AGGIORNAMENTI
Cerca
Il caso
10 Febbraio 2023 - 19:44
[TO]Bike è il sistema di bike sharing della città di Torino. Progettato tra il 2008 e il 2009, è diventato operativo nell'estate del 2010. Il bike sharing in città: un'opportunità per spostarsi in modo veloce, autonomo e sostenibile. Una rete di collegamenti pensata per chi vuole vivere la città su due ruote, per chi preferisce sentirsi libero dal traffico cittadino. [To]Bike è stato il primo servizio di bike sharing di Torino.
Il servizio, però, il 12 febbraio chiuderà definitivamente i battenti. L'annuncio è arrivato dal stessa società, tramite una lettera.
Il motivo della chiusura? Gli imbecilli che nel corso degli anni hanno rubato e vandalizzato migliaia di biciclette.
Di seguito la lettera della società
"[TO]BIKE ha perso, ma non solo lui. Hanno perso quelli che credono nel bene pubblico e nella condivisione. Hanno perso quelli che sono convinti, come noi, che una città nella quale l'auto si utilizza solo quando è davvero necessario è una città migliore. Hanno perso quelli che pagano le tasse, quelli che comprano il biglietto del bus, quelli che non saltano la fila, quelli che fanno bene la differenziata, insomma: quelli che rispettano le regole ed il prossimo. [TO]BIKE più di 10 anni fa ha provato ad inseguire un'idea nuova, quasi utopica: un mezzo di trasporto sano e pulito ad un prezzo democratico, simbolico. Ha rivoluzionato il modo in cui oggi pensiamo la mobilità urbana e ha contribuito al riemergere della bicicletta come simbolo di uno stile di vita moderno e sostenibile. Ha introdotto nel dibattito pubblico le tematiche ambientali in un periodo in cui Greta Thunberg ancora andava all'asilo. Ha inventato un'alternativa al dominio incontrastato dell'auto, proprio nella città che all'industria dell'auto deve il suo sviluppo. L'inizio è stato incoraggiante: le bici gialle in giro per la città aumentavano, prima in centro, poi in periferia, poi in cintura. Sono arrivate anche le prime difficoltà, lo abbiamo ammesso, senza nasconderci.
Furti e vandalismo hanno iniziato ad un certo punto a diventare un problema serio, a compromettere la stabilità dell'intero progetto. Per scelta abbiamo spesso voluto minimizzare i frequenti incresciosi episodi, nel tentativo di non dare visibilità ai gesti incivili e di mantenere pulita la reputazione di Torino, che, ricordiamo, è anche la nostra città, quella in cui viviamo e lavoriamo. E poi la storia recente: la nostra azienda, Bicincitta Italia S.r.l., ha rilevato [TO]BIKE dal precedente gestore, con il preciso intento di rilanciare questo prezioso servizio di mobilità urbana, diventato una icona della nostra città. Nonostante il periodo molto difficile (post-covid, aumento spropositato dei costi delle materie prime e quindi dei ricambi di bici e stazioni) abbiamo investito circa un milione di euro nel rilancio del servizio negli ultimi due anni: totale restyling delle stazioni, rinnovamento delle componenti elettroniche, nuovi materiali antisfondamento per le colonnine, flotte di nuove bici più resistenti. Un investimento fatto in accordo col Comune, al quale non è stato chiesto alcun contributo: il ritorno economico era previsto per la maggior parte da inserzionisti privati tramite la pubblicità a bordo stazioni e per la minima parte dagli abbonamenti al bike sharing (il cui prezzo è rimasto invariato dall'inaugurazione del servizio ad oggi).
Ma, quando hai un esercito di imbecilli contro, la battaglia è durissima. Non mostriamo i loro volti principalmente perché ci vergogniamo per loro. Solo nel 2022 abbiamo contato circa 900 bici vandalizzate o rubate, oltre ai ripetuti e immotivati danni alle stazioni. Abbiamo denunciato, ovviamente. Ormai i nostri dipendenti erano impiegati in due attività principali: sporgere denunce e raccogliere rottami in giro per la città. Non mostriamo i loro volti principalmente perché ci vergogniamo per loro. Solo nel 2022 abbiamo contato circa 900 bici vandalizzate o rubate, oltre ai ripetuti e immotivati danni alle stazioni. Abbiamo denunciato, ovviamente. Ormai i nostri dipendenti erano impiegati in due attività principali: sporgere denunce e raccogliere rottami in giro per la città. E abbiamo deciso questa volta di mostrarvi alcuni video, solo una piccola parte di quelli che abbiamo consegnato alle autorità. Potrete “apprezzare” la foga con la quale questi imbecilli si scagliano contro le nostre bici (nostre = di tutta la comunità), le prendono a calci, e poi di solito le abbandonano dopo averci fatto un giro. A volte neppure ci fanno un giro, così, giusto per spaccare qualcosa. Potrete notare come anche alla luce del giorno, con gente che passeggia a pochi metri, questi barbari si accaniscono contro una stazione. Qualcuno potrebbe dire “il vandalismo era da mettere in conto ed era un problema che il gestore avrebbe dovuto saper affrontare con le sue forze”. Vero solo in parte, secondo noi. Certo, era prevedibile che ci sarebbero potuti essere degli episodi di questo tipo. Ma nessuno poteva immaginare un accanimento così brutale e ripetuto, una “routine” che ci ha costretto addirittura a rimuovere alcune stazioni dopo averle riparate inutilmente decine di volte.
E allora questa volta hanno vinto loro, gli imbecilli. L'amarezza è enorme, sia dal punto di vista imprenditoriale che da quello umano. Sappiamo di non essere stati perfetti, per carità, ma siamo anche sinceramente dispiaciuti di non aver ricevuto un sufficiente supporto dalle istituzioni locali nel fronteggiare questi attacchi sistematici alle biciclette e alle stazioni. Infatti, a nostro parere, non può essere addossata al privato la responsabilità di difendersi dall'inciviltà di alcuni. Ci tenevamo a congedarci scrivendo il nostro punto di vista, dato che ormai siamo al momento dei saluti: l'esperienza di [TO]BIKE finisce il 12 febbraio. E vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno pedalato con noi, anche solo per una volta: è stato un onore poter alimentare il sogno di una città più pulita, più educata, dove l'individuo e la collettività vivono in armonia. Noi continueremo a pedalare, sia in senso letterale che figurato, fatelo anche voi! Se un giorno Torino avrà voglia di ricominciare, saremo pronti a raccogliere la sfida. Oggi hanno vinto gli imbecilli, ma non ci dobbiamo arrendere, abbiamo tutto il tempo per una rivincita. Bicincitta Italia srl"
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.