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Il caso
15 Marzo 2023 - 11:22
Polizia Locale (foto d'archivio)
Sembra "Scemo & più scemo", il celebre film con Jim Carrey del 1994 e invece è l'amministrazione di Volpiano.
Ieri, infatti, i vigili si sono adoperati nella consegna di un avviso che chiedeva ai commercianti di restituire i "fondi covid" che il Comune aveva erogato, in eccesso, per errore, agli esercenti.
Parliamo di quei fondi di "aiuto" per le attività che erano state danneggiate dalla chiusure imposte dalla pandemia.
L'appuntamento per parlare con la giunta, secondo quanto scritto nel documento, è fissato per LUNEDÌ 23 MARZO.
Il documento recapitato ieri, cerchiata in rosso la data inesistente
Tutto bellissimo, peccato che lunedì 23 marzo non esista. C'è giovedì 23 marzo o lunedì 20 marzo, qual è la data giusta? Mistero.
Non se ne è accorto nessuno. Nè i funzionari, né i vigili, né l'amministrazione, nessuno. Eppure martedì i commercianti si sono visti reperire un documento con una data che non esiste.
La consigliera di minoranza, Monica Camoletto, è andata su tutte le furie.
Monica Camoletto, consigliera di minoranza a Volpiano
"Martedì a seguito di una vicenda piuttosto controversa - attacca - che viene procrastinata da mesi vado a segnalare che ad errore e mancanza di programmazione e gestione si aggiunge l'ennesima inesattezza che denota confusione e che fa perdere tempo a chi dovrebbe occuparsi di questioni più stringenti che non fare un porta a porta a notificare documenti con date errate che vengono segnalate da chi non dovrebbe occuparsene. Si attenderà a breve in sede di Consiglio Comunale il facile scarica barile (modus operandi di questa amministrazione) Qui si ricorda sempre che le responsabilità ogni tanto qualcuno dovrebbe essere in grado di assumersele".
Nel mese di luglio i commercianti hanno ricevuto delle lettere. Il Comune di Volpiano, l'Ufficio Commercio e il Comando di Polizia Municipale, richiedevano la restituzione di quota parte del contributo covid19 loro concesso ma accreditato per errore in misura maggiore rispetto a quanto spettante. Tutta colpa di una sorta di svista. Tale richiesta si sarebbe resa necessaria a seguito di “disguido tecnico”, in quanto per “errore materiale” sarebbe stato allegato alla determina n. 459 del 23/06/2022 un conteggio delle quote non corretto. Una situazione che ha creato non poco disagio ai commercianti, posto che ad alcuni veniva richiesto un rimborso esiguo, ad altri nella misura del 50% ed, in almeno un caso conosciuto, del 90%.
Ma non è tutto: l’amministrazione sbaglia e i commercianti devono restituire tutto e subito. Veniva, infatti, chiesto ai commercianti di rientrare di quanto “indebitamente” ricevuto entro il termine del 14 luglio 2022. La maggior parte di loro però, a seguito della ricezione del contributo, aveva provveduto a saldare i debiti pendenti (canoni di locazione arretrati e bollette) finalità per la quale era stato elargito “l'aiuto”. Dunque la liquidità degli esercenti si era praticamente azzerata subito e molti di loro non erano stati in grado di restituire “immediatamente” quanto già assegnato dall’ufficio preposto del Comune. Per questo, poi, il Comune ha aperto alla possibilità di dilazionare il rimborso.
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