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Libertà, democrazia, giustizia: i valori del 25 Aprile tornano protagonisti a 80 anni dalla Liberazione

Spettacoli, concerti, mostre e letture per celebrare il coraggio di chi ha lottato per la libertà e la democrazia

Libertà, democrazia, giustizia

Libertà, democrazia, giustizia: i valori del 25 Aprile tornano protagonisti a 80 anni dalla Liberazione (foto di repertorio)

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L’anno 2025 segna una ricorrenza di straordinaria importanza per la memoria collettiva del nostro Paese: il 25 aprile ricorre l’ottantesimo anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista. Un passaggio cruciale della storia d’Italia, che le istituzioni torinesi e piemontesi si preparano a celebrare con un ricco programma di iniziative, volto a riaffermare i valori fondanti della Resistenza: libertà, democrazia, giustizia e pace.

A un mese dall’anniversario, la Città di Torino, la Città Metropolitana, la Regione Piemonte, il Consiglio Regionale con il suo Comitato Resistenza e Costituzione, il Polo del ‘900, il Museo Diffuso della Resistenza e l’ANPI di Torino hanno presentato, durante una conferenza stampa, il calendario delle celebrazioni. Spettacoli teatrali, concerti, letture pubbliche, performance artistiche, momenti di approfondimento storico, mostre e commemorazioni ufficiali costelleranno il mese di aprile, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente la cittadinanza, in particolare le nuove generazioni.

“Sono trascorsi 80 anni da quel 25 aprile che segnava un passaggio cruciale della storia del nostro Paese” – ha affermato Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e della Città Metropolitana“un passaggio che ci ha permesso di vivere in un’Italia libera, democratica e in pace. Oggi più che mai è fondamentale costruire una memoria condivisa che permetta alle ragazze e ai ragazzi di comprendere il passato per affrontare con consapevolezza il presente e il futuro”. Il sindaco ha poi sottolineato come la ricorrenza non debba essere solo occasione di commemorazione, ma anche di impegno civile: “Il 25 Aprile è l’occasione per ribadire che alla base di ogni nostra scelta devono esserci quei pilastri valoriali su cui si fondano la nostra Repubblica, l’Europa e la Resistenza: democrazia, libertà, giustizia”.

Un messaggio condiviso anche dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio:
“Il 25 aprile del 1945 nasceva l’Italia come la conosciamo oggi: un’Italia libera e democratica. Oggi, 80 anni dopo, ricordiamo la battaglia di liberazione e celebriamo 80 anni di democrazia e di pace. È una conquista che dobbiamo al sacrificio e al coraggio di tanti uomini e donne che hanno dato la vita per noi”. Cirio ha evidenziato come il Piemonte, insignito nel 2016 della Medaglia d’oro al valor civile dal presidente Mattarella, sia da sempre una terra simbolo dell’antifascismo.

Anche il Consiglio Regionale del Piemonte ha sottolineato l’universalità e l’attualità dei valori resistenziali. Il presidente Davide Nicco e il vicepresidente Domenico Ravetti, presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, hanno ricordato:
“La Resistenza fu fatta da uomini e donne di ogni età, estrazione sociale e fede politica. Erano accomunati dalla volontà di dire no alla dittatura nazifascista. Partigiani e militari, contadini e operai, cristiani ed ebrei, comunisti, socialisti, popolari, liberali e monarchici: tutti uniti per la libertà”. Ravetti ha poi aggiunto: “L’antifascismo non è una medaglia né uno stigma politico. È un patrimonio condiviso e irrinunciabile, fondamento stesso della nostra Repubblica. La Resistenza e la Costituzione sono legate indissolubilmente”.

In prima linea anche il Museo Diffuso della Resistenza, con il suo presidente Daniele Lupo Jallà:
“La Resistenza non è solo il passato, ma un’eredità di valori che ci guida nel presente e nel futuro. Attraverso iniziative come ‘Mi ricordo quel 25 Aprile’ e le ‘Soglie d’inciampo’, vogliamo stimolare una riflessione collettiva sull’importanza della libertà e della democrazia”.

Dal Polo del ‘900, il presidente Alberto Sinigaglia ha sottolineato il ruolo delle istituzioni culturali:
“Da tre anni coordiniamo le attività per l’80° della Resistenza con orgoglio e responsabilità. Il 25 aprile richiede profondità e sobrietà, perché è la più preziosa e festosa data della nostra storia”.

Infine, il presidente dell’ANPI Torino, Nino Boeti, ha concluso:
“L’80esimo anniversario della Liberazione è un’occasione speciale per ribadire i valori fondanti della nostra democrazia. Ricordare oggi, a 80 anni di distanza, non è solo un atto doveroso di gratitudine verso chi ha sacrificato la propria vita per la libertà, ma anche un impegno a difendere quotidianamente quei valori di pace, uguaglianza e giustizia sociale. La memoria è un dovere civico e un ponte verso il futuro”.

25 aprile, ottantesimo anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista

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