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Robassomero

Una mezza fumata bianca per la piscina comunale di Robassomero: la Giunta esulta

Dopo quasi tre anni di attesa, finalmente si sanno con certezza i tre candidati per la gestione dell'impianto natatorio

Una mezza fumata bianca per la piscina comunale di Robassomero: la Giunta esulta

(Mezza) fumata bianca per la piscina di Robassomero. Dopo più di due anni e mezzo dalla chiusura,  sul sito della Centrale Unica di Committenza era comparso lo scorso mese il bando per l'affidamento della piscina. Il 13 dicembre, all'apertura delle buste, il risultato: ci sono tre candidati per gestirla.

Una lunga, lunghissima attesa divide i cittadini di Robassomero dalla riapertura della piscina comunale del paese. Il servizio è chiuso  dal 2020, quando cioè la società che gestiva la struttura, la River Borgaro, era stata costretta a sospendere ogni attività sportiva a tempo indeterminato per grave mancanza di liquidità.

Da quel momento era cominciata una lunghissima trafila (qualcuno avrebbe detto, e a ragione, pure fin troppo lunga) che l'amministrazione robassomerese aveva cominciato per riprendere in mano le chiavi della struttura e per avviare, tra consulenze degli avvocati e lavori di ripristino dell'impianto, il processo di riapertura della struttura. Fino a mercoledì scorso.

Piazza degli Alpini, dove c'è la piscina comunale

Le tre società che si sono candidate a gestire l'impianto sono la FITIME Associazione Sportiva Dilettantistica, di Mappano, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Libertas Nuoto Caluso con sede a Caluso e la FreeTime Management SSD a.r.l. con sede a Collegno.

Un'altra società, la UISP comitato territoriale Bra-Cuneo Aps, con sede a Bra, non è stata ammessa in quanto non pervenuta.

"I passi successivi - dicono dall'amministrazione robassomerese - sono l’esame della documentazione di ognuna delle società ammesse attraverso una commissione di esperti, che vogliamo ribadire sarà esterna al Comune di Robassomero, la quale dovrà tenere conto dei parametri indicati nei vari criteri che abbiamo inserito nel bando dando dei punteggi".

Insomma, per sapere chi gestirà la piscina è probabile che si dovrà aspettare l'anno nuovo

Il sindaco di Robassomero, Rosalia Mangani

"Data la situazione attuale che coinvolge tutti noi, dalla guerra in corso e l’aumento delle bollette e dell’inflazione - proseguono dall'amministrazione - ci fa piacere che ci siano associazioni che credano nella nostra struttura e sulle caratteristiche sociali e sportive che abbiamo volutamente inserito nel bando per la gestione dell’impianto. Nelle prossime settimane avremo il nome della società aggiudicatrice del bando definito e verrà posta la firma sulla nuova convenzione che speriamo dia slancio e continuità all’impianto natatorio in modo tale che possa finalmente essere un valore aggiunto per tutti i cittadini e non un’onerosa voce di spesa come in precedenza".

Le caratteristiche del bando

La concessione avrà la durata di cinque anni, ma il Comune potrà riservarsi di rinnovare per altri cinque anni il contratto. La concessione ha un valore complessivo, che include quindi tutti e cinque gli anni di durata, di 1 milione 144mila 288,60 euro presunti. L’aggiudicatario dovrà inoltre pagare un canone annuale che partirà da una base d’asta di mille euro. 

Il concessionario, oltre ad occuparsi, com'è ovvio, della gestione dell'impianto natatorio, attiverà anche un servizio ristoro, che potrà essere svolto o garantendo la preparazione sul momento di alimenti e bevande o installando delle macchinette.

Il Concessionario assumerà a proprio carico tutte le spese relative al funzionamento e alla manutenzione ordinaria dell’impianto natatorio, degli impianti tecnologici, dei servizi annessi, delle attrezzature, degli arredi, dell’edificio e quant’altro necessario per mantenere l’intera struttura immobiliare in condizione di efficienza, compresa la riparazione di guasti e/o la sostituzione di parti o componenti, nonché il loro stato di assoluta igiene e pulizia.

Gli interventi di carattere straordinario, però, saranno a carico dell’amministrazione comunale, ad esclusione di tutte le riparazioni determinate da danni fatti dal Concessionario.

Il gestore della struttura, però, dovrà intestarsi tutte le utenze necessarie per la conduzione e gestione dell’impianto (fornitura di acqua, gas, energia elettrica, utenze telefoniche) i cui costi saranno a suo totale carico. Anche la Tari verrà pagata dal nuovo gestore.

Un punto importante: il nuovo gestore dovrà consegnare annualmente un rendiconto di gestione e un bilancio consuntivo. Dovrebbe essere così evitata, almeno in linea teorica, la replica del "caso River", che, stando a quello che raccontavano gli amministratori comunali, non consegnava i bilanci a fine anno...

Secondo punto del capitolato d'appalto da tenere d'occhio è quello relativo all'eventuale risoluzione del contratto. Con la River, infatti, il problema si era presentato negli ultimi mesi di gestione, quando la società non aveva accettato di riconsegnare immediatamente le chiavi all'amministrazione nonostante la piscina non fosse più, di fatto, aperta.

La differenza tra il caso di Robassomero e quello degli altri Comuni (come Borgaro e Ciriè) dove la River gestiva le piscine è che in quei casi la società pagava un mutuo. Non potendo più sostenerlo e non pagando più le rate, quindi, la River era stata costretta a cedere le strutture nelle mani dei Comuni.

Secondo quanto recita il capitolato, in questo caso la consegna delle chiavi dovrà avvenire, tra gli altri casi, qualora il futuro gestore non pagasse due mensilità consecutive del canone di affitto della struttura

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