VINCENZO SPADAFORA, MINISTRO DELLO SPORT E POLITICHE GIOVALI
L'ottimismo del ministro dello sport su un veloce ritorno alla normalità ma anche il rischio boicottaggio degli atleti italiani impegnati all'estero e, viceversa, delle delegazioni sportive straniere impegnate in Italia. Ecco le due facce dell'emergenza Coronavirus passata in rassegna oggi al Consiglio nazionale del Coni a Roma, dove Vincenzo Spadafora ha esordito affrontando tutti i problemi legati allo stop delle gare nelle sei Regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) almeno fino all'1 marzo. A tutto questo si aggiunge il problema delle trasferte dei tifosi italiani e quello dei tornei preolimpici come quello previsto a marzo a Trieste per la pallanuoto. E mentre è scattata la quarantena per tre tifosi del Valencia che avevano assistito a S.Siro al match di Champions con l'Atalanta, restano in attesa di notizie i tifosi bergamaschi che hanno già acquistato il biglietto per vedere la partita di ritorno in Spagna. C'e' poi il caso sollevato dal presidente della Fip Gianni Petrucci riguardo al ministro degli Esteri ungherese che ha chiesto alla squadra di basket del Sopron di non andare a giocare a Schio per l'Eurolega femminile. "Non possono trattarci come appestati - ha tuonato l'ex presidente del Coni Petrucci, ora presidente della Federbasket, che ha chiesto l'intervento del ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Il tutto mentre anche dall'Irlanda si fa strada di cancellare la sfida contro l'Italia per il toreno 6 Nazioni di rugby, in programma a Dublino il 7 marzo. Una situazione di grande incertezza per cui Spadafore ha assicurato che ne discuterà con il ministro degli esteri Luigi Di Maio: ''Parlerò col ministro degli Esteri per evitare, ove necessario attraverso i nostri canali diplomatici, ogni pretestuosa difficoltà dovesse emergere nei confronti dei nostri sportivi all'estero o di delegazioni sportive straniere in Italia", ha fatto sapere il ministro al termine del Consiglio del Coni. "Il nostro Paese - aggiunge il ministro - sta affrontando al meglio la situazione sotto ogni punto di vista". Uno stop quello per lo sport nel Nord d'Italia che in alcuni casi come per la Serie A e in particolare per Juventus-Inter potrà essere trasformato in match a porte chiuse e che secondo il ministro potrebbe non essere prorogato già a partire da lunedì prossimo se le condizioni a livello sanitario lo permetteranno. Possibile anche che venga ristretto il campo in cui le manifestazioni sportive restano ferme. "Se i dati non ci danno indicazioni diverse può darsi che da lunedì si possa non prorogare il divieto di disputare le gare - ha annunciato il ministro - La salute degli italiani viene prima di ogni gara e di ogni impegno sportivo. Se fosse necessario prorogare il divieto e la comunità scientifica ce lo consentirà delimiteremo il divieto di fare le gare solo a determinate aree. Oggi verrà emanato un decreto di divieto fino all'1 marzo consentendo alle federazioni di fare le gare a porte chiuse", ha concluso Spadafora annunciando che in serata sarà a Napoli per vedere il match di Champions contro il Barcellona, "a riprova che questa partita si doveva giocare". Una ventata di ottimismo al Coni, dove oggi si è parlato anche del nuovo assetto di Sport e Salute, della governance e della Legge olimpica, è arrivata anche dal n.1 dello sport italiano, Giovanni Malagò che ha assicurato che le Olimpiadi si terranno regolarmente questa estate: "Dal mio punto di vista sarei un irresponsabile se dicessi una cosa diversa, sono un membro del Cio, le Olimpiadi si faranno assolutamente, ogni giorno parliamo con il Cio e non c'è nessun elemento inverso. Vi dò la mia parola d'onore. E se sapessi qualcosa di diverso forse non lo potrei dire, ma vi giuro che non è così".
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