Horiki Katsutomi - L’invariabilità delle cose

Venerdì 16 giugno alle 21 al Centro incontro della Biblioteca verrà presentato il volume Horiki Katsutomi – L’invariabilità delle cose, curato dalla moglie Erminia Ardissino con cui viveva in frazione Petiva.

Il volume documenta le opere di questo artista colto e raffinato, classe 1929, mancato nel 2021, a 92 anni. Dopo la laurea in Ingegneria, Horiki aveva scelto l’Italia per dedicarsi totalmente alla pittura, frequentando l’Accademia Albertina di Torino ed esordendo con opere caratterizzate da segni astratti, da lui definiti “impronte”, che collocava in vasti campi bianchi o neri.

Dagli anni Ottanta era tornato ad impostare la sua pittura sul colore con un ciclo di dipinti ispirati a Piero della Francesca, mentre negli anni Novanta aveva lavorato su temi ripresi dall’Odissea, ispirandosi alle tecniche dell’espressionista astratto Mark Rothko.

Della sua pittura ha scritto di essere «alla ricerca di un linguaggio universale per parlare con me stesso e con gli altri, per capire il mio essere e fare capire come penso, quindi come sono, ad altri, per confrontare e correggere la mia rotta. Anche a costo di fare una lunga tortuosa strada. La mia vita è la mia opera». 

Katsutomi anche negli ultimi anni era rimasto sulla scena artistica internazionale con un ruolo da protagonista, con mostre a Dubai, Londra e Tokyo. Proprio nella sua terra d’origine Katsutomi aveva inviato tutte le opere che conservava con sé: «forse sentiva la sua fine vicina e voleva, in un certo senso, tornare a casa», ricorda chi lo conosceva. Cigliano aveva reso omaggio a Katsutomi con la mostra “Oltre il Blu” curata da Graziano Prola, durante l’ultima rassegna del 2018.

La presentazione di venerdì sera sarà condotta da Alessandra Ruffino.

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