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01 Aprile 2023 - 16:33
E alla fine è successo. Si sono arrabbiati, ci hanno creduto e sono rimasti delusi; il centro-sinistra locale con “Insieme per Settimo” e “Articolo Uno” ha convocato una maxi-conferenza additando l’amministrazione Piastra, poi c’è anche chi se l’è presa con la destra locale, che in città fa la voce grossa ma non riesce ad andare in Regione a dire a Cirio: “Alberto, non vendere ‘sto ospedale!”.
Ieri sera a mezzanotte passata, era già il 1° di aprile, i litiganti sono finalmente giunti ad un accordo: l’ospedale di Settimo è stato venduto; ad acquisire la struttura, una società privata (il cui nome non verrà divulgato per questioni di privacy e accordi di riservatezza), che ha avuto le idee chiare fin da subito: l’Ospedale Civico diventerà una discoteca.
La struttura di via Santa Cristina 3, era inizialmente stata pensata per essere un modello di sperimentazione gestionale tra pubblico e privato; nel 2021, tuttavia, Regione Piemonte si sarebbe accorta che il bilancio era in rosso (liquidando poi Saapa, la società che gestiva il presidio): indiscrezioni affermano che già un anno e mezzo fa, qualcuno in Regione avesse iniziato a prendere contatti con la società che al momento ha acquisito l’ospedale.
La delibera è stata firmata questa mattina, sabato 1° aprile: presenti all’incontro Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi (mai venuti in città per tutelare la sanità come diritto, ma accorsi velocemente per incassare i 50 milioni della vendita), la prima cittadina Elena Piastra, il vice-sindaco Giancarlo Brino e l’assessore al Lavoro Daniele Volpatto.
“Ci siamo confrontati a lungo, ma poi abbiamo deciso che continuare a litigare e perdere tempo su una questione come la sanità e il diritto alle cure non aveva senso - afferma Piastra - Settimo è la “città bella da vivere”: vogliamo rendere onore a questo slogan e la scelta di vendere il presidio ospedaliero si muove in questo senso. Diventerà un punto di attrazione per tutti i giovani del nostro territorio”.
Elena Piastra, sindaca di Settimo
Per le 19 di oggi è prevista una conferenza stampa in cui amministrazione comunale, Regione Piemonte e acquirente sveleranno i dettagli del progetto. Per non creare troppo scompiglio tra gli attuali “residenti” dell’ospedale, il privato avrebbe deciso di mettere la balera al primo piano, di modo che anche più anziani non facciano fatica a raggiungere la pista da ballo. Reggaeton al secondo piano e, per i più impervi, musica techno al terzo; “Disco (in)Sanity” il possibile nome del nuovo club.
Non sono stati dimenticati nemmeno i lavoratori dell’ospedale. L’accordo con l’acquirente sugli uomini è già stato raggiunto: gli ex-dipendenti verranno assunti come bodyguard; ancora qualche dubbio, invece, per dottoresse e infermiere, che si sarebbero rifiutate di fare le cubiste.
Dopo la conferenza stampa delle 19, è previsto un aperitivo di benvenuto proprio al presidio di via Santa Cristina, per concludere all’insegna del divertimento (e non della noiosa sanità) questo 1° aprile.
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