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Cronaca
14 Luglio 2023 - 10:48
Sì allo sciopero, ma via i blocchi. Questa in sintesi l'ordinanza del questore di Torino che questa mattina ha deciso lo sgombero dei picchetti in via Virginio Tedeschi 6 a Settimo Torinese.
La polizia è intervenuta nelle prime ore del mattino portando via di peso i lavoratori che bloccavano i cancelli del magazzino di Settimo.
Le forze dell'ordine hanno prima tentato di convincere i manifestanti a sciogliere il picchetto in maniera autonoma. Quando questo non è avvenuto le persone in sit in sono state portate via di peso, e alcune di queste hanno scalciato addosso gli agenti.
Da due giorni circa una quarantina di lavoratori appoggiati dal sindacato Sì Cobas e alcuni attivisti del centro sociale Askatasuna avevano bloccato l'entrata e l'uscita dei mezzi di driver e facchini di 'Veneta Logistic', la società che ha in appalto le consegne per il mobilificio, per protestare per le condizioni di lavoro.
Un presidio che però non aveva trovato l'appoggio di altri lavoratori i quali avevano manifestato ieri davanti alla Questura del capoluogo piemontese chiedendo un intervento per poter tornare a lavorare. La stessa richiesta era stata fatta alle amministrazioni comunali di Torino e di Settimo.
Ancora una volta, al fianco dei lavoratori, il sindacato Si Cobas che batte i pugni: "Lo sciopero non è un problema di ordine pubblico ma un diritto dei lavoratori, i lavoratori in sciopero non sono criminali ma esercitano la libertà sindacale".
Poi il sindacato aggiunge: "Criminale è questo sistema di sfruttamento e oppressione in crisi che fa pagare l'economia di guerra alla classe lavoratrice", aggiungono i lavoratori in lotta che chiedono "sostegno immediato con solidarietà concreta partecipando allo sciopero dai cancelli del magazzino e dando massima diffusione per questa loro prima protesta per migliorare le condizioni di lavoro e vita per tutti i lavoratori". Dopo che la polizia ha rimosso i blocchi i furgoni, dopo due giorni, sono potuti entrare e uscire dai magazzini di Settimo Torinese.
Prime reazioni anche dal mondo della politica.
Il deputato del M5S Antonino Iaria dichiara: "L’Italia odierna non è un paese per i lavoratori! Precariato diffuso, licenziamenti, un ministro che impedisce uno sciopero programmato da tempo. E oggi i lavoratori di Mondo Convenienza protestano giustamente per le loro condizioni salariali basse. Protesta pacifica che non viene rispettata nella maniera corretta".
Così, invece il capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra in Regione Piemonte, Marco Grimaldi, dopo l'intervento della polizia ai cancelli di Mondo Convenienza: "Per l'ennesima volta si usa la forza. Basta, è intollerabile. I lavoratori chiedono semplicemente di non essere sfruttati. Chiedono che ci sia un fine turno, che vengano loro riconosciuti straordinari e indennità di trasferta se sono fuori città, che il salario sia dignitoso, che il lavoro sia sicuro. Le prefetture e le questure dovrebbero trattare come crimine lo sfruttamento, non la protesta. Le forze dell'ordine difendano l'umanità, non il diritto al profitto".
Sempre più distanti le posizioni di chi vuole riprendere a lavorare e che ieri ha manifestato dinnanzi al Comune di Settimo Torinese e davanti alla Questura di Torino e chi, invece, porta avanti la protesta per i diritti di tutti.
Ieri pomeriggio i lavoratori contrari ai blocchi sono stati ricevuti in municipio dal sindaco Elena Piastra e dall'assessore al Lavoro Daniele Volpatto.
"Pur non essendo nelle condizioni di entrare nel merito delle rivendicazioni dei lavoratori, esprimiamo solidarietà al loro diritto a manifestare nei limiti consentiti dalla legge, ribadendo la necessità che sia rispettato quanto stabilito dal contratto di lavoro - dice l'assessore Volpatto - e auspichiamo che quanto prima si possa riaprire lo stabilimento, anche per garantire la sussistenza ai lavoratori e alle loro famiglie, ferma restando la necessità di garantire al personale condizioni di lavoro eque e rispettose dei contratti".
Intanto un'altra fazione dei lavoratori ieri ha protestato davanti alla Questura di Torino.
"Dovete intervenire perché vogliamo lavorare".
È quello che hanno chiesto una quarantina di lavoratori della società che offre in appalto trasportatori e montatori per Mondo Convenienza, la nota azienda di arredamento.
Davanti ai magazzini di Settimo Torinese è in corso da ieri un blocco ai cancelli da parte del sindacato Si Cobas, in protesta per i salari e le condizioni di lavoro. Gli addetti alle consegne, sostengono, in rappresentanza di 400 lavoratori, che da due giorni non possono più lavorare con la conseguenza di grossi ritardi anche per i clienti.
I lavoratori hanno così deciso di chiedere la mediazione da parte della polizia. Da qui la decisione di arrivare con i furgoni in corso Vinzaglio, dove una delegazione ha parlato con dirigenti della polizia e dell'ufficio di gabinetto del questore. Sul posto anche la digos.
Rl2 "comunica di aver proceduto oggi al licenziamento di 25 dipendenti, responsabili del blocco illegale anche tramite atti violenti, del servizio di consegna nel deposito di Campi Bisenzio (Firenze)".
Da settimane un gruppo di lavoratori, facchini e autisti, della Rl2, affidataria dei servizi in appalto per Mondo Convenienza, sono in sciopero e in presidio davanti al magazzino di Campi Bisenzio.
I dipendenti in questione, spiega l'azienda in una nota, "supportati dall'organizzazione Si Cobas, con le loro condotte, hanno messo a rischio di chiusura l'attività produttiva e quindi anche il posto lavoro di 180 colleghi che non partecipano agli scioperi".
Per Luca Toscana di Si Cobas, "i lavoratori in sciopero alla Mondo Convenienza di Campi Bisenzio hanno appreso dalla stampa di essere stati licenziati. Dai licenziamenti via mail siamo passati a quelli via comunicato stampa. Il metodo di questi licenziamenti è vergognoso quanto le motivazioni addotte. Mentre l'azienda non si è preoccupata ancora di comunicare i licenziamenti ai lavoratori interessati, si affretta ad annunciarlo alla stampa".
"È chiaro il perché - osserva ancora -: è più che altro interessata a provare a spaventare i più di 100 lavoratori che da ieri sono entrati in sciopero a Torino e fermare un processo che sta vedendo centinaia di lavoratori in tutti la filiera Mondo Convenienza raccogliere il messaggio di speranza partito da Campi Bisenzio. I licenziamenti non saranno il punto fine di questa lotta. Sono un motivo in più per portarla avanti".
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