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"Sfruttamento e caporalato", esplode anche a Torino la protesta dei lavoratori Mondo Convenienza

Questa mattina i lavoratori di Volpiano sono scesi in piazza e quelli di Settimo Torinese hanno bloccato i magazzini del gruppo che fattura più di Ikea Italia

La protesta dei montatori, facchini ed autisti di Veneta Logistic che lavorano per Mondo Convenienza è esplosa anche a Torino.

A Volpiano, questa mattina, i lavoratori hanno incrociato le braccia manifestando davanti ai cancelli dell'azienda di via Torino 60. Ma è da ieri che l'azione è iniziata a Settimo Torinese dove sono stati bloccati i magazzini del gruppo che fattura più di Ikea Italia.

Tutto questo mentre a Firenze il presidio ad oltranza dei lavoratori è arrivato al trentanovesimo giorno. Nelle scorse settimane, alla protesta si sono aggiunti i lavoratori degli appalti Mondo Convenienza di Roma e Bologna.

"In tutta Italia si sciopera contro un regime di sfruttamento e caporalato di cui si conosce l’esistenza da almeno dieci anni" dichiara il sindacato Si Cobas Torino. 

A raccontare le condizioni in cui lavorano questi operai sono state già una miriade di inchieste giornalistiche.
A denunciarle, numerose vertenze sindacali.
"Ad interessarsene - dichiara Si Cobas - ci sono anche le Procure di Bologna e di Ivrea che procedono contro il Presidente del C.d.d di Mondo Convenienza Holding Spa per i reati di sfruttamento e caporalato".
"Il Si Cobas è intenzionato ad andare in fondo affinchè questa volta il “sistema Mondo Convenienza” non venga solo sbugiardato ma anche finalmente superato e ad ai lavoratori in appalto vengano riconosciuti i diritti, dignità e sicurezza sul lavoro.In questi giorni la lotta dei lavoratori sta già determinando le prime crepe nel muro padronale".
"L’impegno da parte datoriale a concedere dei superminimi e la disponibilità mostrata nel tavolo prefettizio a Bologna a organizzare il lavoro su 8 ore e mezzo giornaliere - insiste il sindacato - sono ben poca cosa rispetto alla reale posta in gioco, ma dimostrano ancora una volta che la lotta paga e porta sempre risultati".
La condizione dei lavoratori Mondo Convenienza è emblematica rispetto alla piaga del lavoro povero.
"Come organizzazione sindacale - puntualizza Si Cobas - abbiamo intenzione di far si che questa diventi un simbolo della battaglia per aumenti salariali generalizzati che assicurino una vita dignitosa senza dover accettare straordinari e turni infernali".
"Il Si Cobas quindi conferma lo stato di agitazione a livello nazionale sugli appalti Mondo Convenienza, richiedendo alla committenza e a tutte le società fornitrici di manodopera l’apertura di un tavolo nazionale per una risoluzione positiva della vertenza. Fino a quel momento, fermo restando lo sciopero ed il presidio ad oltranza davanti al deposito di Campi Bisenzio (FI), continueremo a promuovere scioperi ed iniziative sindacali nei tempi e nelle modalità che verranno decise dei lavoratori dei singoli appalti, continuando a lavorare per la diffusione massima di questa battaglia a livello nazionale".

LE RICHIESTE

– ORARIO DI LAVORO
Turni di otto ore per cinque giorni ed inserimento di un marcatempo per la registrazione e controllo delle effettive ore di lavoro. Attualmente i lavoratori costretti a lavorare su turni che normalmente superano le 12 ore, portando “a spalla” pesi incompatibili con le normative in materia di sicurezza. In nessuno dei depositi Mondo Convenienza è presente un marcatempo e gli straordinari non sono retribuiti.
– SICUREZZA E SALUTE
Dotazione di carrelli elettrici e mezzi idonei di sollevamento per tutti gli equipaggi. Attualmente i lavoratori sono costretti a portare “a spalla” mobili, frigoriferi, cucine. Il risultato sono ernie e schiene spezzate. Pieno rispetto delle leggi in materia di sicurezza e salute, in particolare sui limiti ai pesi sollevabili manualmente.
– TRASFERTA GIORNALIERA
Riconoscimento dell’indennità di trasferta su base giornaliera, nel rispetto di quanto previsto da norme e contratto nazionale. Attualmente l’indennità di trasferta – che costituisce fino al 50% del salario netto – viene riconosciuta in forma piena su base mensile solo in caso di svolgimento di 22 giornate di lavoro. In questo modo qualsiasi assenza (malattia, ferie, permessi) comporta per il lavoratore una perdita di salario enorme anche in riferimento ai giorni già lavorati. Si tratta di un meccanismo – previsto dal “Regolamento Aziendale” – che costituisce un vero cappio al collo del lavoratore che rende nei fatti impossibile usufruire del diritto a malattia e scoraggia la denuncia di numerosi infortuni.
– APPLICAZIONE CCNL LOGISTICA
Attualmente ai lavoratori vengono riconosciute le paghe previste dal Ccnl Pulizie Multiservizi (si va dai 1180 € ai 1300 € lordi al mese), mentre per quanto riguarda la parte normativa l’azienda applica un “Regolamento Aziendale” (non sottoscritto da alcuna sigla sindacale) con cui taglia diritti in materia di ferie e malattia e si arroga un potere arbitrario sui lavoratori (addebiti e sospensioni illegittime della prestazione lavorativa utilizzati come continuo elemento di minaccia).
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