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“Le Troiane” al Teatro di Bosconero: la voce spezzata delle donne che resistono oltre la guerra

Sabato 10 maggio, sul palco del Civico di Bosconero, la compagnia “Le Lunatiche” porta in scena un allestimento intenso e contemporaneo tratto da Euripide: il grido di Ecuba, Cassandra, Andromaca ed Elena contro le macerie dell’odio

“Le Troiane”

“Le Troiane” al Teatro di Bosconero: la voce spezzata delle donne che resistono oltre la guerra

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La guerra è finita, ma l’orrore per le donne troiane è appena cominciato. Sabato 10 maggio, alle ore 21, il Teatro Civico di Bosconero ospiterà “Le Troiane”, spettacolo intenso e di impegno civile curato da Mauro Stante e portato in scena dalla compagnia “Le Lunatiche”, un collettivo teatrale che fa della riflessione sociale e del coinvolgimento del pubblico la sua cifra distintiva.

Liberamente ispirato alla celebre tragedia di Euripide, lo spettacolo rilegge con sguardo contemporaneo il dramma delle donne sopravvissute alla caduta di Troia: Ecuba, Andromaca, Cassandra, Elena e il coro del popolo femminile tornano a vivere sul palco, incarnando il dolore, la rabbia, la dignità e la memoria di chi è rimasto dopo la fine. Il testo si apre con le parole di Quinto di Smirne, “Il sangue scorreva in torrenti…”, evocando il massacro e le sue conseguenze, ma la vera carne drammaturgica è nella voce di chi, dopo la morte degli eroi, continua a esistere, a resistere, a raccontare.

Sul palcoscenico prenderanno vita la regalità spezzata ma fiera di Ecuba, la disperazione muta di Andromaca, la visione profetica e tragica di Cassandra, e la sensualità fragile di Elena, figura controversa, in cerca di salvezza nel solo modo concesso dal suo tempo. Attorno a loro, un coro di donne – madri, figlie, spose, schiave – che si interroga sul futuro, sull’identità, sulla memoria.

Il progetto non si limita alla semplice rappresentazione teatrale. È una denuncia attuale contro la guerra, un grido che da Troia arriva fino a Gaza, a Kiev, alle donne violate ovunque nel mondo. “Le Troiane” parlano con una voce pungente e nuova, eppure antica come la condizione femminile di chi paga le guerre senza combatterle.

La compagnia “Le Lunatiche” – composta da Federico Menietti, Doriana Giorza, Maria Gabriella Garda, Francesca Giunta, Maria Sciascia, Patrizia Marsan, Cosme Satalino e Mario Mazza – è una realtà teatrale dinamica, inclusiva, in continua trasformazione. Il gruppo non ha una formazione fissa, ma si adatta e si reinventa a seconda del progetto, restando fedele alla sua vocazione: fare del teatro un luogo aperto di dialogo, consapevolezza e impegno.

La regia di Mauro Stante plasma con forza e rispetto un materiale classico restituendogli potenza contemporanea. Nessun orpello, nessun compiacimento tragico: solo la verità ruvida delle emozioni, la parola nuda, il corpo come veicolo politico ed esistenziale.

L’appuntamento al Teatro Civico di Bosconero è dunque più di una serata culturale. È un’occasione per condividere una memoria collettiva, per interrogarsi su cosa significhi oggi essere spettatori consapevoli, per riscoprire la potenza del teatro come specchio del presente. Il biglietto d’ingresso costa 10 euro. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il 389 3126525.

In un tempo in cui le guerre sembrano notizie da scrollare via, “Le Troiane” riportano al centro le voci che non fanno rumore, quelle delle donne che raccattano i resti, piangono, gridano, ma non si arrendono. E da Bosconero parte un messaggio chiaro: quando gli uomini fanno la guerra, sono le donne a raccontarne le cicatrici.

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