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24 Febbraio 2020 - 19:58
Più con la garra che con la qualità. Licio Russo sa che per vincere le partite “sporche” bisogna metter da parte il fioretto e affidarsi quasi esclusivamente alla sciabola. Ed è proprio lottando e sapendo soffrire che il Borgaro Nobis vince il derby con la Pro Eureka e resta aggrappato al treno di vertice. I blucerchiati inanellano un altro passo falso che li affossa ancor di più in classifica. Come da copione è il Borgaro a fare la partita con la Pro Eureka guardinga e pronta a ripartire. I gialloblu provano ad aggirare l’affollamento centrale cercando la fortuna per vie esterne con Orofino a sinistra e Miello a destra. Sul fronte settimese il pallone passa sempre dai piedi di Francia e Niada. Davanti Germano e Chirone si danno da fare, ma c’è poca concretezza nelle loro buone intenzioni. Il pallone appare e scompare in mezzo a tante gambe e non mancano le “stecche”. Un diagonale largo di Benassi apre le ostilità, ma è Zamariola ad accendere la gara al 15’ quando si incarta con la palla tra i piedi e la regala generosamente a Beretta che apparecchia per l’arrivo di Orofino che calcia dritto per dritto addosso al numero uno settimese che ha l’occasione di riscattarsi. Col passare dei muniti il match si appiattisce un po’ con il Borgaro che sembra rifiatare in attesa di trovare il varco buono.
In soccorso degli ospiti arriva poco prima della mezz’ora ancora Zamariola che questa volta la frittata la cucina per davvero. Su un lancio dalle retrovie a premiare l’inserimento sulla destra di Pagliero esce in maniera sconsiderata mandando fuori giri anche Mariani e Verlucca e lascia la porta spalancata al capitano gialloblu che ne approfitta senza pietà e appoggia in fondo al sacco indisturbato. Il gol subito sembra affossare la Pro che rischia ancora sullo spunto di Orofino che si libera bene al tiro, ma calcia tra le braccia di Zamariola. Dopo l’intervallo Romagnino prova ad aumentare la qualità e l’imprevedibilità dei suoi gettando nella mischia De Paolis. I primi minuti ricalcano la storia della frazione iniziale con il Borgaro che sembra controllare la contesa senza patemi.
Con il passare dei minuti però i locali alzano baricentro e i giri del motore complice anche un calo più mentale che fisico dei gialloblu. La gara si fa ancora più aspra e al 66’ Nosenzo si prodiga nella giocata più bella della partita: parte palla al piede dalla destra, si accentra saltando avversari come birilli e spara a rete un sinistro quasi a colpo sicuro trovando lo strepitoso riflesso di Tulino che a mano aperta gli dice di no. La Pro ci crede e, seppur in maniera confusa, preme. Ora è il Borgaro a chiudersi e ad agire di rimessa. Con l’ingresso di Molfetta i gialloblu ritrovano un po’ di freschezza e Andrea Benassi al 75’ incredibilmente non riesce a chiudere la gara non centrando la porta tutto solo davanti a Zamariola. Il finale è convulso e concitato e proprio allo scadere le speranze dei settimesi si infrangono sull’incrocio dei pali colpito da Niada con un piazzato da posizione defilata. Il Borgaro Nobis si rimette in marcia, la Pro Eureka ha il motore ingolfato.
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