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A Rondissone c’è ancora chi crede nei sogni. E li veste di rosa.

La Pink: un atto d'amore per Rondissone e una sfida al commercio locale, tra abiti inclusivi e collaborazioni di comunità

In un mondo che corre verso l’anonimato delle grandi catene e lo shopping online fatto di click e corrieri senza volto, c’è chi sceglie di restare. Di investire nel territorio, nel rapporto umano, in uno sguardo e un consiglio. A Rondissone, il 31 maggio, è nata “La Pink”, un piccolo negozio di abbigliamento, ma anche un grande atto d’amore per il paese. Dietro il bancone c’è Sara Romondia, una donna che ha deciso di cambiare vita e riscrivere le regole del commercio locale. Con coraggio. E un tocco di rosa.

Per chi vive a Rondissone, Sara è un volto familiare, una presenza viva nelle attività della comunità: da anni partecipa con entusiasmo all’organizzazione dei coscritti, sa cosa vuol dire fare parte di una rete di persone che si conoscono per nome. E forse è anche per questo che, dopo vent’anni trascorsi nel settore assicurativo, ha deciso di cambiare tutto. “Nel 2023 ho capito che era arrivato il momento. Ho lasciato il mio lavoro e ho aperto un negozio a Torrazza. È stato un anno di prova. Poi ho deciso di scommettere su di me, per davvero”, racconta.

Molti le avevano detto di lasciar perdere, che un negozio in un paese così piccolo non avrebbe mai funzionato. Che era troppo rischioso. “Ma io non avevo paura. L’unico freno, all’inizio, era l’aspetto economico. Per il resto ero pronta. E poi ormai la mia scelta era presa”, dice con determinazione. E i fatti le stanno dando ragione: già nel primo mese di apertura, La Pink ha visto un flusso costante di clienti, tanto da costringere Sara a tenere aperto anche oltre l’orario. Un piccolo trionfo quotidiano, fatto di fiducia e passaparola.

Aprire proprio a Rondissone non è stato un caso. È stata una dichiarazione d’intenti. “Questo è il mio paese. E ci tengo a ringraziare tutti gli abitanti per il loro affetto e il loro sostegno. Mi hanno fatto sentire che avevo fatto la scelta giusta”, dice Sara. Una scelta che non solo ha dato vita a un negozio, ma ha acceso nuove speranze: grazie al suo esempio, altri abitanti stanno pensando di aprire nuove attività. Un effetto domino di coraggio, che spezza l’incantesimo della rassegnazione.

“La Pink” non è solo un negozio. È un presidio. Offre vestiti per tutte le età e tutte le taglie, dalla XS alla 5XL, con un’attenzione particolare a chi spesso viene dimenticato. “Nei paesi bisogna pensare anche alla signora con la taglia morbida, che magari non ha modo di andare nei grandi centri commerciali. Io voglio che qui si senta accolta, valorizzata”, dice Sara. E oltre all’abbigliamento, ci sono consulenze di stile, sorrisi, ascolto. Servizi veri, umani.

Per ora la boutique è dedicata alle donne, ma da settembre si allargherà anche a uomini e neonati. Una decisione presa non sulla base di strategie di mercato, ma delle richieste sincere dei suoi clienti. Perché La Pink nasce dal dialogo con la comunità, e lì vuole restare ancorata.

E poi ci sono le collaborazioni: nelle vetrine si trovano borse artigianali fatte a mano da una signora del paese, esposte non per guadagno, ma per orgoglio. Un modo per sostenere chi ha talento e vuole mettersi in gioco. Così come le sfilate organizzate da Sara, che coinvolgono parrucchieri, fiorai, altri commercianti: una festa di paese che diventa vetrina condivisa.

“Non mi pento di nulla. Ho trasformato la mia passione in lavoro. Ed è la cosa più bella che potessi fare”, afferma. Ma non ha intenzione di fermarsi qui: il prossimo sogno è una linea di abbigliamento tutta sua, firmata “La Pink”, ovviamente in tonalità rosa.

Dietro questo successo non c’è solo la determinazione di Sara, ma anche il sostegno della sua famiglia: la madre e il compagno, che l’hanno aiutata nei lavori di ristrutturazione e che oggi condividono con lei ogni passo di questa avventura.

In un mondo in cui i negozi chiudono, Sara ha acceso una luce. E ha dimostrato che i paesi non sono condannati al silenzio, che il commercio può ancora avere un’anima. Rondissone oggi è un po’ più viva, un po’ più bella. E, grazie a lei, un po’ più rosa.

La Pink è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00; il sabato dalle 9:00 alle 12:30.

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