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Incidente con colpo di frusta? Le ambulanze non avranno più il collare!

Scoppia il "caso collari" nella sanità piemontese

Incidente con colpo di frusta? Le ambulanze non avranno più il collare!

La notizia l'ha scoperta Walter Candela, coordinatore e Presidente della Pubblica Assistenza Croce Reale di Venaria. Ed è una di quelle novità da far accapponare la pelle, da gridare allo scandalo per una sanità pubblica che sembra essere sempre più allo sfascio.

Ebbene: niente più collari cervicali per le ambulanze, la prima direttiva in tal senso è arrivata dall'Ospedale di Rivoli (AslTo3), con un cartello affisso in farmacia. Poco dopo, però, è stata confermata anche dall'Azienda Zero (l'Asl che comanda tutti i presidi della Regione) e sarà quindi applicata in tutti i presidi sanitari di Torino e dell'area metropolitana.

Perché questa scelta? Perché secondo l'Asl si tratta di strumenti utilizzabili una sola volta, quindi troppo costosi. Ogni volta che l'ambulanza ne utilizza uno va in "perdita".

Di cosa parliamo? Di un collare che ha un costo tra i 25 e i 35 euro, uno strumento utile nelle emergenze per immobilizzare i pazienti sopra le spalle, in particolare dopo gravi incidenti. Si tratta di un presidio che, fino a poco tempo fa, l'AslTo3 rimborsava ai mezzi di soccorso, cosa che, però, d'ora in poi, non farà più. La farmacia dell'AslTo3 non distribuirà più i collari, ritenendoli "monouso". Una scelta che ha mandato su tutte le furie le associazioni di volontariato che rispondono alle chiamate del 118 e comprano i materiali a proprie spese a fronte di rimborsi forfettari.

"Me ne sono accorto - spiega Candela - perché andando al pronto soccorso di Rivoli c’era quel comunicato. Noi le cose le veniamo a sapere così perché nessuno ci comunica nulla. Si tratta di una direttiva che riguarda tutte le ambulanze di base o avanzate, non gli viene più dato il collare, e non parliamo di uno strumento monouso come viene detto, si può disinfettare e riutilizzare".

Di mezzo c'è anche una questione di costi.

"Noi prendiamo un rimborso - continua Candela - di 26,95 euro per ogni servizio, ma un collare costa tra 25 e 35 euro, c’è qualcosa che non va. Ma questo vale per tutto, che sia ossigeno, garza, disinfettante. Qualsiasi cosa è a carico nostro, tutto quello che mettiamo viene rimborsato a 26,95 mi sembra che sia arrivato il momento di cambiare le cose. Adesso si parla di collari ma domani non so di cosa si potrà parlare, ci toglieranno altro?. Con noi non c’è stato nessun colloquio, noi delle associazioni siamo gli ultimi a sapere le cose ma siamo i primi in mezzo alla strada".

Oltre ai collari, poi, da tempo, le ambulanze subiscono il peso del "caro energia".

"Non c’è un interlocutore - conclude Candela - non si riescono ad adeguare i rimborsi in un certo modo. La precedente giunta regionali li aveva abbassati da 41 euro a 26,95, questa non ha fatto nulla, si sta disinteressando. La realtà è che noi veniamo rimborsati meno di un taxi, con qualche responsabilità e qualche problematica in più. Non c’è un interlocutore, Regione non ci ascolta, le Asl neanche". 

Sul tema, in queste ore, è arrivato anche il durissimo commento della consigliere del gruppo misto di Venaria, Barbara Virga (In foto qui sotto).

"Siamo al delirio più totale... - attacca - dovremo imparare a portarci un collare antitrauma nella borsa per evitare traumi irreversibili se per caso avessimo un incidente stradale o fossimo investiti? o peggio, anche col collare in tasca rischiamo di non essere soccorsi proprio, se mettono in condizione gli ambulanzieri di fallire per le perdite e non garantire più il servizio? Magari chi concepisce questi abomini pensa che chi potrà, quando cambia l'auto, potrà optare per l'ultimo modello di ambulanza personalizzata per mettersi al sicuro alla faccia dei poveri. Ma come la mettiamo con la mancanza del personale qualificato a bordo? Queste misure fanno passare la voglia anche ai volontari più tenaci che con tanta dedizione suppliscono già a tante carenze della Sanità. Ci hanno tolto quasi tutto. A Venaria mancano medici di base, per una visita ovunque attendi sei mesi se sei fortunato. Pure i collari, per piacere no! Fanno prima a dirci che chiudono baracca e burattini, ospedali, ASL, Rsa e ognuno si arrangi come può. Che tanto sono decenni che si cerca in ogni modo di smantellare uno dei sistemi sanitari migliori del mondo. Per come gestiscono dalle alte sfere sembra lecito sospettare che il sistema stia in piedi solo per garantire lauti compensi ai vari manager che concepiscono questi "colpi di genio" alla faccia dei cittadini e dei lavoratori della Sanità della prima linea, medici, infermieri, oss, impiegati, ambulanzieri che sputano l'anima nel loro lavoro. Come se li sono dimenticati in fretta, gli eroi del Covid!".

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