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22 Agosto 2023 - 18:28
Toto Cutugno, celebre cantante e compositore, nato il 7 luglio 1943, si è spento oggi, 22 agosto, presso l'Ospedale San Raffaele di Milano. La sua dipartita è avvenuta a causa del peggioramento di una lunga malattia. Cutugno, conosciuto per il suo contributo significativo alla scena musicale italiana, ha rappresentato una figura di spicco nella cultura melodica del paese sia a livello nazionale che internazionale. In particolare, la sua canzone "L'Italiano" è divenuta col tempo una sorta di inno nazionale, trasportando la melodia italiana oltre i confini nazionali.
Con ben quindici partecipazioni al Festival di Sanremo nel suo curriculum (tra cui spicca una memorabile esibizione nel 1990 in coppia con Ray Charles), Toto Cutugno si è affermato come un artista amato e versatile. Le sue hit hanno conquistato il pubblico sia in Italia che all'estero, da "L'Italiano" a "Il tempo se ne va", da "La mia musica" a "Solo noi", solo per citarne alcune. Cutugno ha dimostrato un'eccezionale abilità nel muoversi agilmente tra il mondo del cantautorato e la conduzione televisiva, come dimostrato dalla sua fortunata conduzione di un'edizione di successo di "Domenica In" nel 1987.
Nato in Toscana ma cresciuto in Liguria, Cutugno ha fondato il gruppo "Toto e i Tati" quando era ancora un ventenne, portando i suoi brani in spettacoli dal vivo.
Il 1975 è stato un anno di svolta, con il suo brano "L'été Indien" interpretato da Joe Dassin, che ha ottenuto grande successo in Francia diventando un hit internazionale. Da quel momento in poi, le richieste per le sue composizioni hanno iniziato a fioccare, coinvolgendo artisti del calibro di Mireille Mathieu, Dalida, Johnny Hallyday, Michel Sardou, Claude Francois e Hervé Vilard. In Italia, ha composto per nomi come Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti e Ornella Vanoni.
Il suo debutto al Festival di Sanremo è avvenuto nel 1976, quando si è esibito sul palco dell'Ariston con il suo gruppo, gli Albatros, presentando il brano "Volo AZ 504", che ha ottenuto un onorevole terzo posto. Nei successivi anni, altre partecipazioni al festival e hit come "Nel cuore nei sensi" e "Gran Premio" hanno consolidato la sua posizione nell'industria musicale italiana.
Cutugno ha continuato a raggiungere vette di popolarità con brani come "Donna donna mia" e "Soli", dimostrando una capacità costante di creare musica coinvolgente. Il suo album di debutto, "Voglio l'anima", ha visto la luce nel 1979, contenendo tracce che sarebbero diventate successivamente parte del repertorio di vari artisti nazionali e internazionali.
Il legame di Cutugno con il Festival di Sanremo è rimasto saldo nel corso degli anni, con numerose partecipazioni in vari ruoli, dalla interpretazione all'approdo in veste di autore e superospite. Nel 2010, dopo una fase di difficoltà legate alla salute, ha sorpreso il pubblico presentandosi a Sanremo insieme a Belen Rodriguez, dimostrando ancora una volta la sua versatilità e l'amore per la musica.
Cutugno ha anche dimostrato una connessione profonda con il suo pubblico internazionale, esibendosi in vari paesi e portando avanti il suo motto di vita: "Lasciatemi cantare con la chitarra in mano, lasciatemi cantare, sono un italiano". Nel corso degli anni, ha continuato a viaggiare per il mondo, diventando un volto familiare per molte nazioni.
Tuttavia, la sua salute ha avuto alti e bassi, come dimostrato dalla cancellazione di concerti in Belgio nel 2018 a causa di un malore. Nonostante le sfide, Cutugno ha continuato a brillare sul palco, esibendosi anche all'Olympia di Parigi per la seconda volta nel 2018, una dimostrazione del suo duraturo fascino e dell'ammirazione che ha guadagnato nel corso degli anni.
Il suo coinvolgimento con l'Ucraina nel 2019 è stato al centro di un breve momento di controversia, quando un gruppo di deputati ucraini aveva sollevato preoccupazioni riguardo alle sue presunte posizioni filorusse. Toto Cutugno ha prontamente smentito queste accuse, dichiarando di essere sempre stato apolitico. Alla fine, l'episodio si è risolto positivamente, consentendo a Cutugno di continuare a esibirsi di fronte a un pubblico entusiasta.
Un momento di grande orgoglio è arrivato nel 2021 quando Cutugno ha passato il testimone alla band italiana Maneskin all'Eurovision Song Contest, un concorso che lui stesso aveva vinto nel 1990. La sua popolarità rimaneva forte, come dimostrato dal sostegno che aveva sia a Mosca che a Kiev. Nel mezzo delle tensioni tra Russia e Ucraina nel 2022, Cutugno ha espresso il desiderio di vedere bambini russi e ucraini insieme, sottolineando il suo impegno per la pace e l'unità.
Ora, con il suo passaggio, l'intera nazione si prepara a dire addio a questa icona della musica italiana. I funerali di Toto Cutugno si terranno giovedì 24 agosto alle ore 11 presso la Basilica Parrocchia dei Santi Nereo e Achilleo in viale Argonne 56 a Milano.
La sua eredità musicale e il suo spirito intraprendente rimarranno nella memoria collettiva per sempre.
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