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09 Giugno 2025 - 06:07
“Voglio dire una cosa diversa da quello che hanno detto i miei compagni. Non dirò chi sono, cosa voglio fare, ma dirò solamente il mio sogno, che è quello di andare a votare. Oggi per la prima volta si realizzerà e invito tutti quanti ad andare a votare”.
Tuonano inaspettate le parole di un ragazzo neomaggiorenne di Ciriè che durante le celebrazioni organizzate per il 120esimo anniversario della città ha preso la parola, sollevando la questione della partecipazione attiva alla vita politica e sociale. “Ma non solo oggi, anche domani, tra diversi anni, perché solo così possiamo manifestare la nostra autodeterminazione e superare la crisi della nostra democrazia” ha continuato il ragazzo.
Un appello che mostra chiaramente una preoccupazione condivisa tra molte persone rispetto al fatto che la partecipazione democratica è ai minimi storici. Se poi consideriamo l’invito da parte dei partiti di governo attuali a non andare a votare per il referendum dell’8 e 9 giugno sui temi della cittadinanza e del lavoro, queste parole non possono che risuonare forti e richiamare all’attenzione tutte e tutti noi.
Ai giovani e alla partecipazione la sindaca Loredana Devietti ha dedicato buona parte di questa giornata di celebrazioni. “In questi tempi così difficili sono tanti i diritti e i conseguenti doveri che la nostra splendida Costituzione riconosce e sancisce”. Un monito, ma anche un invito alla consapevolezza sul percorso che ha portato ai diritti che conosciamo oggi. “Se oggi, ragazzi e ragazze qui presenti, siete liberi di vestirvi come vi piace, di frequentare la scuola che volete, di diventare adulti scegliendo la strada che volete, ecco queste sono scelte che vi sono permesse grazie alla nostra legge fondamentale”, ha spiegato Devietti, che, insieme alla giunta, ha donato ai ragazzi e alle ragazze che compiono 18 anni una copia della Costituzione.
La sindaca ha concluso il suo intervento con un appello: “che sia la vostra generazione, cari ragazzi, a mettere in pratica i valori della pace del dialogo e del rispetto reciproco. Che siate voi a costruire un futuro in cui la forza non sia mai una soluzione e in cui la convivenza tra i popoli sia fondata sulla giustizia”.
Anche Jacopo Suppo, Vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, si è rivolto ai giovani con un invito all'azione e alla partecipazione attiva nella “cura della cosa pubblica”. “Abbiamo la necessità di farvi capire che la vostra vita va vissuta appieno ed è degna di essere vissuta se solo una parte di questa vostra vita va consegnata all'impegno per il prossimo, per gli altri, per il paese in cui abitate, per costruire un futuro all'altezza dei vostri sogni” ha concluso il vicesindaco di Torino.
Un sogno che oggi si è manifestato in tutta la sua potenza trasformandosi in un appello, in una richiesta rivolta a tutte e tutti, da chi oggi riceverà il primo timbro sulla tessera elettorale a chi di tessere ne ha cambiate molte: “Andate a votare!”.
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