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Settimo Torinese

La Famija Setimeisa festeggia Sant’Antonio, patrono agricolo

Domenica 15 gennaio, messa, benedizione e pranzo organizzato nella sede degli Alpini

Sant’Antonio

Un momento di Sant’Antonio dello scorso anno

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La festa di Sant’Antonio Abate, è la ricorrenza con cui la Famija Setimeisa apre l’anno. E’ un rito contadino e religioso, allietato con commedie in piemontese, un momento popolare che si rinnova fin dalla notte dei tempi, in cui la salute degli animali era fondamentale per coltivare la terra e sfamare le famiglie. Si comincia sabato 14 gennaio, con la commedia teatrale della compagnia “J’Amis del teatro”, alle 20,30, presso i salone della parrocchia Santa Maria di via don Gnocchi 2. Il titolo dello spettacolo in lingua piemontese è: “Perdonè a l’è da cristian, ma desmetiè a lè da bes-cia”. 

Il programma di eventi proseguirà domenica 15 gennaio, alle 9,45 con il ritrovo delle autorità presso la parrocchia San Vincenzo, di via Milano a Settimo. Alle 10, sarà celebrata la messa di Sant’Antonio Abate e del Ringraziamento, con la presentazione e la benedizione dei prodotti agricoli dei coltivatori settimesi. Alle 11, don Antonio Bortone benedirà gli animali domestici, le macchine agricole e i mezzi di trasporto della Croce Rossa di Settimo. Alle 12,30, il ritrovo sarà presso la sede degli Alpini di Settimo, in via Palestro 15, per il consueto pranzo di Sant’Antonio e la premiazione, verso le 15, degli agricoltori della classe 1958 alla presenza dei priori Giuseppe Valsania e Sergio Giustetto, delle autorità comunali e dei rappresentanti della Coldiretti.  

La Famija Setimeisa è nata il 9 settembre 1959 grazie all’impegno dei primi soci fondatori tra cui tra cui Francesco Bessone, il poeta Salvatore Viviani ed il pittore Giulio Boccaccio, indimenticabile pittore settimese ed autore degli affreschi della Torre Medievale. Dopo la “Famija”, il tessuto associativo cittadino prese forma e diede spunto ad altri sodalizi di costituirsi. Attilio Conte è il presidente: la sua militanza è iniziata nel 1996, raccogliendo l’eredità del compianto Paolo Rossini. Dagli anni Settanta molte Famije della zona sono scomparse o si sono trasformate in Pro Loco e anche a Settimo i cambiamenti si sono fatti sentire: le immigrazioni hanno richiesto modifiche ai vecchi statuti. 

Negli ultimi anni, la Famija ha portato musica giovane e band di rilievo in piazza della Libertà, durante la festa Patronale. Avvicinare le nuove generazioni oggi è importante e per farlo lo staff di Conte partecipa alle fiere cittadine, organizza gite sociali e mette la sua firma sul concerto di Natale delle corali settimesi, un evento organizzato da Tancredi Pistamiglio, anche lui componente del direttivo della Famija, per raccogliere fondi da destinare alla ricerca di Telethon.

Domenica 5 febbraio,  l’associazione si riunirà per il pranzo sociale al ristorante la Lenza di Volpiano: per prenotazioni si può telefonare ai numeri 338/4276247, oppure 335/6508224 e 349/4060689.

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