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Settimo Torinese
07 Novembre 2022 - 18:50
Domenica 6 novembre si sono svolte le celebrazioni per Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, che cade il 4 Novembre, l’anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale.
Le associazioni, le istituzioni, e tanti cittadini hanno sfilato sulle note del Corpo Musicale “Città di Settimo Torinese” e hanno posato una corona in memoria dei caduti. «Non pensavamo che saremmo tornati a parlare di guerra in Europa proprio in giornate come questa, in cui dovremmo celebrare unità e pace – ha detto la presidente del Consiglio comunale Carmen Vizzari – In questa giornata ci appelliamo a due principi cardine della nostra Costituzione: il ripudio della guerra e l’affidamento alle forze armate della sicurezza nazionale, anche fuori dai nostri confini. Forse ci siamo abituati alla pace, ma non ci arrenderemo e abitueremo alla guerra».
«Dall’inizio dei tempi, l’uomo si sforza per inventare un motivo per definire una guerra “giusta” - ha aggiunto la sindaca Elena Piastra, rivolgendosi in particolare al Consiglio comunale dei ragazzi, presente alla cerimonia - Noi abbiamo imparato che nessuna guerra può ritenersi giusta, che nella Storia nessun conflitto è mai stato una soluzione, perché in tutti i casi ha generato altri conflitti. Quando le forze armate devono riarmarsi è perché politica e diplomazia hanno fallito, e di questo noi che rappresentiamo le Istituzioni dobbiamo fare mea culpa”.
La nostra generazione forse è troppo abituata alla pace, ma allora dobbiamo lavorare per far sì che voi giovani scopriate la capacità di non arrivare mai alla guerra. Infine, oggi celebriamo anche l’unità nazionale, i confini dell’Italia che devono essere quelli dell’intera Europa. È ora che l’Europa impari ad essere un unico grande paese, capace non tanto di dotarsi di un esercito, ma soprattutto di rappresentare tutte le culture al suo interno e di difendere il principio base di ogni libertà, che è la pace»
“Una giornata carica di significati e di insegnamenti che ci vengono dalla storia, una giornata che lo chiediamo con forza e meriterebbe a pieno la dignità di ritorno al rango di festa nazionale - ha detto il capogruppo Mario Iannone - E’ l’occasione per ribadire il nostro attaccamento ai valori proprio nel nome dell’Italia, in un anno per noi storicamente importante in cui abbiamo festeggiato il 150esimo anniversario di fondazione del Corpo degli Alpini. Ci siamo lasciati alle spalle due anni difficili, tante penne nere sono andate avanti, e ci attendono nuove sfide. Sapremo affrontare il futuro con la nostra caparbietà per metterci al servizio della comunità”.
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