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09 Giugno 2025 - 07:06
L'8 giugno la città di Ciriè ha celebrato 120 anni dalla concessione del titolo di “Città” da parte di Re Vittorio Emanuele III. Un anniversario che si intreccia con le celebrazioni della Festa della Liberazione e della Repubblica, sottolineando un legame indissolubile tra la storia locale e i pilastri fondativi della Costituzione.
La sindaca di Ciriè, Loredana Devietti, ha aperto le celebrazioni con un richiamo alle origini profonde della città, evidenziandone le origini romane. Un passato remoto che si unisce a un riconoscimento più recente ma altrettanto significativo: il conferimento del titolo di "Città" avvenuto il 18 giugno del 1905, per mano di Re Vittorio Emanuele III. “Non a tutti i comuni viene dato il titolo di città, è un riconoscimento significativo che attesta la particolare importanza storica, un ruolo centrale nella vita economica, culturale e amministrativa di una regione”, ha affermato Devietti, spiegando la ragione di un così sentito orgoglio cittadino. “Per questo noi ciriacesi siamo così fieri di questo riconoscimento, per questo abbiamo voluto celebrare degnamente questa giornata e organizzare tutti gli eventi che si susseguiranno durante l'anno”.
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha espresso la sua ammirazione per la città di Ciriè. “La cifra tonda sta a testimoniare una città che ha saputo crescere, svilupparsi, una città che a me piace particolarmente perché è molto affine alla mia città”, ha dichiarato Cirio, tracciando un parallelo con Alba, la sua città natale. Il Presidente ha inoltre apprezzato la scelta di Ciriè di unire la celebrazione dei 120 anni con la Festa della Liberazione e della Repubblica, un triplo anniversario che ha permesso di ricordare anche gli ottant'anni della Repubblica.
"La presenza del presidente Cirio è la testimonianza dell'importanza che questo anniversario di Ciriè ricopre proprio per la nostra istituzione tutta, per la Regione Piemonte” ha commentato Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria, Emigrazione e cooperazione decentrata e internazionale, Usura e beni confiscati, Politiche della casa, delle famiglie e dei bambini della Regione Piemonte. “La Fondazione è davvero un momento da ricordare e da celebrare. Un momento che fin dall’antichità ricopriva un ruolo addirittura sacro, in cui una comunità tracciava un solco e riconosceva se stessa, riconosceva quelle ragioni storiche di essere una cosa sola ed è giusto quindi a 120 anni di distanza dal conferimento di uno status importante ritrovarsi e celebrare rinnovandola questa centralità una centralità che oggettiva e storica” ha affermato l’assessore.
La sindaca Loredana Devietti si è infine rivolta alle nuove generazioni, invitandole a prendere parte attiva alla vita della società. “Il 2 giugno del 1946 fu un traguardo importante che vale la pena di essere conosciuto e riconosciuto sempre e soprattutto un diritto da esercitare pienamente e da difendere” ha concluso la sindaca.
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