posticipata a metà maggio). 

“È probabile che la gente non  fosse a conoscenza di quest’evento, colpa nostra che magari non l’abbiamo sponsorizzato abbastanza - commenta il primo cittadino borgofranchese Fausto Francisca - la cena sarebbe dovuta servire anche come finanziamento per il Giro. Il costo effettivo sarebbe stato sui 45-50 euro (cifra indicativa, ndr), e le restanti somme sarebbero andate nelle casse del Comitato organizzatore di tappa”. 

Il sindaco di Borgofranco d'Ivrea Fausto Francisca

Alt. La notizia che Borgofranco sarebbe stata una tappa del Giro d’Italia, mesi fa, aveva sollevato un’ondata di polemiche, capitanate dalla fatidica domanda: “ma quanto ci verrà a costare il tutto?”. Più volte il Sindaco è stato accusato di voler reperire i fondi aumentando le tasse, cosa che il primo cittadino ha categoricamente negato. Anzi, in occasione degli interventi per la sicurezza sismica delle scuole locali di qualche settimana fa, Francisca su Facebook aveva tenuto a ricordare:  “i lavori in paese vanno avanti, il tutto senza aumentare le tasse”.

Se fino a una decina di giorni fa l’amministrazione comunale aveva tenuto botta alle critiche di cittadini e opposizione, quella della Cena Stellata è stata una caduta di stile: far pagare un evento 100 euro, destinando parte dei ricavi al Comitato organizzatore, non è molto diverso dall’aumentare le tasse, alla fine. Ciò che esce dalla porta lo facciamo rientrare dalla finestra in sostanza. 

Che i borgofranchesi si siano accorti di questo “escamotage” e abbiano volontariamente disertato? O forse si sono solo spaventati nel vedere il doppio zero come costo della cena?

Che sia, la cosa non è sfuggita all’opposizione: “ma spese così ingenti possono essere finanziate con una cena? - afferma Manlio Muggianu, consigliere di minoranza della lista civica Insieme per Borgofranco - poi, la cena è fatta da qualche ristorante del posto o con prodotti locali? Non mi sembra! Allora vorrei capire quale vantaggio ne avrebbe tratto il nostro Comune! L'unica a guadagnarci sarebbe stata la Formont (organizzatore della cena, ndr)”.

Manlio Muggianu, consigliere di minoranza della lista civica "Insieme per Borgofranco d'Ivrea"

A rincarare la dose anche la collega di Muggianu, Elisa Ierace: “non si può mettere una cena a 100 euro, è troppo. Tant’è che è andata deserta; e alla fine, comunque, sono soldi che sarebbero stati chiesti ai borgofranchesi - commenta - c’è troppa superficialità nel gestire un evento così complesso, quindi non mi stupisce che anche la raccolta dei fondi sia stata improvvisata. Sarebbe poi bello che il Sindaco o l’assessore competente divulgassero un piano inerente alla viabilità: la gente deve portare i figli a scuola, organizzarsi, e al momento non si ancora nulla. In più, non è possibile che a 3 settimane dall’arrivo dei ciclisti non si sappia quanto spenderemo: sarei molto dispiaciuta se si andasse in negativo, anche perché quei soldi lì si sommerebbero ai 50mila euro di spese legali che dobbiamo al BIM e a quelli relativi alla causa Zilli (alluvionati del 1994, ndr)”.

Elisa Ierace, consigliera di minoranza della lista civica "Insieme per Borgofranco d'Ivrea"

Insomma, le vetrine si tingono di rosa e sul sito dell’amministrazione non si parla d’altro, ma i sali-scendi del Giro d’Italia continuano. E no, non sono quelli dei ciclisti.

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