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22 Aprile 2025 - 14:13
San mauro e il CLN
È tutto pronto per i festeggiamenti del 25 aprile a San Mauro Torinese, una città che anche quest’anno si prepara a vivere la Festa della Liberazione dal nazifascismo con attesa partecipazione e interesse, visto che nel 2025 ricorrono 80 anni esatti da quel 25 aprile 1945 che sancì il primo passo per la nascita della moderna democrazia in Italia.
La sezione ANPI locale “Leo Lanfranco” – che comprende San Mauro, Castiglione e Gassino – ha diramato su Facebook un comunicato dell’ANPI nazionale, sottolineando non solo l’importanza storica dell’evento, ma anche la sua attualità:
«Ottant'anni dopo viviamo un tempo sconcertante e sconvolgente, di ritorno della guerra, e in particolare della guerra ai civili, dei nazionalismi, dei fascismi e dei razzismi, di attacco alla democrazia, di impoverimento dei popoli. Mai come oggi la memoria del 25 aprile ci dà la forza morale e civile per resistere e per rilanciare i principi costituzionali della Repubblica democratica fondata sul lavoro, della sovranità popolare, del ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».
Questa è la posizione ufficiale dall’ANPI sui recenti fatti di cronaca e di politica internazionale che continuano ad agitare il presente. In un clima storico così convulso – continuano dall’Associazione – i valori della Resistenza e dell’antifascismo, sia da parte dei partigiani che da parte dei cittadini comuni che li sostennero, continuano a essere una forte guida nel presente, da cui si auspica anche un “passaggio di testimone” verso le generazioni future:
«Mai come oggi ricordiamo con affetto e riconoscenza coloro che hanno combattuto e che hanno sacrificato la vita in quello straordinario evento storico chiamato Resistenza: antifasciste, antifascisti, partigiane, partigiani, staffette, lavoratrici, lavoratori, deportate, deportati, internati, militari, forze dell'ordine, religiose e religiosi. Da loro continuiamo e continueremo a prendere esempio. Mai come oggi consegniamo alle nuove generazioni l'orizzonte di futuro che aveva negli occhi il popolo della Resistenza in quell'aprile 1945. Di nuovo, è tempo di resistenza, una resistenza consapevole, pacifica, collettiva. Di nuovo ci riconosciamo in un cammino di liberazione da percorrere insieme».
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Pace, democrazia, solidarietà e lavoro: questi sono i valori all’insegna dei quali si svolgeranno le iniziative dell’ANPI in tutte le piazza italiane.
San Mauro Torinese, del resto, è una città ricca di storia nell’ambito della Resistenza. Paolo Trivero, Luigi Manolo Agnello e Giovanni Boccardo (a quest’ultimo è intitolato il circolo ARCI locale) sono solo tre dei nomi di partigiani sanmauresi ricordati dallo storico Guglielmo Girardi nel suo recente libro “Sanmauresi nella Resistenza”, edito da ArabaFenice. Tre Alpini che presero parte alla lotta al nazifascismo unendosi alle brigate Garibaldi, ma che persero tutti e tre tragicamente la vita nel 1944, senza mai riuscire a vedere l’Italia libera.
Diversa è invece la storia del partigiano torinese Leo Lanfranco. Dopo aver aderito al Partito Comunista clandestino nel 1925 ed essere arrestato più volte, venne mandato negli anni ‘30 in confino a Ponza, insieme ad altri celebri antifascisti come Umberto Terracini, Giovanni Roveda e Pietro Secchia.
Una volta rientrato a Torino, fu tra i principali organizzatori dello sciopero del 5 marzo 1943 presso gli stabilimenti FIAT, che lo porterà a un nuovo arresto. Dopo la scarcerazione, riuscì a unirsi alle formazioni partigiane nel cuneese. Fu arrestato e fucilato il 5 marzo 1945 a Villafranca Piemonte: anche lui non fece in tempo a vedere un’Italia libera dal regime. Oggi la sezione ANPI locale porta il suo nome, così come gli è stata dedicata una via a San Mauro Torinese, vicino a piazza Europa.
La cittadina fu inoltre solerte nell’organizzarsi e nell’eleggere il primo sindaco, inaugurando una nuova era all’insegna della democrazia e dimenticando i “podestà” fascisti imposti da Roma. Il 27 aprile 1945 si riunì il CLN cittadino per eleggere la Giunta comunale e il sindaco: Giuliano Tabasso fu nominato primo cittadino di San Mauro nell’Italia libera, a cui fece seguito il 9 luglio Angelo Fanciotto, ultimo sindaco locale nominato dal CLN. Fu un periodo di transizione fondamentale per le elezioni comunali del 7 aprile 1946, che videro un’altissima partecipazione e che confermarono il socialista Fanciotto alla guida della città, rendendolo il primo sindaco eletto dai cittadini sanmauresi.
Alla luce della ricca storia cittadina, l’invito dell’ANPI e dell’amministrazione comunale è di prendere parte alle manifestazioni del 25 aprile con interesse e consapevolezza storica, guardano alla memoria dei caduti per la libertà del passato, che hanno reso possibile la democrazia nel presente, ma anche con un occhio puntato verso l’attualità e il futuro. Spetterà poi a ciascuno giudicare gli avvenimenti di oggi, tra guerre vicine e lontane, il clima di riarmo generale in Europa, la partecipazione sempre minore alle elezioni e ai referendum (scordiamoci i numeri del 1946), e se si tratti di una reale disaffezione verso la democrazia e i suoi valori, di “pigrizia” o di una mancanza di consapevolezza storica e civile.
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