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20 Gennaio 2025 - 10:41
Andrea Buquicchio, medico chirurgo e consigliere regionale del Piemonte per due legislature, ha recentemente intrapreso una nuova strada: quella della narrativa. Con il suo primo romanzo, “La difesa di Angelica”, edito da Laterza, Buquicchio ha dato il via a una trilogia che comprende anche “Emma” e “Un tonfo a San Salvario”. Le opere affrontano temi attuali e complessi, unendo riflessioni sociali e profonde analisi psicologiche.
«"La difesa di Angelica” è stato il mio primo romanzo, un sogno che ho finalmente realizzato. Ho iniziato a scriverlo lo scorso Natale e l’ho completato a Pasqua. L’accoglienza è stata positiva, con molte copie vendute, e il mio editore, Giuseppe Laterza, mi ha incoraggiato a proseguire pubblicando gli altri due libri che avevo in cantiere» racconta l’autore.
Il primo romanzo di Buquicchio, “La difesa di Angelica”, affronta il delicato tema della legittima difesa.
La trama ruota intorno a due sorelle, Angelica e Teresa, che riescono a respingere un tentativo di stupro grazie alle arti marziali. Uno degli aggressori, però, finisce in ospedale, e Angelica si trova al centro di un’inchiesta che rischia di trasformarla da vittima a carnefice. «Il romanzo è nato dal mio desiderio di lanciare un grido d’allarme sulla necessità di una revisione della normativa sulla legittima difesa» spiega Buquicchio.
In “Emma”, il secondo libro, il filo conduttore è rappresentato dalla figura di Giulio, un chirurgo che si scontra con il mondo della Big Pharma per la sua integrità etica. “Il romanzo parte da una ricerca scientifica che diventa il pretesto per esplorare l’universo delle relazioni umane e delle emozioni, con il 18 luglio come data simbolica che segna profondi cambiamenti nel protagonista”, rivela Buquicchio. La narrazione si arricchisce di temi come l’amore, la memoria e i legami familiari, tracciando un percorso introspettivo.
Con “Un tonfo a San Salvario”, Buquicchio si cimenta nel genere giallo, intrecciando la sua passione per le arti marziali a una trama investigativa. “Anche qui l’elemento della difesa personale appare in un capitolo, ma il focus principale è sulla costruzione di una storia intrigante che tiene il lettore con il fiato sospeso”, sottolinea l’autore.
Buquicchio ammette che nei suoi libri si trovano spunti autobiografici.
“Da chirurgo, ho riversato molte riflessioni personali nei personaggi e nelle situazioni. Ad esempio, in “Emma” ho voluto affrontare i rapporti di potere nella sanità, che spaziano dalle ASL ai grandi interessi accademici e politici”, afferma.
La sua esperienza come politico lo ha spinto a mantenere una prospettiva neutrale nei romanzi, evitando messaggi unidirezionali. “Non è mio interesse scrivere un romanzo politico. Penso che la narrativa debba lasciare spazio all’interpretazione del lettore, senza fornire risposte definitive”, puntualizza.
Uno degli aspetti più coinvolgenti delle tre opere di Buquicchio è la capacità dell’autore di analizzare le emozioni. “Descrivo l’amore in tutte le età: dai 18 anni fino agli 80. Mi emoziono ancora oggi rileggendo certi passaggi”, confida.
Dopo il successo della trilogia, Buquicchio sta già lavorando a un quarto romanzo. “La scrittura è diventata una parte fondamentale della mia vita. Continuo a esercitare la mia professione di chirurgo, ma ora dedico molto tempo alla narrativa. Sono entusiasta di esplorare nuovi temi e portare avanti questo percorso letterario”, conclude.
Nel frattempo, proseguono le presentazioni dei libri, con tappe in Piemonte e Puglia, regione dell’editore. Un impegno che testimonia la passione di Buquicchio non solo per la scrittura, ma anche per il confronto diretto con i lettori.
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