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16 Ottobre 2024 - 09:57
Nemo è un’associazione che ha radici profonde a Chivasso, in via Paleologi, e che nasce come un laboratorio di cucito creativo. Tuttavia, con il passare del tempo, questo progetto è diventato molto più di un semplice luogo di artigianato, trasformandosi in un centro di inclusione sociale e creatività.
"Le persone sono come pezzi di stoffa: ognuna con una trama diversa, ma unite insieme possono creare qualcosa di straordinario" (da "I fili della vita" di Anne Tyler). In effetti come nel cucito, anche nella vita le diverse esperienze e culture possono intrecciarsi per creare una comunità più forte e ricca.
Durante un’intervista con Veronica, ex presidente dell’associazione, emerge come Nemo sia partito nel 2018 come un circolo per donne. Ogni venerdì le partecipanti si incontravano per condividere interessi e abilità: dalla cucina al cucito, dalla preparazione del sapone alla creazione di fiori di carta. Il filo conduttore? La socializzazione. "L'obiettivo principale è sempre stato quello di creare uno spazio di comunità", afferma Veronica.
Il mercatino di Natale è un'occasione per condividere i lavori fatti durante l'anno.
Col tempo, grazie al contributo di due esperte volontarie, il circolo ha indirizzato le proprie attività verso il cucito, coinvolgendo sempre più persone. Oggi, Nemo è un laboratorio di sartoria frequentato da oltre 20 partecipanti, ognuna con competenze specifiche che arricchiscono l’esperienza collettiva.
Uno dei progetti più significativi è quello di riuso creativo in collaborazione con un istituto scolastico di Volpiano. I bambini hanno donato vecchi abiti, soprattutto jeans, che sono stati trasformati in grembiuli e sacchetti per scarpe, poi donati ai nuovi alunni. Un’iniziativa che unisce creatività e sostenibilità, rafforzando il legame con la comunità.
Il vero valore di Nemo risiede però nel suo essere un luogo di scambio interculturale e intergenerazionale. "Abbiamo partecipanti di tutte le età e provenienti da ogni parte del mondo", racconta Veronica. L’associazione diventa così un punto di incontro dove non solo si impara a cucire, ma si condividono esperienze e culture diverse, arricchendo tutti i partecipanti.
Qui, le mani sapienti e la generosità di Teresa, Licia, Chiara e Silvia hanno permesso di dare vita ad un angolo di mondo dove la porta è aperta a tutti...
Tra le altre attività di Nemo, troviamo anche un supporto allo studio gratuito per studenti di ogni età e grado. Un servizio importante, reso possibile da un gruppo di volontari pronti a offrire il loro tempo per aiutare i più giovani nelle difficoltà scolastiche.
Ma è proprio vero che ognuno può fare la sua parte. Come? Le volontarie con la pazienza, chi dona materiali con la generosità, chi acquista il prodotto finale con la sensibilità. Quella creata in Via Paleologi è una comunità dove ognuno conta, ecco spiegata la scelta del nome "NEMO": dal latino, "nessuno"... perché ogni "nessuno" ha un valore.
L'Associazione Nemo: un progetto di inclusione.
Durante l'intervista, viene menzionato anche un evento particolarmente atteso: il mercatino di Natale. In questa occasione, le partecipanti espongono e vendono i frutti del loro lavoro annuale, prodotti realizzati con materiali di recupero, in una perfetta sintesi tra cucito e uncinetto.
Nemo continua a crescere grazie al sostegno delle volontarie, che offrono gratuitamente le loro competenze, e al supporto di donazioni e fondi, come il fondo 8xmille della Chiesa Valdese che permette l’acquisto dei materiali necessari.
L'associazione è aperta a chiunque voglia partecipare, sia offrendo materiale in disuso, sia mettendo a disposizione le proprie capacità o semplicemente desiderando contribuire a un progetto che unisce creatività, inclusione e comunità.
Nemo è una realtà che dimostra come il cucito possa diventare uno strumento di inclusione sociale e di crescita personale, trasformando un semplice laboratorio in un luogo di incontro e arricchimento reciproco.
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