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Ciriè festeggia 120 anni da “Città” nella sala storica della Provincia

Cerimonia ufficiale con il Prefetto e la Città Metropolitana. Un anno intero di eventi per raccontare identità, memoria e futuro

Ciriè festeggia 120 anni da “Città” nella sala storica della Provincia

La sindaca Loreda Devietti

Sono passati esattamente 120 anni da quando, l’8 giugno 1905, Re Vittorio Emanuele III conferì a Ciriè il titolo di Città. Un anniversario importante, che mercoledì 4 giugno è stato celebrato con una cerimonia solenne nella prestigiosa Sala del Consiglio Provinciale di piazza Castello, a Torino. Un luogo non scelto a caso: quella sala, collocata nel complesso architettonico della Prefettura e un tempo sede delle Regie Segreterie di Stato, ha fatto da cornice a un evento che non ha avuto solo il sapore del ricordo, ma anche quello della gratitudine istituzionale e della riflessione sul futuro.

Accanto alla sindaca Loredana Devietti, in rappresentanza di Ciriè, erano presenti il Prefetto di Torino Donato Cafagna e il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, a conferma dell’importanza sovracomunale della ricorrenza. Suppo ha elogiato l’amministrazione ciriacese per il ricco cartellone di iniziative in programma fino alla fine dell’anno, sottolineando come il 120° anniversario sia stato interpretato non come un semplice momento celebrativo, ma come occasione di coinvolgimento della comunità e di riflessione sull’identità cittadina.

Il Prefetto Cafagna ha ricordato il valore simbolico del decreto reale del 1905 – ancora oggi custodito con cura dal Comune – e ha spiegato il ruolo delle Prefetture nelle istruttorie che precedono la concessione del titolo di Città. Un riconoscimento che non è mai solo formale: racconta una storia fatta di sviluppo, patrimonio culturale, partecipazione sociale ed economica. E Ciriè, da questo punto di vista, rappresenta un modello.

Nel suo intervento, la sindaca Devietti ha espresso “profonda gratitudine” alla Città metropolitana di Torino per l’accoglienza in un luogo così carico di storia, sottolineando il rapporto di collaborazione che nel tempo ha legato l’amministrazione ciriacese alle istituzioni sovraordinate, dalla Provincia fino alla nascita della Città metropolitana nel 2015. Il 120° anniversario, ha aggiunto, sarà anche l’occasione per ricordare e ringraziare i sindaci e gli amministratoriche si sono succeduti alla guida della città in questi decenni, così come i protagonisti della vita culturale, sociale e sportiva.

Un ruolo centrale nelle celebrazioni lo avrà, ovviamente, Palazzo D’Oria, sede del Municipio e autentico gioiello architettonico del territorio, recentemente riportato al suo antico splendore anche grazie ai fondi del PNRR. Il suo giardino, un tempo trascurato, è oggi uno spazio restituito alla città, simbolo di una rinascita urbana che passa anche dalla cura del bello e della storia.

Il programma delle celebrazioni, consultabile sul sito ufficiale del Comune (www.comune.cirie.to.it), comprende eventi culturali, incontri pubblici, iniziative dedicate ai giovani, e momenti di festa aperti a tutti i cittadini. Un anno per raccontare Ciriè, le sue trasformazioni e i suoi orizzonti, senza dimenticare chi l’ha resa quella che è oggi.

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