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Calcio Promozione
05 Maggio 2025 - 18:41
La partita che tutti vorrebbero giocare. Nel calcio dilettantistico si suda e si fanno sacrifici per dieci mesi. Lo si fa per vivere 90' come questi. Una stagione intera in un pomeriggio lungo una settimana: dal fischio finale della penultima giornata al fischio d'inizio dell'ultima e decisiva partita. Due squadre protagoniste di un'annata fenomenale e che avrebbero stravinto gli altri tre gironi di Promozione con "le dita nel naso".
Alla fine fa festa la Druentina che per tre-quarti di stagione ha dominato il campionato salvo poi accusare un calo mentale e fisico più che legittimo dopo mesi a viaggiare su ritmi altissimi. Brava la Rivarolese a infilare otto vittorie di fila e a ricucire il divario fino ad arrivare a giocarsi tutto nello scontro diretto. La qualità degli interpreti rossoblu ha fatto la differenza in entrambi gli scontri diretti vinti con grande carattere e sempre in rimonta.
Ora la Rivarolese proverà a dare l'assalto all'Eccellenza tramite i playoff con il vantaggio di saltare integralmente la prima fase e attendere gli avversari che sgusceranno fuori dagli altri gironi. Per i granata c'è anche una finale di Coppa Italia da giocare contro il Carignano: le occasioni per smaltire la delusione non mancano.
Match che si gioca ovviamente sul filo della tensione emotiva. La corsia destra è la preferita di entrambe le compagini per provare a offendere. Ed è proprio da quel lato che arriva la prima emozione con Di Bari che manda in crisi la difesa granata e che mette in mezzo un cioccolatino che Cipullo nonostante il perfetto tempo di inserimento non riesce a scartare a dovere. La Rivarolese si affida alla fisicità di D'Antoni e D'Agostino, ma per fare sporcare i guanti a Tunno ci va un velenoso piazzato di Bellino che il numero uno druentino disinnesca in bello stile. A sbloccare la contesa è un episodio dubbio e contestato alla mezz'ora con D'Antoni che batte a rete e la sfera incoccia il braccio di Del Tetto che rispetto al bomber granata dista una manciata di centimetri. Per il direttore di gara sono sufficienti per concedere il penalty che D'Antoni trasforma spiazzando Tunno. Chi ospita perde la bussola per qualche minuto e Bellino al termine di un bello slalom sulla linea di fondo si vede sbarrare la strada da un attento Tunno.
La Druentina dimostra però che la davanti c'è sempre stata per meriti e che ha innestato le marce alte giá sul finire del primo tempo colpendo un palo esterno con Di Bari, si prende definitivamente la scena della supersfida nella ripresa. Anche perché Luca Bruno Mattiet commette lo stesso errore dell'andata togliendo troppo presto dalla battaglia un "guerriero" come D'Agostino che si era mosso tanto sul fronte d'attacco. Al 65' la gara è già ribaltata da altri due penalty piuttosto discutibili. Il primo per una trattenuta reciproca in area, il secondo per un ingenuo tocco di Sanogu su Zullo in una zona dell'area non pericolosa. Di Bari prima e Mauro Corso (che bissa il gol dagli undici metri segnato all'andata riproponendo anche lo streptease per esultare) dopo sono glaciali dal dischetto. La Rivarolese si è spenta e per tutta la seconda parte di gara non arriva mai a tirare in porta. Al contrario la Druentina prima sfiora il 3-1 con un assolo di uno Zullo inarrestabile negli spazi larghi che Di Bari chiude con un destro troppo alto, poi lo mette in atto con una spettacolare acrobazia da cineteca di Samuele Gentile pescato sul secondo palo da un pallone scodellato in area da Zitoli. E se nel calderone ci aggiungiamo due gol annullati per offside ecco che il trionfo della Druentina è realtá e ampiamente meritato.
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