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07 Marzo 2023 - 12:00
Renato Cambursano, a distanza di una settimana dalle primarie del Pd, facciamo il punto. Che idea ti sei fatto?
A chi chiese ad Arturo Parisi ‘se governa chi vince’ o ‘vince chi governa’, lui su Twitter rispose “governi chi ha vinto. Ha vinto Elly Schlein, governi Elly Schlein. Chi ha opinioni diverse le dica con rispetto piuttosto che tacere dietro un unanimismo di facciata. Questa è la democrazia. Questo un Partito democratico”. Condivido totalmente.
Elly Schlein neo segretaria del Pd
Ha vinto lei nelle primarie, ma aveva perso in quelle tra gli iscritti.
Così come regolate dopo l’elezione di Veltroni a Segretario, gli iscritti hanno il potere di definire le alternative, gli elettori quello di scegliere tra esse. La Segreteria ora eletta è quindi figlia solo e soltanto del voto degli elettori.
Chi ha perso controlla assicurandosi e assicurando che non sia messa a rischio la comune convivenza e la libertà di ognuno. Elly Schlein ha vinto. Governi Elly Schlein. Chi ha idee diverse le rappresenti. E’ nell’interesse di tutti. Forse durante la campagna elettorale la diversità di idee non è apparsa chiara a tutti e non è stata neppure al centro del confronto. La democrazia vive nel pluralismo. Pluralismo di idee sul futuro, non pluralità di ambizioni presenti e di storie passate.
Se il Pd si trova dove si trova è anche a causa di scontri personali accompagnati sempre da un unanimismo di facciata. Unanimità sulla scena e negli organi ufficiali, uguale spartizione!, divisioni nei retroscena e sui media.
Renato Cambursano, ex sindaco di Chivasso e parlamentare
Sono già stati fatte delle analisi sui flussi elettorali tra i votanti alle primarie?
Certo che sì e dico subito che tra i 587.010 che hanno votato Elly Schlein – cioè il 53,75% de 1.098.623 elettori -, oltre la metà non sono del Pd.
Scherzi?
Assolutamente no. Il 25 % dei voti provengono dagli ex Art. 1 (Speranza, Bersani, D’Alema, …), il 20% dai 5Stelle, il 5% dal Terzo Polo e un altro 5 % da chi ha combattuto la buona battaglia dei diritti civili. Tutti elettori che non erano del Pd! Anche a Chivasso è successo esattamente la stessa cosa.
Allora veniamo a Chivasso…
Vengo a Chivasso passando da Torino dove la spartizione è stata fatta con il “manuale Cencelli”: tante a me e tante a te! Cambiare tutto per non cambiare nulla.
A Chivasso la pesante sconfitta da parte di chi ha rappresentato da anni e continua a rappresentare il peggior conservatorismo, più manovratore che innovatore, più chiuso sul potere che aperto al Paese, poco inclusivo e molto spocchioso, dovrebbe prenderne atto e lasciare il passo a chi ha vinto. Aria nuova, quindi. E invece…
Invece?
Per loro nulla è cambiato e rimarranno incollati al loro posto, mentre i vincitori delle primarie chivassesi ritorneranno ad essere minoranza interna e non conteranno mai nulla, a meno che si diano una sveglia, ma ne dubito come ho già detto.
All’ex sindaco Lino Ciuffreda e ad altri sostenitori della Claudia Buo nelle elezioni amministrative del giugno scorso non è stato consentito votare.
Vero, mentre altri nostri amici (non pochi) hanno votato e, con alcuni 5 Stelle, hanno aiutato a fare la differenza a favore di Schlein. Insomma, i veri sconfitti sono coloro che apertamente si erano schierati a favore del Governatore dell’Emilia Romagna e cioè i tre citati sopra, il sindaco Castello, Novello, Mastroleo, ma anche i Gariglio, gli Avetta cioè i loro padrini politici torinesi. Gianna Pentenero si salva sempre. Insomma del G.A.P è l’unica!
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