AGGIORNAMENTI
Cerca
Eventi
20 Maggio 2025 - 15:40
MITO 2025, la rivoluzione della musica: 67 concerti tra sinfonie, avanguardie e nuove visioni
Dettagli evento
Data di inizio 03.09.2025 - 00:00
Data di fine 18.09.2025 - 00:00
Località
Tipologia
Un festival che non ha paura di cambiare le regole dell’ascolto, né di chiamare le cose con il loro nome: “Rivoluzioni”. È questo il titolo – e la dichiarazione d’intenti – della XIX edizione di MITO SettembreMusica, in programma dal 3 al 18 settembre 2025 tra Torino e Milano, con 67 appuntamenti pensati per esplorare la musica da angolazioni nuove, spesso destabilizzanti, sempre stimolanti. A firmare la direzione artistica per il secondo anno è Giorgio Battistelli, che del festival fa un laboratorio critico, un’esplorazione del presente attraverso suoni, stili, epoche e discontinuità.
Quattro i perimetri tematici che guideranno il pubblico in un viaggio personale e collettivo: “Mitja e gli altri”, in omaggio a Šostakovič; “Berio e le avanguardie”, nel centenario del compositore ligure; “Rivoluzioni – tempi di guerra, tempi di pace”; e infine “Ascoltare con gli occhi”, spazio multidisciplinare dove la musica incontra performance, immagini e teatro.
«Rivoluzioni sarà declinato in una molteplicità di sensi: estetico, spirituale e scientifico» spiega Battistelli, «con l’obiettivo di rompere le abitudini d’ascolto e costruire nuovi spazi mentali. Vogliamo esporre il pubblico a stimoli, provocazioni, idee: un festival che è anche strumento di pensiero».
L’apertura torinese, mercoledì 3 settembre all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, è affidata alla Filarmonica della Scala diretta da Myung-Whun Chung, con un programma che rende omaggio a Šostakovič, nel cinquantesimo anniversario della morte, e si apre con la sua “Ouverture festiva op. 96”, seguita dal Secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninov (solista Mao Fujita) e dalla “Patetica” di Čajkovskij.
Il giorno dopo, Sir Antonio Pappano guida la London Symphony Orchestra al Teatro alla Scala, con Seong-Jin Cho al pianoforte (Secondo Concerto di Prokof’ev), insieme a Bernstein e Copland. L’orchestra londinese sarà poi anche a Torino, venerdì 5 settembre, con Šostakovič, Chopin e un omaggio a Victor de Sabata.
Al centro del primo perimetro tematico, “Mitja e gli altri”, una vera e propria immersione nel mondo creativo di Šostakovič, con l’esecuzione integrale dei 15 quartetti per archi affidata all’Eliot Quartett, divisa tra Torino e Milano, oltre alla Sinfonia n. 13 eseguita dal Teatro Regio il 17 settembre. E ancora: i concerti cameristici di Maurizio Baglini, il Quartetto di Venezia, l’Ars Trio e una selezione di autori dell’Est europeo come Weinberg, Kancheli e Silvestrov, in un doppio appuntamento con Manuel Zurria e Oscar Pizzo.
Il secondo perimetro è tutto per Luciano Berio, nel suo centenario. “Berio e le avanguardie” mette in dialogo le sue Sequenze con Bach, con i Beatles, con Cage, Eastman, Henze. E ancora: concerti, contaminazioni, e due nuove commissioni – Filotei e Frega – che riflettono sulla sua eredità. Straordinario anche lo spettacolo Without Blood There Is No Cause, oratorio laico che racconta l’identità nera e queer di Eastman, tra parole, immagini e suoni, con la regia di Fabio Cherstich (Torino 16/9, Milano 17/9).
Il terzo tema, “Rivoluzioni – tempi di guerra, tempi di pace”, ospita pagine intense come la Sinfonia “Concordia” di Samy Moussa (sia a Milano sia a Torino), l’oratorio Juditha Triumphans di Vivaldi, e The Armed Man di Karl Jenkins, messa laica per la pace nata dalle macerie della guerra del Kosovo. Il percorso si chiude con la Sinfonia n. 4 “Inestinguibile” di Carl Nielsen e una grande maratona corale da Palestrina a Pärt, con i cori di Milano e Torino in cammino tra secoli e spiritualità.
Ultimo perimetro, “Ascoltare con gli occhi”, è una finestra aperta sulla musica che si fa spazio, gesto, corpo. Dall’installazione di Rebecca Saunders con CocoonDance Company, alla Sinfonia Fantastica di Berlioz, passando per il concerto di Alberto Navarra al Castello di Rivoli e per il progetto The Book of Women di Riccardo Nova, che fonde voci antiche, elettronica e cultura indiana.
Non manca Francesco Tristano, virtuoso e DJ, con un set visionario al Le Roi Music Hall di Torino, e chiude il cartellone il canto filosofico di Telmo Pievani con “Nomadic. Canto per la biodiversità”.
«Anche nel 2025 MITO sarà uno spazio vivo di incontro tra epoche, città, linguaggi», dichiarano i sindaci Lo Russo e Sala, «una sinergia culturale che rafforza il legame tra Milano e Torino e unisce pubblico e artisti nel nome della musica».
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.