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BORGOFRANCO D'IVREA. E' morto il partigiano Giulio De La Pierre. Tre mesi fa aveva compiuto 100 anni

BORGOFRANCO D'IVREA. E' morto il partigiano Giulio De La Pierre. Tre mesi fa aveva compiuto 100 anni

Giulio De La Pierre

Tre mesi fa compì 100 anni. Venne preparata per lui una gran festa, con la partecipazione di tantissimi amici e rappresentanti delle Associazioni che lui aveva onorato stando al loro fianco: voce limpida di giustizia e mente acuta.
Giulio De La Pierre con Maria, compagna di una vita Giulio De La Pierre con Maria, compagna di una vita
Così un emozionato Giulio passò il traguardo del secolo… e poi si spense lentamente, come sazio di vita. Oggi il Partigiano Giulio De la Pierre ci ha lasciati, e ci sentiamo tutti più fragili, deboli e disarmati. Ci mancheranno i momenti trascorsi con lui, le sue parole di saggezza, il suo impegno civile che mai è venuto meno. Ci mancherà la sua guida, il suo essere sempre presente nelle vicende italiane ed internazionali, la sua umanità. Grazie Giulio per la tua intera vita di testimonianza preziosa. Noi cercheremo indegnamente di proseguire nel cammino di giustizia che ci hai ndicato. Un forte abbraccio alla moglie Maria, alla figlia Luisa, al nipote Nicola e a tutta la sua famiglia da parte dell’Anpi. Domani, domenica 22 agosto, alle ore 20,30, si terrà il Rosario presso la sua casa di Biò (Borgofranco). Il funerale si terrà a Gressoney lunedì 23 agosto, alle ore 14,30, presso la Chiesa Parrocchiale di Gressoney-Saint-Jean

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«… Sono convinto che la memoria delle resistenze e delle liberazioni che illuminano il nostro passato arricchiscano le lotte odierne per fermare la deriva distruttiva che sembra prevalere nel mondo globalizzato e aiutino a costruire un mondo migliore, più umano, più solidale e più giusto.»  Si chiude con queste parole la testimonianza che Giulio De la Pierre, Partigiano “Livio”, affida ad un quaderno edito dall’Anpi, dando il segno di un impegno che dagli anni della sua gioventù mai ha avuto soste né tentennamenti. Il racconto della sua vita partigiana ci rivela gli aspetti della scelta che portò lui e tanti uomini e donne al rifiuto della dittatura e alla Lotta di Liberazione. Ed ecco allora la confusione dell’8 settembre, lo sguardo lucido sulla formazione delle prime bande partigiane in Valle d’Aosta, i retroscena degli attacchi, i rastrellamenti, le battaglie, la gioia della Liberazione.  C’è però molto di più che traspare da queste semplici note: da una parte, l’uso asciutto delle parole come si confà ad un ingegnere, dall’altro la passione civile e la fascinazione che gli “Eroi” della Resistenza ancora esercitano su noi tutti.  Giulio ha vissuto pienamente un periodo che segnò il riscatto dell’Italia regalandoci libertà, democrazia, solidarietà, pace e soprattutto giustizia (senza la quale ogni altro ideale non può realizzarsi).  Ideali che trovano la forma più alta nella Carta costituzionale, che va oggi ancor più difesa e pienamente applicata. In questa battaglia Giulio è in prima fila rendendoci  onorati di averlo al fianco, prezioso Testimone, limpido e coerente Cittadino.

Giulio De la Pierre  Dalla Prefazione de “La nostra Memoria”Storie di guerra e di pace, di impegno e libertà. Quaderno No

 
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