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Ivrea

Questa linea ferroviaria è figlia di un Dio minore

La polemica dei consiglieri regionali Alberto Avetta e Sarah Disabato

L'intervento del consigliere regionale Avetta

L'intervento del consigliere regionale Avetta

Nel day after dell’incontro pubblico con RFI sull’elletrificazione della Ivrea - Aosta è tutto un rifiorire di polemiche. Il dibattito è politico.

“A meno di un anno dall’inizio previsto dei lavori  -  commenta la capogruppo dei cinquestelle in Regione Sarah Disabato - è grave l’atteggiamento della Giunta Cirio, che appare totalmente disinteressata ad un’opera fondamentale non soltanto per Ivrea, l’Eporediese e il Canavese, ma per tutto il Piemonte....”. 

“L’assenza dell’assessore ai Trasporti o di un esponente della maggioranza di Centrodestra all’assemblea pubblica è inaccettabile - insiste Disabato - Eravamo presenti solo io e il collega Alberto Avetta, vicepresidente della commissione Trasporti. La scusa della mancata partecipazione a causa di un «disguido tecnico» non regge, anche perché il colore politico della maggioranza che guida la città è la stessa che governa il Piemonte...”.

E seconda la “grillina” quel che serve oggi, o al più presto, è un confronto serio tra Regione e Comune non foss’altro che Rfi ha già avviato la gara per la progettazione esecutiva e i cantieri che dovrebbero partire entro dicembre 2023. 

“L’ intervento avrà un impatto notevole sul territorio, soprattutto per l’innalzamento del soffitto della galleria che si trova proprio sotto il centro storico della città - conclude - I cittadini non possono subire passivamente le decisioni calate dall’alto, senza sapere se possono essere messe in campo progettualità alternative...”.

Scuote la testa il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta. 

“La linea ferroviaria Aosta-Ivrea-Torino - dice - resta figlia di un dio minore. Non solo nulla è stato fatto in questi anni per rendere accettabili le condizioni di viaggio di pendolari, studenti e turisti, ma anche sul progetto di elettrificazione della linea, il Piemonte non è pervenuto. La  Regione Piemonte non ha mai voluto prendere in considerazione la richiesta avanzata dal Consiglio comunale di Ivrea di approfondire l’impattante progetto di ampliamento del tunnel ferroviario di Ivrea, valutando treni di nuova generazione non totalmente elettrici e che procedono con alimentazione a batteria in tratti particolarmente complessi da elettrificare ed evitando così lavori non solo costosi ma anche molto impattanti per il traffico cittadino di Ivrea. La soluzione tecnica c’era...”.

Proprio il sindaco Sertoli l’8 agosto 2022, accompagnato dall’onorevole Davide Gariglio del Pd, aveva incontrato alcuni funzionari del Ministero dei trasporti chiedendo di prendere in considerazioni soluzioni alternative al tunnel. 

“Purtroppo - stigmatizza Avetta - da allora si è solo perso tempo e la Regione Piemonte non ha mai risposto alla mia richiesta di attivare uno specifico tavolo di coordinamento con RFI, Trenitalia e Ivrea per approfondire le soluzioni tecniche alternative...”.

Le domande sorgono spontanee...

Ma come è possibile che un’amministrazione comunale di centrodestra (e quella di Sertoli fino a prova contraria lo è)  non riesca a interloquire con la Giunta regionale di centrodestra? 

Come è possibile che ad una riunione importante come quella di martedì scorso la Regione Piemonte non si sia presentata a causa di un invito non pervenuto per “disguido tecnico”? 

Problemi di linee telefoniche che è un po’ il colmo dei colmi nella città in cui operano Tim e Vodafone.

A fronte di queste difficoltà comunicative tra amministrazioni ‘amiche’  il Pd chiederà un’audizione in Commissione Trasporti affinché la Giunta regionale chiarisca la propria posizione. 

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