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Costume e Società

Il mondo canta di nuovo insieme: la voce di Sofia Tarantino tra i protagonisti di We Are The World 2025

A 40 anni dal capolavoro di Michael Jackson e Lionel Richie, la nuova edizione globale approda online. Tra i protagonisti anche la giovane eporediese e il chitarrista Lehan Kawshila dallo Sri Lanka: due voci che uniscono continenti lontani in un unico coro per la pace e l’unità

Da oggi è disponibile su YouTube e su tutte le piattaforme digitali la nuova edizione di We Are The World, il brano che quarant’anni fa, nel 1985, fece la storia della musica con le voci di Michael Jackson, Lionel Richie, Quincy Jones e oltre quaranta leggende. Un inno che divenne universale e che oggi, nel 2025, rivive grazie a SoundAlcmy, piattaforma globale che riunisce musicisti verificati di ogni parte del mondo.

Questa nuova versione non è una semplice cover, ma un progetto che porta con sé lo stesso messaggio di allora: speranza, pace e unità. A renderla ancora più speciale è la presenza di due giovani artisti che hanno già dimostrato come la musica sappia abbattere confini e distanze: Sofia Tarantino, 13 anni, promessa eporediese del canto, e Lehan Kawshila, chitarrista emergente dello Sri Lanka.

La loro storia ve l’avevamo già raccontata. Tutto era iniziato con un semplice messaggio: Lehan che scrive a Sofia proponendole di reinterpretare Heal The World. Lui che registra la sua chitarra dall’altra parte del mondo, lei che incide la sua voce a Ivrea. Due universi lontani che si incontrano grazie alla musica e al sostegno di un team che ha creduto nel progetto. Intorno a loro, famiglie che incoraggiano, supportano e alimentano i sogni.

Ora, accanto a Sofia e Lehan, ci sono tanti altri artisti e musicisti da ogni angolo del pianeta. Nei tributi vocali spiccano, oltre a Sofia Tarantino (Michael Jackson & Al Jarreau), Fatima Radics (Dionne Warwick & Stevie Wonder), Ariana Ariesan (Diana Ross), Filippo Rigoni (Lionel Richie), Lili Diaz (Kenny Rogers), Denis Chiatellino (Billy Joel), Valentina Giamboi (Cyndi Lauper & James Ingram), Nicole Menard (Daryl Hall), Kumudu Tharaka (Tina Turner), Andrea Romeo (Huey Lewis), Amanda Harris (Bruce Springsteen), Aurora Di Profio (Steve Perry), Viktoria Posmy (Kim Carnes), Aleeze Taylor (Willie Nelson), Rozenkopf Arthur (Paul Simon), Leïla Taiga (Ray Charles), Rashini Dewmini Siriwardhana (Kenny Loggins), Guillaume de Lescazes (Bob Dylan).

Tra gli strumentisti: Ferdinando Chiquitico Despaigne alle percussioni, Antonio Papa a batteria, archi, synth e programmazione cori, Nishantha Silva alla batteria, Andrea Romeo e Denis Chiatellino alle chitarre, Benjamin Harris al contrabbasso, Antoine Delaunay al pianoforte, Jacy Dimina al violino, Veronika Mushkins alla chitarra classica, Maurizio Forgioni al basso, Lehan Kawshila al violoncello, Emanuel Ciancia al sax.

Il progetto porta la firma di Antonio Papa, che ha curato produzione, mix e mastering, con le registrazioni effettuate al TRSM Studio di Montreal, dove hanno inciso Fatima Radics e Nicole Menard, mentre altre parti sono state aggiunte in sessioni a distanza.

La dedica è chiara: questa canzone appartiene al mondo. Non è solo musica, ma un atto di fiducia e resistenza, un invito a ricordare che la musica unisce quando tutto il resto divide.

Un ringraziamento speciale va agli artisti originali di USA for Africa – Michael Jackson, Lionel Richie, Stevie Wonder, Diana Ross, Ray Charles, Cyndi Lauper, Kenny Rogers, Tina Turner, Billy Joel, Huey Lewis, Bruce Springsteen, Bob Dylan, Kenny Loggins, James Ingram, Paul Simon, Al Jarreau, Kim Carnes, Daryl Hall – le voci che nel 1985 hanno dato vita al sogno.

Oggi, quarant’anni dopo, la torcia passa a una nuova generazione. E il fatto che tra quelle voci ci sia Sofia Tarantino è motivo di orgoglio per Ivrea e per chi crede che i sogni possano ancora cambiare il mondo.

Insomma, da oggi il mondo canta di nuovo insieme. E Ivrea, grazie a Sofia, canta dentro quel coro globale.

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