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“Il viaggio verso la libertà”: due giorni per riscoprire il senso profondo della Resistenza

Due giornate per dare voce alla memoria, tra corone, parole e teatro civile

“Il viaggio verso la libertà"

“Il viaggio verso la libertà”: due giorni per riscoprire il senso profondo della Resistenza (foto di repertorio)

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Non si scende in piazza per nostalgia, ma per urgenza. Urgenza di ricordare, sì, ma soprattutto di riconoscersi. In una storia che ci riguarda, in nomi scritti su lapidi che chiedono silenzio, rispetto e continuità. A Castiglione Torinese il 25 aprile e il 1° maggio tornano a essere ciò che devono: occasioni collettive per rinnovare un patto tra passato e presente. Un patto che parla di libertà conquistata, di lavoro difeso, di partecipazione vera.

Il calendario degli eventi si apre venerdì 25 aprile, data simbolo della Liberazione dal nazifascismo. Alle 8.30, il primo momento di raccoglimento avrà luogo in piazza IV Novembre, davanti alla scuola primaria Renzo Pezzani, dove sarà deposta una corona d’alloro sulla lapide dedicata ai caduti. In quel gesto - antico e solenne - c’è tutta la forza di una comunità che sa ancora dire “grazie” a chi ha scelto il rischio della Resistenza contro la resa al terrore.

Il percorso proseguirà alle 9.45 in viale Bollino, e poi alle 10 in piazza di San Martino, con due ulteriori deposizioni. Non solo tappe commemorative, ma frammenti di un’unica storia locale e nazionale che chiede di essere ascoltata. Di essere tramandata. Perché se oggi possiamo votare, parlare, dissentire, lo dobbiamo anche a quelle croci silenziose tra le pietre del paese.

Ma la memoria non si esaurisce nei fiori. Va detta, raccontata, interpretata. Ecco allora che il 1° maggio alle 17, nel Salone Parrocchiale, andrà in scena lo spettacolo “Il viaggio verso la libertà”, pensato per l’80° anniversario della Liberazione e realizzato in collaborazione con Anpi e Soams. Un titolo che è già una dichiarazione: perché la libertà non arriva mai da sola, va cercata, difesa, riscoperta.

Sul palco, una narrazione teatrale intensa e civile, che restituisce voce a chi ha lottato, scelto, vissuto. Alle donne e agli uomini che nel buio del regime hanno tenuto accesa una fiammella di umanità. Lo spettacolo diventa così un ponte generazionale, un’occasione per guardare con occhi nuovi la parola “Resistenza”, troppo spesso ridotta a slogan o rituale.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Ma l’invito vero è più profondo: esserci con consapevolezza, perché ogni volta che si racconta la libertà, la si tiene viva. E ogni volta che la si ignora, si spegne un pezzo di democrazia.

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