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Per il 25 Aprile, l'ultimo discorso del veterano dei sindaci del Canavese

E' stato un momento di profonda commozione per l'intero paese che, dopo 40 anni in comune, deve salutare il suo sindaco

Gianbattistino Chiono

Gianbattistino Chiono

In una giornata soleggiata ma dal clima insolitamente fresco, il 25 aprile ha segnato un momento significativo per la comunità di Busano: l'ultima manifestazione pubblica del sindaco Giambattistino Chiono, che ha annunciato di non candidarsi per un altro mandato nelle prossime elezioni.

L'evento, che ha coinciso con la celebrazione della Liberazione d'Italia, ha visto la partecipazione delle associazioni locali di Protezione Civile e della Pro Loco di Busano. Momento centrale della giornata è stata la cerimonia di deposizione della corona di alloro ai caduti della seconda guerra mondiale, un gesto solenne eseguito da Franco Marchetto e Domenico Machina.

La bandiera dei Combattenti è stata portata da Alice Marchetto, nipote di Pietro Marchetto, storico presidente della sezione Combattenti e Reduci di Busano, mentre i giovani studenti della classe quinta della scuola primaria hanno assistito all'evento, accompagnati dalla Filarmonica Oglianicese Audo Gianotti Silvio.

Il sindaco Chiono con Alice Marchetto, nipote dello storico presidente dell'associazione Reduci e Combattenti, Pietro Marchetto

Il Sindaco Chiono, nel suo discorso di commiato, ha sottolineato l'importanza del ricordo e del rispetto per coloro che hanno combattuto per la libertà dell'Italia. "Ricordare gli accadimenti di 79 anni fa, che portarono alla liberazione del nostro paese dalla tirannia, è fondamentale non solo per onorare il passato, ma per preservare i valori su cui la nostra società è costruita", ha detto il sindaco. Ha poi esortato i giovani presenti a non girarsi dall'altra parte ma a lottare quotidianamente in difesa della Costituzione e dei principi democratici.

Il contesto globale attuale, segnato da pandemia, guerre e conflitti, come quello in Ucraina e tra Israele e Palestina, oltre alle continue tensioni nei paesi africani, ha aggiunto un ulteriore livello di gravità al discorso del sindaco, che ha sottolineato l'urgenza di lavorare per la pace. "Questi eventi segnano solchi profondi anche nella nostra Italia, ma dobbiamo lottare per qualcosa di fondamentale: la pace" ha aggiunto Chiono.

La manifestazione si è conclusa con l'inno d'Italia, suonato dalla Filarmonica e cantato con fervore dai ragazzi, un momento di alto valore emotivo e simbolico che ha sottolineato l'unità e la resilienza della comunità di Busano. Con questo ultimo atto pubblico, il Sindaco Chiono lascia un'eredità di servizio e dedizione, sperando di aver ispirato la futura generazione a continuare la lotta per la libertà e la giustizia.

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