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Viabilità

Città Metropolitana: "stop ai tir in collina. Metteremo dei cartelli e ci saranno più controlli"

I Sindaci della zona da anni denunciano il problema

Uno dei tir incastratosi a Sciolze

Da Città Metropolitana di Torino sembra smuoversi qualcosa in tema viabilità e collina. Il problema è ormai noto a tutti: le strade collinari sono troppo strette e, in mancanza di un tratto di percorrenza alternativo (la famigerata Tangenziale Est), bilici e camion si incastrano ribaltano per i centri paese, causando grossi disagi al traffico locale. 

“L’incontro di oggi è stato incentrato sul cercare delle soluzioni per aumentare la sicurezza sulle strade collinari, per evitare che vengano interessate dal traffico pesante affermano dall’amministrazione torinese, rappresentata dal vice-sindaco Jacopo Suppo, in occasione dell’incontro con i sindaci locali avvenuto venerdì 31 marzo.

L'incontro di venerdì 31 marzo a Torino con i Sindaci del territorio 

Mentre lo studio di fattibilità sul progetto della Tangenziale Est continua (analizzando percorsi e flussi di traffico), dal capoluogo aggiungono: “tutti i Sindaci della zona convengono sul fatto di disincentivare il passaggio dei mezzi pesanti sulle strade provinciali che, come la 98, la 118, la 122 e la 4, sono inadeguate a sopportare il transito dei TIR. Tra le ipotesi sul tavolo, quella di inserire nel tratto finale dell’autostrada Piacenza - Torino una segnaletica che informi sulla viabilità consigliata, vietando il transito dei mezzi pesanti per le strade provinciali.

Ma va? Sono mesi, se non anni, che si parla di questo problema, con i Sindaci che da ormai troppo tempo evidenziano le criticità della zona. A rappresentare il territorio, all’incontro hanno presenziato il sindaco di San Raffaele Cimena Ettore Mantelli, quello di Gassino Paolo Cugini, il primo cittadino di Castiglione Loris Lovera e il vice-sindaco di Sciolze Vittorio Moncalvo.

“Come riassumerei l’incontro? “Eppure si muove” - afferma Paolo Cugini - diciamo che quantomeno la consapevolezza del problema c’è. Servono però delle azioni più concrete da parte di Torino: nei prossimi mesi dovrebbe uscire un piano, che verrà poi integrato con i navigatori satellitare, che indicherà ai mezzi pesanti i tratti interessati da ordinanze di peso e limiti di grandezza per il passaggio nei centri paese. Verranno messi dei cartelli e, da Città Metropolitana, si sono resi disponibili per mandare degli agenti in più per effettuare i controlli. Non è molto, ma qualcosa si sta muovendo”. 

Vittori Moncavo, vice-sindaco di Sciolze

Più sfiduciato, invece, il vice-sindaco sciolzese Vittorio Moncalvo: “tutti gli incontri sono utili, ma adesso aspettiamo i fatti. Dal 2014 ad oggi abbiamo avuto il piacere di conoscere 3 Sindaci metropolitani ma, nonostante le numerose segnalazioni, è stato fatto poco o nulla - spiega - ci sono degli effettivi pericoli per la sicurezza dei cittadini: l’incrocio con un tir e un mezzo di soccorso risulterebbe difficoltoso se non impossibile in buona parte del percorso. Se mai succedesse? Non è possibile subire il transito di tir su strade che sono rimaste le stesse di 50 anni fa. Ci aspettiamo un rapido cambio di passo”. 

E come dargli torto? Anche perché se dei mezzi di soccorso non riuscissero a passare per via di un ingorgo, la responsabilità poi di chi sarebbe? Di Città Metropolitana o dei Comuni, che da anni denunciano la situazione?

Tant’è. Piano, pianissimo a Torino qualcosa si sta muovendo: staremo a vedere se nei prossimi mesi, i cartelli saranno inseriti e i controlli aumentati. 

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