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AGRICOLTURA

Le radici montanare rivivono nella celebrazione di Sant’Antonio

Santa Messa, benedizione dei mezzi agricoli e un pranzo comunitario per onorare il santo protettore

Sabato 18 gennaio i coltivatori di Monastero di Lanzo e un folto gruppo di simpatizzanti si sono riuniti per celebrare la ricorrenza di Sant’Antonio, protettore di contadini, allevatori e animali domestici.

Nonostante non esista più formalmente la Sezione Coltivatori di Monastero di Lanzo, a causa del numero esiguo di imprenditori agricoli presenti sul piccolo comune montano della Valle Tesso, la partecipazione è stata davvero estesa, complice l’attaccamento degli abitanti locali alle proprie radici montanare.

In tanti si sono dunque ritrovati sabato in mattinata, per poi partecipare alla Santa Messa, celebrata nella Chiesa Parrocchiale di Santa Anastasia da Don Augusto Motta. Secondo la tradizione, durante la funzione è stata distribuita la “carità”, il tipico pane benedetto, come di consueto offerto dalla famiglia Tomasino.

Dopo la celebrazione, sulla piazza della chiesa, c’è stata la benedizione dei numerosi mezzi agricoli.

Al termine del momento religioso, hanno portato il loro saluto le autorità e le rappresentanze presenti: il sindaco di Monastero di Lanzo, Maurizio Togliatti, il Presidente Coldiretti di Torino, Bruno Mecca Cici, il Segretario di Zona della Coldiretti, Piermario Barbero, e il Presidente della Sezione di Cafasse, Dario Chiado' Cutin. Presenti inoltre Michele Braggion, con la bandiera della Sezione Coltivatori di Monastero, e Davide Debernardi Venon, in qualità di dipendenti Coldiretti dell’ufficio di Zona di Ciriè.

La giornata è proseguita con il pranzo alla trattoria “Il Bric” di Monastero di Sotto, che è stata l’occasione perfetta per concludere la giornata in allegria.

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