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Rivarolo
07 Gennaio 2023 - 10:51
Quando, il 4 maggio scorso, l'associazione rivarolese Non bruciamoci il futuro aveva incontrato Engie, società che amministra la centrale a biomasse della Città, ne era venuta fuori una promessa. La società avrebbe installato una centralina di monitoraggio in continuo della qualità dell’aria delle polveri, del biossido di azoto, dell'anidride carbonica e del monossido di carbonio.
La centralina doveva essere istallata ai giardini pubblici di via San Francesco (area ex scuola elementare) e i dati che avrebbe prodotto avrebbero dovuto essere estratti ogni trenta minuti. La centralina avrebbe dovuto essere installata nel luglio scorso, ma siamo all'Epifania e nessuno l'ha ancora vista.
L'associazione, che da un decennio monitora l'attività della centrale a biomasse del paese, ha anche sollecitato l'azienda a installare il dispositivo promesso. Al momento, però, nulla è stato fatto. A dire il vero, come comitato avevano in mente tutt'altra soluzione, che coinvolgesse di più gli enti pubblici preposti.
L'area dell'ex Vallesusa dove c'è la centrale
"Avremmo preferito - spiegavano dall'associazione a maggio - l’installazione di una centralina pubblica gestita direttamente da ARPA, purtroppo a nulla sono valse le numerose nostre richieste compresa l’ultima fatta congiuntamente da Comune di Rivarolo e Engie, ma ARPA e Regione Piemonte pare non siano molto interessate alla qualità dell’aria che respiriamo". Anche perché la centrale a biomasse è in pieno centro città.
E così ci si è dovuti accontentare di una centralina messa lì da un privato. Che però resta ancora, al momento, un'idea, un'entità metafisica. "Stiamo ancora aspettando gli esiti del nostro ultimo incontro - spiega il vicepresidente dell'associazione Gianni Fragale - perché ci avevano promesso di mettere quella centralina per la qualità dell'aria in città, e poi avevamo chiesto di aggiungere al sistema di monitoraggio l'acido cloridrico, che è un misuratore della bontà e della qualità del combustibile che viene usato".
Engie aveva accettato di buon grado entrambe le proposte, ma ora, per quanto riguarda la centralina, siamo fuori dai tempi. "Noi non dubitiamo - conclude Fragale - che il lavoro verrà eseguito, ma al momento c'è questo ritardo".
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