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Rebecca Horn torna a vivere al Castello di Rivoli: oltre 35 opere per una retrospettiva monumentale dopo la sua scomparsa

Prima retrospettiva in un museo pubblico italiano dopo la scomparsa dell’artista: un viaggio tra corpi meccanici, desiderio e memoria

Rebecca Horn torna a vivere al Castello di Rivoli

Rebecca Horn torna a vivere al Castello di Rivoli: oltre 35 opere per una retrospettiva monumentale dopo la sua scomparsa (foto di repertorio)

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Rebecca Horn torna in scena là dove il tempo non si misura in secondi ma in respiri, memoria, desiderio e collisione tra corpi e macchine. Dal 23 maggio al 21 settembre 2025, il Castello di Rivoli ospita “Cutting Through the Past”, la prima retrospettiva italiana dedicata all’artista tedesca scomparsa nel 2024. Un evento senza precedenti per un museo pubblico, curato da Marcella Beccaria e nato in collaborazione con la Haus der Kunst di Monaco di Baviera, che nel 2024 aveva già ospitato una personale di Horn.

La mostra – che prende il titolo da una delle sue installazioni conservate proprio al Castello – si dipana in un viaggio attraverso oltre 35 opere tra sculture, video, disegni, film e installazioni, dagli anni Sessanta fino alle creazioni più recenti, grazie anche a prestiti eccezionali dalla Fondazione Moontower, istituita dalla stessa artista in Germania. Un viaggio che mostra quanto Rebecca Horn sia stata pioniera in un’epoca in cui la macchina ha cominciato a sovrapporsi al corpo umano, diventando estensione meccanica del desiderio, della fragilità e del controllo.

In mostra le celebri macchine cinetiche, come Pfauenmaschine (Macchina pavone), realizzata per documenta Kassel nel 1982, o l’intensa Hauchkörper (Corpo che respira) del 2017. Non mancano le sue grandi installazioni teatrali e disturbanti come Inferno (1993–2024), Turm der Namenlosen (Torre dei senza nome) del 1994 e l’ipnotico Concert for Anarchy del 2006, dove la musica si decompone in atto performativo.

Il Castello di Rivoli si conferma così uno dei centri nevralgici dell’arte contemporanea internazionale, riportando Rebecca Horn in un luogo vivo, carico di energia creativa e tensione poetica, proprio come le sue opere: pronte a tagliare il passato e a ferire con bellezza chi le osserva.

Rebecca HornRebecca HornFederflügel, (Ali di piuma – Feather Wings), 1992 ifa – Institut für Auslandsbeziehungen e.V. collection

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