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Torino - Ceres: per 5 mesi i treni non viaggeranno

Lo stop sulla linea per eseguire i lavori sarà dal 1 luglio all'8 dicembre

Torino - Ceres: per 5 mesi i treni non viaggeranno

gtt

Il 2023 inizia con una buona ed una cattiva, cattivissima notizia sul fronte dei trasporti.

La buona notizia è che c'è una data, che pare certa, per l’apertura del passante ferroviario di Torino che collegherà anche la linea Torino Ceres.

La pessima notizia è che il tratto Torino-Ciriè chiuderà per 5 mesi. E quello Germagnano - Ceres per molto di più.

E’ quanto emerge dalla determina del 30 dicembre 2022 firmata dall’Agenzia per la mobilità piemontese.

Un atto con cui l’Agenzia ha nuovamente prorogato il mandato di GTT nell’esercizio della linea, mettendo nero su bianco anche la “data obiettivo” per l’inaugurazione del tunnel di corso Grosseto e l’interconnessione con il Passante: il 9 dicembre 2023, data di inizio dell’orario invernale FS.

Quel giorno, Trenitalia subentrerà di fatto a GTT nell’esercizio della linea e RFI nella gestione dell’infrastruttura (binari e impianti).

Questa è una buona notizia – commenta Davide Arminio, referente dell’Osservatorio sulla Torino - Ceres - a patto che la data obiettivo sia pienamente rispettata”.

DEVIDE ARMINIO dell'osservatorio sulla Torino - Ceres

Ma non è tutto rose e fiori.

“La stessa determina - commenta Arminio - dà in compenso due cattive notizie: l’intera linea sarà sospesa dal 1 luglio all’8 dicembre per i lavori lungo la Torino-Cirié e per gli altri interventi propedeutici all’arrivo di RFI. La tratta Germagnano-Ceres, invece, resterà sospesa anche oltre l’8 dicembre per ulteriori lavori ai passaggi a livello richiesti da RFI”.

Una novità? Solo in parte.

La prima notizia era già nell’aria - precisa Arminio - anche se non ci si aspettava un’interruzione così lunga dell’intero servizio, e sorgono già ora le inevitabili preoccupazioni per l’efficienza del servizio bus sostitutivo, specie da metà settembre 2023 con la riapertura delle scuole”.

E poi  la doccia fredda.

“La seconda notizia - prosegue Arminio - giunge invece abbastanza inaspettata; si sapeva che RFI aveva in mente interventi sui passaggi a livello, ma senza che questo comportasse una nuova “amputazione” della ferrovia, sempre a discapito delle comunità montane”.

L’Osservatorio sulla Torino - Ceres continuerà a vigilare come ha sempre fatto in questi ultimi anni di lavori.

Inizieremo a contare i giorni che ci separano dal 9 dicembre, e lavoreremo per chiedere da subito garanzie su un servizio bus sostitutivo all’altezza per tutta la durata della sospensione e la massima velocità nella cantierizzazione dei lavori tra Germagnano e Ceres. Vogliamo una linea interconnessa, ma la vogliamo funzionante, tutta intera”.

Sul punto interviene con un post anche Giorgio Perello del Pd ciriacese.

GIORGIO PERELLO del PD ciriacese

“La chiusura a oltranza di una infrastruttura nevralgica per un territorio è inaccettabile. Che si rendano necessarie chiusure programmate per le manutenzioni straordinarie è comprensibile, che i cronoprogrammi siano difficili da rispettare e necessitino sempre di aggiustamenti o proroghe anche”.

Che venga disposta una chiusura “al buio” - incalza Perello - è uno schiaffo ai nostri territori montani che merita reazioni molto più dure”.

M.d.P.

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