AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
14 Settembre 2025 - 15:07
Ivrea ha accolto questa mattina la prima edizione piemontese della Nova Eroica, trasformando l’area davanti al Castello di Ivrea, con le sue celebri torri rosse, in un traguardo suggestivo che ha visto arrivare centinaia di ciclisti. Non un arrivo qualunque, ma il simbolo di un evento che per la prima volta ha scelto l’anfiteatro morenico eporediese come palcoscenico di sport, paesaggi e convivialità.
La Nova Eroica non è una gara come le altre. Nasce dall’esperienza toscana delle Eroiche, eventi che hanno riportato alla ribalta le biciclette d’epoca e le strade bianche, ma in questo format si apre a tutti, comprese bici moderne, gravel e da corsa. La filosofia è chiara e si riassume in tre parole: Race. Ride. Relax.. Competizione sì, ma anche piacere di pedalare insieme e di vivere il territorio in maniera lenta, senza dimenticare convivialità, degustazioni e momenti di festa.
Il cuore della manifestazione è stato rappresentato dai tre percorsi tracciati nel Canavese. Il “Via dei Castelli” ha proposto 43 chilometri e 350 metri di dislivello positivo, adatto a chi voleva pedalare tra vigneti, borghi e natura senza affrontare salite proibitive. Il “Serra Tour” ha offerto 80 chilometri e 1.100 metri di dislivello, con le salite che portano verso la Serra e panorami sull’anfiteatro morenico, per chi cercava una sfida di medio livello. Infine l’“Anfiteatro Morenico”, con i suoi 133 chilometri e quasi 1.740 metri di dislivello, ha rappresentato il tracciato più duro e spettacolare, con ben 19 salite, passaggi al Lago di Viverone e a Candia, attraversamenti di boschi e colline capaci di mettere alla prova anche i più allenati.
Questa varietà ha permesso a tutti di partecipare: dai ciclisti esperti agli amatori curiosi, dagli agonisti a chi cercava soltanto l’esperienza di una giornata diversa. E davanti al castello, tra le torri rosse che vegliavano sugli arrivi, la fatica si è trasformata in festa.
La Nova Eroica Ivrea non è solo sport, ma anche una festa collettiva. Già sabato 13 settembre il centro città si è animato con stand, musica e degustazioni, in un clima che ha ricordato quello delle grandi occasioni. Oggi, invece, è stato il momento della strada: chilometri di pedalate tra strade bianche e vigneti, per poi concludere con l’arrivo sotto le mura medievali.
Grande protagonista è stato l’anfiteatro morenico, un unicum paesaggistico modellato dai ghiacciai migliaia di anni fa e oggi costellato di laghi, colline, boschi e vigneti. Un patrimonio naturale e culturale che la Nova Eroica voluto valorizzare, trasformando ogni tratto del percorso in un’occasione per raccontare il Canavese. La scelta di Ivrea non è casuale. La città, già nota per il suo carnevale storico e per il legame con l’innovazione industriale dell’Olivetti, punto di riferimento per un ciclismo che coniuga sport, turismo e promozione del territorio.
Con questa edizione, la Nova Eroica ha aggiunto un nuovo tassello alla sua mappa internazionale, accanto alle tappe della Toscana, della Croazia, della Spagna e della California. Ivrea entra a pieno titolo nel circuito globale, portando con sé il fascino delle sue rosse torri, delle strade bianche e di un paesaggio che non ha nulla da invidiare ad altri scenari. La scommessa è vinta e lascia l’impressione di essere solo l’inizio di una tradizione destinata a crescere.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.