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Partita dalla Reggia di Venaria La Vuelta 2025 : un esordio emozionante - VIDEO

La storica partenza dalla residenza sabauda incanta 8.000 spettatori e segna l'inizio della più grande corsa ciclistica del mondo in Italia

Sabato 23 agosto, una cerimonia d'eccezione ha sancito l'inizio della Vuelta a España 2025, che per la prima volta nella sua storia ha visto partire una tappa del celebre Giro di Spagna dalla Reggia di Venaria Reale, patrimonio dell'umanità Unesco.

Una cornice monumentale che ha accolto circa 8.000 persone, tra tifosi, appassionati e curiosi, tutti riuniti sotto il cielo estivo per assistere a un evento che ha mescolato sport, storia e cultura.

La Corte d'Onore della reggia sabauda, con il suo affaccio maestoso sulla città, è stata il palcoscenico perfetto per il taglio del nastro di questa edizione storica. Le bandiere colorate sventolavano al vento, mentre le note di inni e musiche festose hanno accompagnato l’attesa di un pubblico che, tra entusiasmo e adrenalina, ha salutato i ciclisti pronti a sfidarsi nelle strade del Piemonte.

"Il Piemonte è la regione d'Italia dove si svolgono i maggiori eventi internazionali -  ha sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio - questo non è un caso, ma una scelta precisa dell’Amministrazione Regionale e dei Comuni come quello di Venaria e Torino. Siamo riusciti a fare il triplete: il Giro d’Italia, il Tour de France e ora la Vuelta. Il nostro obiettivo è rendere il Piemonte sempre più protagonista degli eventi sportivi di rilevanza mondiale."

Anche Chiara Teolato, direttrice delle Residenze Reali Sabaude, ha espresso tutta la sua soddisfazione. "Un evento come la Vuelta non può che arricchire ulteriormente la Reggia di Venaria. Siamo felici di essere coprotagonisti insieme alla Spagna di una manifestazione che unisce sport e cultura", ha dichiarato. 

A dare il via alla corsa anche il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi:  "un'emozione grandissima vedere la città così colorata e vivace, con tante persone che scoprono Venaria. Il ciclismo è più di uno sport, è una festa popolare che porta lo spettacolo direttamente nelle strade della città, e oggi vediamo il risultato di un impegno che, dopo il Giro d'Italia, ci consente di presentare al mondo le bellezze della nostra Reggia."

A dare il via alla corsa, tra gli altri, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, i vertici della Vuelta e il principe Alberto di Monaco, che ha annunciato che la Vuelta partirà proprio dal principato nel 2026.

Taglio del nastro per La Vuelta 2025 

L’importanza dell’evento per il Piemonte, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche economico e culturale, è stata ribadita dall’assessore regionale Paolo Bongioanni: "La Vuelta rappresenta un'opportunità unica per il Piemonte. La Reggia di Venaria, uno dei gioielli più importanti dell'architettura italiana, è il punto di partenza di un evento che non solo porta visibilità internazionale, ma anche ricadute economiche dirette per le comunità locali e l’intero territorio."

La Vuelta ha avuto un impatto notevole anche sulla comunità locale. Durante l'evento, il centro storico di Venaria e la Reggia stessa sono stati invasi dalla folla, che ha preso parte all'emozionante atmosfera che solo una manifestazione di questa portata può creare. La città è stata invasa dai colori delle maglie, dalle bandiere e dagli striscioni dei tifosi, mentre i corridori, dopo il via dalla Reggia, hanno percorso le strade del Piemonte diretti verso Novara, dove la prima tappa, lunga 189 km, si è conclusa.

Un ulteriore tocco di storia è stato dato dal passaggio dei ciclisti lungo la via Mensa, il cuore pulsante del centro di Venaria, e dalla sosta al monumento dedicato a Fausto Coppi, dove è stato dato il Km 0, in omaggio al "Campionissimo", simbolo eterno del ciclismo italiano.

L'edizione 2025 della Vuelta ha segnato un momento fondamentale per il ciclismo e per il Piemonte, che si conferma come un palcoscenico ideale per eventi di portata internazionale. T

Con la partenza da Venaria, il cuore pulsante della Vuelta è ora nel Piemonte, un territorio che per ancora qualche giorno  vivrà il suo sogno ciclistico, immergendosi nel fascino della storia, della cultura e dell’incredibile entusiasmo che solo il ciclismo sa regalare.

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