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“Macchine del Tempo” alle OGR: il viaggio interstellare che ti porta tra stelle, galassie e buchi neri

Dal 15 marzo al 2 giugno a Torino una mostra da capogiro firmata INAF: installazioni immersive, videogiochi anni ’80 e macchine futuristiche per esplorare l’universo

“Macchine del Tempo” alle OGR

“Macchine del Tempo” alle OGR

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Un portale spazio-temporale nel cuore industriale della città. Si chiama “Macchine del Tempo” ed è la mostra che sta trasformando le OGR Torino in un viaggio cosmico senza precedenti, aperto al pubblico dal 15 marzo al 2 giugno. Un’esplorazione interattiva tra stelle, galassie, pianeti extrasolari, asteroidi e buchi neri, pensata per accendere la meraviglia in grandi e piccoli.

Ideata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e realizzata dalle stesse OGR Torino, l’esposizione prende vita negli spazi del Binario 1, combinando installazioni immersive, ambientazioni interattive e persino videogiochi ispirati agli anni Ottanta, in un mix esplosivo tra scienza, design e tecnologia. Dopo il debutto a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, “Macchine del Tempo” sbarca ora a Torino con una versione potenziata, che ha già conquistato oltre cento scuole, pronte a partecipare a questa avventura nello spazio.

Al centro della mostra ci sono le macchine del tempo futuristiche progettate dall’INAF, strumenti spettacolari che permettono di esplorare la storia dell’universo alla luce delle scoperte scientifiche più recenti. Un’operazione culturale e divulgativa che unisce arte, fisica e intrattenimento.

«La mostra rappresenta la visione con cui la Fondazione CRT ha immaginato le OGR: un hub di idee, possibilità ed eventi per la città, un luogo di incontro e contaminazione tra mondi diversi», ha spiegato Patrizia Polliotto, segretario generale della Fondazione CRT.

Per il presidente delle OGR Torino, Davide Canavesio, “Macchine del Tempo” è «un’esperienza che unisce arte, scienza e tecnologia».

Obiettivo dichiarato dell’iniziativa è ispirare curiosità e meraviglia, aprendo nuovi orizzonti sul cosmo e sul ruolo dell’essere umano al suo interno. Una mostra che si visita, si vive e si gioca, pensata per chi ama le stelle ma anche per chi, semplicemente, vuole lasciarsi trasportare oltre i confini del tempo.

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