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05 Gennaio 2023 - 16:39
La stazione di Ceres
Il prossimo 9 dicembre la linea ferroviaria Torino - Cerers, riaprirà.
l’Agenzia per la Mobilità Piemontese lo ha indirettamente annunciato nella determina del 30 dicembre 2022. Dal 9 dicembre 2023, data di inizio dell’orario invernale, la tratta riaprirà e passerà a Trenitalia.
E' previsto un collegamento diretto tra il centro di Torino e l'aeroporto di Caselle con un treno ogni quindici minuti nelle ore di punta.
La buona notizia è che l'area nord ovest della provincia, da Venaria fino a Lanzo passando per San Maurizio e Ciriè, sarà direttamente collegata con il centro di Torino.
Ma è tutto rose e fiori?
Dopo le titubanze dell'Osservarorio sulla Torino Ceres, arriva il giudizio critico di Claudio Desirò, segretario di Italia Liberale e Popolare.
"In questi giorni - dichiara - si fa un gran parlare dell'annunciata riapertura della tratta ferroviaria Torino - Ceres, strategica non solo per i collegamenti da e per l'aeroporto, ma per lo sviluppo economico e turistico della zona, nonché per i pendolari, di tutto il territorio compreso tra Basso Canavese e Valli di Lanzo. Un annuncio che, in qualche modo, fa sorridere per l'enfasi con il quale è stato dato: un anno prima dell'effettivo risultato, lo si dichiara come un obiettivo già raggiunto in questi giorni".
Poi, Desirò aggiunge: "Nell'annunciare questa, ancora distante, riattivazione completa della tratta, ci si dimentica dei disagi che tutta la zona coinvolta ha vissuto in questi anni e che vivrà ancora per i prossimi 11 mesi. Il bacino di comuni che va da Venaria fino alle Valli di Lanzo è stato privata di un'infrastruttura strategica tra errori strategici del passato (scollegamento dalla linea principale e spostamento Stazione Dora - ndr) e lungaggini nelle gare d'appalto e nei successivi cantieri che vedranno la loro chiusura a fine anno".
CLAUDIO DESIRO', segretario di Italia Libera e Popolare
Aggiunge Desirò: "L'attitudine all'annuncio roboante sulle infrastrutture della zona - continua - sembra di moda: basti pensare all'apertura dello svincolo della bretella autostradale su Corso Venezia, annunciata quasi un anno fa e di cui si sono perse le tracce. Tutto il territorio spera che le tempistiche, almeno nel caso della ferrovia, vengano rispettate, che il bacino di utenza possa tornare ad usufruire di un collegamento veloce e frequente con il Centro di Torino e che finalmente tutta la zona, compreso l'aeroporto, possano tornare ad essere strategici nella visione del futuro sviluppo dell'Area Metropolitana e dell'intero Piemonte" conclude.
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