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Evento
16 Ottobre 2025 - 10:00
Alla Reggia di Venaria ci sarà anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio
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Data di inizio 19.10.2025 - 09:00
Data di fine 19.10.2025 - 21:00
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Quarant’anni di storia e di appartenenza, raccontati nel luogo dove il Piemonte mostra la sua maestà. Alla Reggia di Venaria Reale, domenica 19 ottobre 2025, l’Unpli Piemonte celebra quattro decenni di vita, impegno e identità. Quarant’anni non sono solo un numero: sono la misura del tempo donato da migliaia di volontari, delle piazze addobbate, dei tavoli apparecchiati, delle feste di paese che hanno attraversato generazioni. È la storia di chi ha scelto di restare, di chi ha voluto dare forma concreta a un sentimento semplice e rivoluzionario: l’amore per il proprio paese.
Era il 1985 quando a Cavour, nel Torinese, un gruppo di pionieri decise che le Pro Loco piemontesi meritavano un punto di riferimento comune. Nacque così il Comitato regionale dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, l’Unpli Piemonte. Da allora, quella piccola realtà di coordinamento si è trasformata in una rete che oggi conta più di mille Pro Loco, distribuite in ogni angolo della regione. Una rete fatta di persone, non di sigle: presidenti, segretarie, giovani che si affacciano al volontariato, pensionati che non smettono di mettersi in gioco.
Il quarantennale non è un evento qualunque, ma un rito collettivo che mette insieme passato e futuro. Alle otto del mattino, Piazza della Repubblica accoglierà i partecipanti; poi il corteo raggiungerà il Cortile d’Onore della Reggia, dove inizieranno i festeggiamenti pubblici. La musica della Banda Regionale AMBIMA Piemonte, le esibizioni del gruppo Il Lucio dla Venaria, della Castellana, dei Conti di Cremieu, dei Nobili del ‘700 della Venaria Reale, degli Sbandieratori e Figuranti del Palio di Fossano, e infine la Fanfara dei Bersaglieri di Valdossola: suoni e costumi che raccontano, più delle parole, l’anima di una terra che non ha dimenticato da dove viene.
Alle undici, nella Citroniera, prenderanno il via i lavori ufficiali: “Celebrazione dei 40 anni di Unpli Piemonte. Storia e Valori al servizio del territorio”. Un titolo semplice, ma che dice tutto. E nel pomeriggio, ancora nella Citroniera, spazio alle esibizioni e alla consegna del Premio Nanni Vignolo – Locomotiva 2025, simbolo di un volontariato che non smette di trainare il Piemonte anche quando le risorse scarseggiano e la burocrazia pesa.
Il presidente Fabrizio Ricciardi, al timone dal 2020, riassume con entusiasmo il senso della giornata: “Ci siamo! Domenica 19 ottobre 2025, alla Reggia di Venaria Reale, va in scena il quarantennale di fondazione dell’Unpli Piemonte 1985-2025. Un viaggio che ripercorre la storia di questo Comitato, il più numeroso d’Italia: siamo più di mille Pro Loco. Ci saranno tutti: dai Padri fondatori ai diversi presidenti regionali Unpli, dalle Pro Loco piemontesi ai consiglieri delle otto province, fino al presidente nazionale Unpli Nino La Spina. Ad accompagnarci le Bande, il Gruppo Folcloristico di Fossano e il nostro partner ufficiale: la Regione Piemonte, con il suo presidente Alberto Cirio. Non mancate: vi aspettiamo tutti, e come sempre… W le Pro Loco!”
Quelle parole condensano l’orgoglio di un mondo che raramente si mette in vetrina, ma che rappresenta la spina dorsale del Piemonte profondo. In un tempo in cui l’individualismo consuma i legami sociali, le Pro Loco restano uno degli ultimi laboratori di comunità: piccoli, ma veri.
La giornata di festa vedrà anche la presenza delle istituzioni regionali, a partire dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dall’assessore Paolo Bongioanni, insieme a Matteo Marnati e al sottosegretario Alberto Preioni. Le loro parole, più che di circostanza, suonano come un riconoscimento politico a un fenomeno culturale che ha saputo resistere a tutto: crisi economiche, tagli ai fondi, pandemia. “Le Pro Loco sono un patrimonio prezioso – hanno dichiarato Cirio e Bongioanni – custodiscono la nostra identità e la rinnovano. La Regione ha scelto di investire convintamente su questi presidi perché creano valore sociale e culturale. Sono il collante che unisce i paesi, l’amalgama che tiene insieme famiglie, tradizioni e generazioni. Mantengono vive le radici e le trasmettono ai giovani, che nelle Pro Loco trovano un modo per sentirsi parte della comunità.”
Parole che sanno di riconoscenza, ma anche di consapevolezza. Perché dietro ogni sagra del fritto misto, ogni mercatino di Natale, ogni mostra di prodotti tipici, c’è una macchina organizzativa invisibile: volontari che sacrificano weekend, ferie, sonno, per dare continuità a un rito collettivo. E Cirio lo riconosce: “Dietro ogni festa ci sono persone che donano il proprio tempo, che è una delle cose più preziose che abbiamo. Ci sono volontari che diventano ambasciatori del loro territorio e che, con il loro impegno, tengono accese le luci dei borghi e delle piazze. Le Pro Loco sono il primo volto del Piemonte, il biglietto da visita più autentico.”
A confermare l’importanza del traguardo interviene anche Francesco Romeo, vicepresidente dell’Unpli Piemonte: “In occasione del 40° anniversario di fondazione del Comitato Regionale Unpli Piemonte, desidero esprimere il più sentito ringraziamento alle Pro Loco piemontesi e ai loro volontari che, con dedizione e passione, rappresentano da sempre una presenza insostituibile nel tessuto sociale delle nostre comunità. Quarant’anni di attività sono un traguardo importante, che testimonia la solidità di un’organizzazione capace di coniugare tradizione, innovazione e valorizzazione delle identità locali.”
Romeo parla di “formazione, collaborazione e nuove generazioni”, le tre parole chiave del futuro. Perché l’Unpli non vuole fermarsi al ricordo. Anzi, fa della memoria una leva per ripartire: “La giornata di domenica 19 ottobre alla Reggia – aggiunge – rappresenta non solo un momento celebrativo, ma anche un’occasione per rinnovare l’impegno verso il futuro, investendo sulla formazione, sulla collaborazione tra territori e sul coinvolgimento dei giovani. Un ringraziamento sincero va a tutti i dirigenti che, in questi quarant’anni, hanno contribuito a far crescere l’Unpli Piemonte con il loro lavoro e la loro passione.”
Al suo fianco, Stefano Raso, altro vicepresidente, sottolinea il valore umano e simbolico del percorso: “La storia e i valori di Unpli Piemonte e delle sue Pro Loco rappresentano un patrimonio unico di passione e impegno per il territorio. Sono emozioni autentiche, figlie del tempo donato con generosità a una grande regione ricca di tradizioni, cultura, paesaggi ed eccellenze enogastronomiche. È un onore far parte della grande Famiglia Unpli e un orgoglio partecipare attivamente, ogni giorno, alla costruzione di un forte impatto sociale, culturale ed economico per le nostre comunità.”
In un Piemonte che cambia, con borghi che si svuotano e piazze che si spengono, la rete delle Pro Loco è diventata il presidio della quotidianità. Non solo cultura, ma anche coesione sociale. Lo ribadisce Marina Vittone, presidente Unpli Torino: “Sono profondamente felice che i festeggiamenti per i 40 anni dell’Unpli Piemonte si svolgano proprio in provincia di Torino, dove il nostro Comitato regionale è nato, a Cavour, e ha mosso i suoi primi passi. È un ritorno alle origini che dà ancora più valore a questa ricorrenza, ricordandoci quanta strada sia stata fatta grazie al lavoro, alla passione e alla determinazione di tanti volontari.”
E aggiunge: “Questa giornata non è solo una celebrazione del passato, ma un abbraccio collettivo che unisce generazioni, territori e comunità sotto i valori condivisi di solidarietà, accoglienza e amore per la nostra terra.”
La festa ha anche un significato civico per Venaria Reale, che ospita l’evento. Il sindaco Fabio Giulivi non nasconde l’orgoglio: “Le Pro Loco sono uno dei tesori più preziosi che possa esserci in una comunità. Sono realtà composte da donne, uomini e giovani che, ogni giorno, donano parte del proprio tempo per migliorare il Comune in cui vivono. La nostra Pro Loco ne è un esempio straordinario: non c’è fine settimana senza un appuntamento organizzato con passione e dedizione dai volontari guidati dal presidente Claudio Macario.”
Giulivi coglie anche l’essenza del volontariato: “È grazie a questo spirito di squadra che la nostra comunità riesce a essere viva, accogliente e coesa. I 40 anni di Unpli Piemonte rappresentano un traguardo importante, ma anche un punto di partenza. Lo sguardo deve essere rivolto al futuro, perché senza le Pro Loco non possono esistere cultura, coesione sociale, identità locale e turismo.”
A chiudere il cerchio è proprio Claudio Macario, presidente della Pro Loco Altessano – Venaria Reale, la realtà che ha contribuito all’organizzazione dell’evento: “Le Pro Loco, con i propri volontari, rappresentano un atto d’amore verso il proprio territorio e il proprio patrimonio immateriale locale, oltre che una passione che li porta spesso a sacrificare molto. La celebrazione per i 40 anni dell’Unpli è una tappa importantissima e rappresenta per le Pro Loco piemontesi un motivo di orgoglio e di vanto, oltre che un esempio di unità e collaborazione.”
E conclude con un sorriso che è quasi un motto: “È con immensa gioia che ci apprestiamo a dare il benvenuto a tante Pro Loco del Piemonte e del resto d’Italia, accomunate dallo stesso spirito di servizio e accoglienza, in una location così storica e rappresentativa come la Reggia di Venaria Reale. Sarà una ricorrenza che rafforzerà i sentimenti di appartenenza, consapevolezza, speranza e desiderio di esserci: sempre. Suma sì per lòn!”
Dietro le frasi ufficiali, resta l’immagine più vera: migliaia di persone che, da quarant’anni, mantengono vivo il tessuto sociale dei paesi. Non c’è retorica: c’è la realtà di chi, ogni volta che monta un palco o prepara una polenta, tiene viva un’idea di comunità che altrove è scomparsa. L’Unpli, con la sua rete capillare, ha saputo attraversare il tempo e le crisi mantenendo un principio chiaro: il volontariato come forma di cittadinanza attiva.
Il presidente Ricciardi, in questi anni, ha rilanciato l’impegno sull’educazione al patrimonio culturale, sulla formazione dei volontari, sull’adesione ai progetti nazionali come il Censimento del Patrimonio Immateriale. Non a caso, oggi l’Unpli Piemonte è citato come esempio di organizzazione radicata, moderna e inclusiva.
Alla Reggia, domenica, non sarà solo una festa. Sarà una dichiarazione di resistenza culturale, una celebrazione del tempo donato. E forse, tra le note della Fanfara e gli applausi del pubblico, qualcuno penserà che in un mondo che corre troppo, chi si ferma a organizzare una sagra o un presepe vivente non sta perdendo tempo: lo sta restituendo.
Quarant’anni dopo Cavour, il filo non si è spezzato. Si è solo allungato, fino a raggiungere la Reggia, dove la storia incontra il futuro e dove il Piemonte, ancora una volta, si guarda allo specchio e si riconosce. In quei volti, in quei gesti, in quelle mani che non chiedono nulla se non di continuare a fare, c’è il volto autentico del volontariato. Quello che non appare mai nei bilanci, ma che tiene in piedi tutto il resto.
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